
Cosimo I de’ Medici nell’ aprile del 1548 ,appena avuta la concessione da parte dell’imperatore spagnolo
Carlo V di potere edificare sulla costa settentrionale dell’isola d’Elba una città-fortezza ,un progetto
tecnicamente impegnativo e prestigioso che avrebbe sancito la sua affermazione politica nei delicati
equilibri del mar Mediterraneo , invia un corpo di spedizione che sbarca sull’isola .Sin da subito la
Linguella ,che già aveva questo nome quando sbarcano le truppe di Cosimo, diviene zona logistica
strategica sia per la difesa che per la costruzione della nuova città-fortezza. Nella sottile striscia di terra
che delimita l’imboccatura al porto di Portoferraio nasce la fabbrica chiamata nella carte di archivio la
”Fortezza della Linguella” .
Fortezza della Linguella :con tale dizione è citata nei documenti di archivio la sottile striscia di terra .E’
infatti zona concepita e come luogo dove realizzare una “fortezza” dove cioè edificare opere
architettoniche per la difesa da attacchi dal mare e al tempo stesso dotata di spazi dove potervi vivere
dentro a lungo in caso di assedio.
La fortezza è spazio circondato da cinta di mura di notevole spessore e di opere addizionali :torri,
bastioni ,caponiere,cortine, rivellini,cisterne di acqua ,magazzini per munizioni e viveri ,alloggi per le
truppe, forno per il pane .
Allo stesso modo sono concepite altre due fortezze :quella “da alto” (Falcone) e la fortezza “da basso”
(Stella).
Lo vuole e lo ordina il padrone serenissimo Cosimo “in oltre attenderete che ciascuna di codeste fortezze si
assettino alloggiamenti et stanze di soldati perché vogliamo vi si riduchino dentro e ne tenghino quella bona
guardia che si fa tenere alle altre fortezze et soprattutto provvedete che vi sia da mangiare et da bere e che
vi si conduca copia d’acqua dolce et si metta in quei coppi che avete “
(Lettere di Cosimo a Bastiano Campana e al Camerini 19 dicembre 1548. Mediceo Filza 12 c. 128 bis recto.
Archivio di stato di Firenze )
Prima che sia edificata la torre a forma ottogonale,perno in cui si incentra la difesa di tutta la fortezza, che
ancora oggi troneggia sulla punta ,conosciuta come Torre della Linguella o torre del Martello o torre di
Passanante ,altre opere l’hanno preceduta .
Da quanto scritto in carte conservate in archivio,recentemente pubblicate da Michelangelo Zecchini e
Fabrizio Paolucci , si comprende tutto ciò.
Tali carte consentono ricostruire la vicenda dando un ordine cronologico gli eventi accaduti alla
Linguella nel periodo 1548-1551 , capire il grande lavoro eseguito dalla maestranze del corpo di spedizione
fiorentino arrivato all’isola,le difficoltà incontrate ,individuare nomi di personaggi entrati nella storia della
fondazione di Portoferraio.
Il dato sintetico rilevante che ne esce fuori dalla lettura di queste carte è che Giovan Battista Belluzzi ,
ingegnere militare e architetto guerriero con incarico ricevuto da Cosimo di dirigere i lavori ,alla Linguella,
che chiama “molo”,vuole fare un riparo in forma di rivelino formato da un insieme di elementi di
fortificazione ed edifici adibiti ad uso civile . Ma il Belluzzi dopo poche settimane dall0inizio dei lavori di
fondazione è sollevato dal duca dal suo incarico ed è sostituito da Giovanni Camerini il quale realizza il
rivelino pensato da Belluzzi in pianta ottogonale.Camrrini progetta la torre alla fine del 1548,inizia la
fondazione nel marzo del 1549 e conclude l’opera nel febbraio del 1551 con il posizionamento delle
troniere sulla sommità della torre .
FOTO 1
(Portoferraio. Torre della Linguella. Giovanni Camerini 1548-1551.Stato attuale)
ANNO 1548
E’Il 30 aprile 1548 quando Belluzzi, da pochi giorni sbarcato all’Elba con l’incarico da parte di Cosimo I de’
medici ,duca fiorentino, di dirigere i lavori di costruzione della città fortezza, scrive all’”eccellentissimo
Signor patrone… ” dando avviso che sono arrivati i guastatori richiesti .Nella fortificazione cinquecentescaI
guastatori sono gli addetti comandati al lavoro coatto ,in genere contadini,a scavare fossi e chiamati dal
tipo di zappa usata “marraioli” e, in tempo di guerra,”guastatori”per il guasto che le loro distruzioni
provocano al nemico.Belluzzi scrive che con ili loro arrivo si dà inizio ai lavori del “fondamento della fronte
importante” cioè del fronte bastionato sul lato orientale il quale è strategico perché serve a proteggere
l’imboccatura del porto .In quanto rivolta verso il mare aperto esposta agli attacchi nemici , la Linguella fa
parte della “fronte importante” : da qui inizia la fortificazione della nuova città .
“Illustrissimo et Eccellentissimo Signor patrone mio sempre osservandissimo
Quando piacque alla bontà de Idio ,arivorno le navj a salvamento et apresso i guastatori con tutto l’ordine
,et così subito li posi in opera con quel bon ordine che meglio s‘è pensato di fare ; et per tutto oggi il
fondamento della fronte importante serrà scoperto et martedì mattina a honor de Idio cominciaremo a
tessere : et non si perderà tempo perché si mena la cosa strettissima . E’ vero, se Vostra Eccellenza
mandasse più guastatori che più si soliceterebbe et penso certissimamente di condurla presto a bon
termine…”
(Lettera di Belluzzi a Cosimo 30 aprile 1548 .Mediceo del principato,Filza 386,c.477r. Archivio di stato
Firenze)
Il 3 giugno 1548 Belluzzi scrivendo a Cosimo parla di rivelino da fare alla Linguella,”.. et a far quel rivelino al
molo…”.Il rivelino che è opera di fortificazione sussidiaria posta a protezione che ha talvolta andamento
planimetrico semicircolare dalla parte dei difensori ,talvolta a punta triangolare verso il nemico.
“Illustrissimo et Eccellentissimo Signor patrone mio sempre osservandissimo
Da Messer Jacopo de’ Medici penso che Vostra Eccellenza sarà eguagliata del tutto; et di poi la partita sua
,il Signor Otto s’è ristretto di vedere quanta provisione possa manchare per far lavorare questi muratori et le
due fornaci da mattoni con sei da calcina quando seranno forniti et a far quel rivelino al molo…”
(Mediceo del principato. Filza 387 ,c. 590 r. Lettere del Belluzzi a Cosmio 3 giugno 1548.Archivio di stato
Firenze)
Il 3 giugno 1548 Bastiano Campana ,provveditore alle fortificazione di stanza all’Elba,comunica che
finalmente sono arrivati 80 asini; vorrebbe dei buoi per portare la roba “al poggio” perché lavorerebbero
meglio a tirare le fondamenta. Hanno messo mano a fare un bastione alla punta della Linguella come ha
ordinato il signor Commissario e il signor Otto per mettervi qualche pezzo di artiglieria.
Il 5 giugno1548 Bastiano Campana scrive al Duca che teme che gli possa mancare la calcina: quella che
fanno riesce bene e fanno anche dei mattoni. Il commissario ha ordinato dei muli. Hanno detto al CamerinI
di fare la pianta dall’alto. Vorrebbero mettere al capo della Linguella tre pezzette di artiglieria ma il signor
Otto non vuole per non diminuire la fortezza.
Il 19 luglio 1548 Bastiano Campana scrIve al duca che al capo della Linguella si prosegue coni lavori di
costruzione del bastione ma si assesta anche una stanzetta che è al lato degli alloggiamenti e attorno vi si è
trovato”doccioni di piombo” con strade e “rinchiusi” di acqua che mostra vi facessero sale
“Al bastione della linguella penso che per tutta questa settimana attendo a quanto ho da fare e de poi se
assesterà una stanzetta v’è al lato degli alloggiamenti e di atorno vi s’è trovato più doccioni di piombo e
strade e altri rinchiusi d’acque che mostra vi facessino sale.”
(Mediceo del Principato 388, 476v. Archivio di stato Firenze)
Il 29 luglio 1548. Bastiano Campana scrivendo al Duca documenta la difficoltà in cui si trovano : non ci
sono stanze dove abitare e solo è stata fatta un “poco di stanza “per il signor Otto e per i due capitani.
Medoro è alla ricerca di acqua ma non ha trovato vene d’acqua solo “gemitii” utili alle bestie e per le
persone l’acqua viene da levante “di là dal porto”.Medoro d’Arezzo è ingegnere militare ,perito in
acque.Per questo si trova lì : c’è poca acqua potabile nel sito della fortificanda Cosmopoli e lui prova a
cercare se ci sono polle d’acqua
Sono arrivati da Pistoia “fornaciai” che alle fornaci insieme con gli “spianatoi” fanno calcina la quale per il
gran caldo non si raffredda .Le truppe si ammalano (febbre malarica) e ieri si è cominciato a mettere
l’artiglieria alla Linguella.
“Così per el signor Otto e per li dua capitani si fa un pocho di stanza. Medoro va atastando dove si possi
trovare acque e fino a qui non se trovato vene ma si bene certi gemitii che servono alle bestie e per le
persone la fo venire di là dal porto da levante molto buona. Son venuto altri fornaciai da Pistoia e con gli
spianatoi fanno calcina che ancora non si è spenta perché fa caldo. Son malati 42 soldati del capitano
Ballotta e 23 del capitano Bastiano d’Arezzo. Ieri si cominciò a mettere l’artiglieria alla Linguella.”
( Mediceo del Principato 389, 224.Archivio di stato Firenze).
L’estate 1548 è trascorsa e nessun documento di archivio parla di Torre costruita alla Linguella .
Camerini progetta la torre della Linguella alla fine del 1548. Nel dicembre di quell’anno sono predisposti
200 guastatori per i lavori di preparazione del terreno ,lavori consistenti nello sterramento :”Noi ci siamo
resoluti per dar presto esecuzione al disegno dato dalla travata che si ha a fare per la fortezza della
Linguella di mandar li sino al numero di duecento guastatori con i quali potrete fare quello di sterramento di
detta fortezza della Linguella et tutte le altre cose necessarie…”
(19 dicembre 1548. Lettera di Cosimo da Campiglia a Bastiano Campana e Camerini. Archivio mediceo .Filza
12, c. 128 . Archivio stato Firenze)
Nello stesso mese di dicembre del 1548 Cosimo nomina il capitano Ballotta da Perugia castellano e
governatore della Fortezza del Falcone e della Linguella”Noi vi habbiamo deputato nostro Castellano della
Fortezza da alto ,la quale vogliamo che da qui innanzi si chiami la Fortezza del Falcone et similmente
castellano et governatore della nostra Fortezza della Linguella…”
(19 dicembre 1548 Lettera di Cosimo al capitano Ballotta da Perugia . Archivio mediceo.Filza 12. c. 152
Archivio di stato Firenze)
1548, 23 dicembre .Lorenzo Pagni, segretario di Cosimo,di ritorno dall’Elba con parte della famiglia del
Duca, scrivendo al vescovo di Forlì fa una bella descrizione sullo stato della fabbriche della città-fortezza
ma parlando della Linguella dove il capitano Ballotta da Perugia tiene non accenna ad alcuna presenza di
torre ma solo alfieri un caoorale e 20 uomini con artiglieria
“Ha ordinato che da qui innanzi sian guardate come si guardano l’altre fortezze d’importantia et nella
fortezza della Stella ha deputato per castellano il capitano Bastiano d’Arezzo con 50 compagni oltre a’
bombardieri tra e’ quali gl’è pagato un alfieri, un sergente et due caporali, et per guardia del Falcone et
della Linguella ha deputato il capitano Ballotta da Perugia con altre tante numero di soldati, con 30 de’
quali egli stava residente nel Falcone et terrà nella Linguella l’alfieri et un caporale e 20 uomini e tutte que-
ste fortezze sono fornite di artiglierie, di munitioni et di vettovagli grassa- mente. Ha lassato sua eccellenza
che si edifichi lungo quel porto delle case pur’ assai et in breve spatio di tempo vi si farà una bella città,
havendo do- nato molti siti a diverse persone che gli hanno chiesti per edificare, et gli architetti di sua
eccellenza hanno dato ordine di tirar le corde per egualare le strade, acciò che li edifitj si faccino di quella
maniera che conviene a una bella città.”
( Mediceo del Principato 4311, carte senza numero di pagina. Archivio di stato Firenze)
ANNO 1549
Terminato l’anno 1548 nel quale dalle carte di archivio conosciute nessuna torre è presente citata alla
punta della Linguella, inizia il 1549 e il 6 gennaio Cosimo scrive a Bastiano Campana :
Carissimo nostro
Per la vostra del 19 del passato restiamo avvisatu che havevi cominciato a far mettere e’ beccatelli della
Torre della Linguella et coperto una delle quattro volte da munizioni con farvi di sopra duo alloggiamenti
,che sta bene e lo approviamo come facciamo anche il disegno che havevi di coprire l’altre volte con un
tetto alla salvatica. E’ danari che domandate vi si invieranno fra pochi giorni: et altra rispota non ricerca
detta vostra:State sano.
Da Fiorenza, Addì VI di gennaio 1549”
(Lettera di Cosimo a Bastiano Campana 6 gennaio 1549- Archivio mediceo. Filza 606.c. 44 Archivio di stato
Firenze)
Il 9 gennaio 1549 Bastiano Campana scrive al Duca che fino a questo momento i mattoni, le tavelle e le
tegole sono stati mandati da Pisa e se ne sono fatti in piccola parte fuori Portoferraio nel “paduletto”.
Annunzia al duca che CamerinI inizierà a tastare il terreno per piantare le fondamenta della torre alla
Linguella.Piantare perché le fondamenta iniziano piantando per terra file di pali.
Il 4 marzo 1549 Bastiano Campana comunica a Cosimo che sono arrivati gli spianatori e il tempo è buono
per cui si può cominciare il fosso del padule e le fondamenta della torre della Linguella. Il Falcone entro tre
giorni sarà fornito di cisterna facendo lavare la ghiaia.
E il 13 marzo 1549 Bastiano Campana avvisa che “Ancora non hanno messo mano alla torre perché
mareggia”
(Mediceo del Principato .Filza 392, c.80 .Archivio stato Firenze).
1549 ,19 marzo Campana elenca al Duca i lavori: stanno facendo le cisterne alla Stella e al Falcone. Si
comincerà a fondare la torre della Linguella ma se riuscissero a svuotare il fosso del padule le calcine, i sassi
e la ghiaia arriverebbero con più facilità. Il legname per il mulino viene da Campiglia, ne manca però ancora
qualche parte.
1549, 23 marzo Bastiano Campana avvisa che stanno mettendo mano a due fornaci per mezzane, pianelle,
e vedranno come risulteranno. Il fosso del padule sarà finito fra due giorni. Hanno navicelle che non
sopportano carichi di pietre, ne faranno altre più larghe. La legna stanno andando a prenderla all’Enfola con
galea senza coverta. e “..la torre della Linguella che domani si comincerà a ficare i pali al fondamento d’essa
che si trova al sodo d’una parte e l’altra è tenera di tal fondamento e questo procede che di verso scilocco si
ritrova fondamenti di mura di case e da ponente dove è l’aliga ve pacciame e va sotto assai tale che vi
bisogna pali grandi da tale banda per fondare uguale”
( Mediceo del Principato 392, 186.Archivio di stato Firenze)
“ficare i pali al fondamento “rappresenta opera iniziale della costruzione di una fortificazione in quanto il
conficcare pali per terra è atto di costruzione delle fondamenta . Sopra le fondamenta verrà poi tessuto il
terraglio(terra e fascine) al termine del quale segue l’incamiciatura con muro del terraglio che trasforma
l’opera da campale in permanente.
La torre della Linguella che noi oggi ammiriamo poggia su queste fondamenta da quasi cinquecento anni .
Noi non le vediamo ma è da considerare che si trovano sul fondo marino.
FOTO 2
(Portoferraio. Torre della Linguella. Sua posizione sul mare)
Vediamo e possiamo considerare però che sono opera mirabile di ingegneria perché poggiando sul mare
da secoli hanno resistito e tuttora resistono agli insulti meteo marini . Hanno resistito anche ai
bombardamenti ricevuti durante l’ultimo conflitto mondiale.La torre non si è collassata dopo essere stata
colpita fortemente e pesantemente dalle bombe .
FOTO 3
(Portoferraio. Torre della Linguella dopo il bombardamento subito nel secondo conflitto mondiale)
1549 ,20 aprile . Camerini avvisa che non gli stanno arrivando soldi e i popoli non lavorano bene, ma vanno
avanti facendo alla Stella cisterne, cisternine, alloggiamenti. Alla Linguella fanno una palafitta di anchora
più di 300 pali 25 e poi la getteranno. Il fosso lo usano per portare materiale.
Nel giugno 1549 si riempie il fondamento della Torre della Linguella ,si pongpno le medaglie di
fondazione. Lo comunica Camerini scrivendo a Cosimo che”alla torre penso pensosi fra 15 giorni riempire il
fondamento e avremo caro delle medaglie ;altro non mi occorre per questa slavo che pregare Idio che
felicissima La conservi e me nelle sue buone grazie.”
Questa la lettera ;
“Dall’Elba alli 19 giugno 1549
Di Vostra Eccellenxa Illustrissima
Humilissimo servitore
Giovanni Camerini”
(Mediceo del Principato,Filza 393,c.621r-622r Archivio di stato Firenze )
L’uso di medaglie di fondazione era praticato nel cinquecento e in genere in tutto il rinascimento per
celebrare eventi importanti ,Realizzate con grande cura portano immagini e descrizioni dettagliate del
tema e dell’evento celebrato.Hanno scòpo non solo celebrativo ma anche propagandistico.
I lavori iniziati col fondamento continuano e nell’ agosto 1549. Bastiano Campana chiede soldi al Duca e
annuncia che la torre della Linguella è alta come un uomo e che il Camerino la vuole far riposare
1549 ,11 agosto , Bastiano Campana chiede soldi al Duca e annuncia che la torre della Linguella è alta come
un uomo e che il Camerino la vuole far riposare e mettere mano alla porta della terra. Ci sono 50 muratori e
500 marraioli che vanno bene, ma con questi tempi caldi si avviliscono e cominciano ad ammalarsi. Nella
Stella fa fare stanze per la munizione.
Poi ,sempre nello stesso mese di agosto,informa Cosimo che “ e parapetti della torre ci parrebbe avessino a
essere alti braccia 2 e mezzo dalla banda di drento col fare una cannoniera per facia ,che facendo il
parapetto raso non si potrà star sulla torre “ (Mediceo del Principato,397A,c. 901.Archivio stato Furenze)e
che è stata costruita una”stanza di mattoni sopra mattoni da tenervi la guardia a dormire”(Mediceo del
principato, 398,c.102,Archivio stato Firenze)
1549 ,7 settembre Bastiano Campana comunica che alla Linguella mercoledì avranno finito di mettere il
bastone con un ragguaglio di sopra al bastone di un braccio circa, così rimarrà sopra la volta 2/3 di braccio a
uso di parapetto; si fermeranno per un mese e poi la rialzeranno di 6 o 7 braccia con la sua volta tale da
contenere sempre artiglieria. La catena è ferma perché son malati i maestri. Nel canale passarono 40 galee
forse del Doria, ma di Dragut non si sa nulla
Quello di cui sta parlando il Campana è il bastione detto della Cianca che è fondato sul mare
ANNO 1550
1550 ,10 luglio . Camerini dice che sarebbe bene che venissero fatte le cannoniere alla torre, sopra la quale
hanno fatto una stanzetta a mattoni per tenervi una guardia a dormire e vi hanno “messo polvere, legne
acqua negli orci, braci e due o tre sacchi di biscotto, mezza botte d’aceto una colubrina e cannoni e
moschetto”.
( Mediceo del Principato Filza 398, c.102; Archivio di stato Firenze).
Continua affermando che finché avranno anelloni e chiodi faranno la catena, poi ne chiederanno a Pisa.
Scrive che il puntone è fondato nel mare.
Descrive poi i lavori al Falcone: fatte le volte, la casamatta e fra pochi giorni sarà spianato per i cannoni,
lascia due maestri e il resto li indirizza ai lavori della catena e della torre.
ANNO 1551
Con la costruzione delle troniere per il posizionamento delle bocche di cannone dell’artiglieria sulla
piattaforma sommitale della torre , termina la sua costruzione .Infatti, nel 1551 alcuni resoconti al duca
Cosimo comunicano che è finita la torre della Linguella
( Mediceo del Principato Filza 401,c. 449 .Archivio di stato Firenze)
Marcello Camici