Spiagge

Concessioni balneari, l’UE boccia ancora la Bolkestein

Direttiva giudicata "incompatibile" con le aree costiere protette. Aperta un'indagine

La spiaggia di Cavoli - ©R.Ridi

Si torna a parlare di Bolkestein e concessioni balneari in Europa. Lo scorso venerdì 2 maggio, il Parlamento europeo si era pronunciato ancora una volta sulla direttiva, giudicandola “incompatibile” con le aree costiere protette. Molte di queste, in generale, in Italia, fanno parte dei cosiddetti siti Natura 2000, reti europee destinate alla conservazione della biodiversità.

Questo aspetto era stato sollevato anche da una cittadina di Comacchio, in provincia di Ferrara, che aveva trasmesso una petizione (la n. 0191/2025) proprio in merito al contrasto tra l’applicazione della direttiva Bolkestein e la tutela ambientale. La questione riguarda migliaia di concessioni balneari, spesso collocate in zone marine protette, come ad esempio l’isola d’Elba, e apre un fronte di discussione interessante per riflettere sul rapporto tra salvaguardia ambientale, economia locale e territorio.

La Commissione europea ha quindi ufficialmente aperto un’indagine preliminare al riguardo. Una notizia che accresce le aspettative dei titolari di concessioni balneari, ancora in attesa di essere informati sui dettagli del decreto “Indennizzi” depositato già da fine marzo dal Ministero dei Trasporti.

13 risposte a “Concessioni balneari, l’UE boccia ancora la Bolkestein

  1. Gianluca Rispondi

    Più spiaggie libere (per qualcuno) più decessi da affogamento,spiaggie a bando (per altri)più costi per il consumatore,non servono scienziati per capirlo,però si sa i caproni restano caproni

    26 Giugno 2025 alle 18:54

  2. Graziella Rispondi

    Vorrei ricordare che una volta eliminati i titolari, tutti italiani e in molti casi famiglie italiane, verranno sostituiti dalle multinazionali tutte rigorosamente straniere e x il povero cliente non cambierà nulla…..anzi forse peggiorerà qualcosa……ma noi italiani popolo eletto abbiamo la verità in tasca.

    26 Giugno 2025 alle 10:38

  3. umberto Rispondi

    Le spiagge devono essere libereeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    26 Giugno 2025 alle 9:38

  4. Marco Centonze Rispondi

    Capisco il caso particolare delle zone di particolare interesse ambientale, che esiigono un trattamento specifico. Ma l’odierna situazione vede canoni ridicoli (attorno a 5€/m2), per aree demaniale nelle quali il cliente paga tariffe poco miti (in Liguria 30€/giorno x ombrellone e due lettini) per godere di un bene di tutti (le spiagge).

    26 Giugno 2025 alle 0:12

    • Roberto Coppola Rispondi

      Si continua a parlare di canoni ridicoli ma i balneari hanno pagato quello richiesto dallo stato. Se lo stato ti manda in pensione a 40 / 50 anni come è successo con migliaia di dipendenti statali ed è stato un disastro, te la prendi con i dipendenti? Al posto di una legge che farà un disastro basta che lo stato aumenti canoni. Comunque in un modo o nell’altro il tutto porterà chiaramente ad un aumento del costo per i clienti…. sicuramente molto superiore se si applica la Bolkenstein rispetto ad un solo aumento dei canoni.

      26 Giugno 2025 alle 7:59

  5. Roberto Brioschi Rispondi

    Si dimentica che le coste sono demaniali, quindi di proprietà del popolo italiano. Ad esso vanno restituite poiché non si può ‘ pagare per accedere e godere di cio’ che gia’ ti appartiene. La privatizzazione ha invrce trasformato un bene comune in proprietà’ privata di fatto con o eri a carico dello Stato e profitti tutti ai privati; il comparto poi e’ gravato dal notorio lavoro nero, evasione fiscale, cementificazione, distruzione della diversità’, rete logistica di supporto che divora suolo. Nel resto del Mondo invece le spiagge sono libere, le installazioni per lo piu’ stagionali ( si smontano), cooperative di giovani fanno la manutenzione. Meglio abolire tutte le concessioni e ripartire con un diverso rapporto cittadino-beni comuni.

    25 Giugno 2025 alle 23:11

  6. Confesercenti regionale liguria. Rispondi

    Non è un esproprio! L’esproprio da un riconoscimento seppur minimo del valore di un terreno su cui deve per esempio passare una strada.
    Se applicata male (come intendono fare) diventa una confisca perché delle aziende sane, che pagano le tasse, versano l’IVA e generano PIL vengono annientate. Tutto ciò che è smontabile va portato via e quello non smontabile se ne appropria lo stato (con l’incameramento). Quindi le loro aziende, costruite col sudore e la fatica vengono usurpate. E quando parlano di pagare in parte gli investimenti degli ultimi 5 anni…. Chi è quel pazzo che ha investito in modo consistente dal 2010 in poi che è arrivato lo spauracchio della Bolkestein? Ma la Meloni, quando scendeva in piazza coi balneari, quando faceva promesse, quando li difendeva a spada tratta dimostrando di conoscere perfettamente ogni sfaccettatura del problema, dove è finita?
    Applichiamo correttamente la Bolkestein.
    1) una direttiva non è una legge ma un atto di indirizzo europeo (la Spagna ha concessioni rinnovate per 75 anni, è in mora, e neanche si degna di rispondere alle questioni europee).
    2) Fritz Bolkestein è colui che ha scritto la direttiva e quindi il miglior interprete giuridico di ciò che intendeva dire col suo staff. È venuto a Roma in parlamento e ha dichiarato che la Direttiva Bolkestein è una direttiva “SERVIZI” (Esempio di servizio il bingo) e non tratta beni..
    Le concessioni balneari sono dei BENI privati che insistono su un BENE PUBBLICO. Per tale motivo la direttiva non si applica sulle concessioni.
    3) una legge NON PUÒ essere RETROATTIVA (figuriamoci un atto di indirizzo)
    4) art 12 della Bolk. Recita…Qualora non ci sia scarsità di risorsa non si applica. La mappatura fatta dallo Stato dimostra coi numeri che non c’è scarsità di risorsa.
    Quindi come vogliamo procedere? Demoliamo il sistema balneare (che tutela le coste 365 giorni l’anno) mandiamo a casa tutti i dipendenti, perdiamo la tipicità e l’unicità del sistema “turismo balneare italiano”? I prezzi dei lettini (e possiamo scommetterci) schizzeranno alle stelle, perché gli investimenti hanno dei piani di rientro dal quale non si può sfuggire se non facendo fallimento.
    Firmato Confesercenti

    25 Giugno 2025 alle 23:06

  7. GIUSEPPE Rispondi

    DA CANCELLARE

    25 Giugno 2025 alle 15:56

  8. Felice Enrico Di Spigno Rispondi

    La Bolkestein o Direttiva Servizi è un esproprio delle attuali Concessioni Demaniali Marittime ad uso ricreativo …usata come scusa x sostituire un sistema di accoglienza turistica storico, unico al mondo.. valido,efficace e invidiato da tutti. Permetterà e faciliterà inoltre infiltrazioni nel comparto balneare trasformandolo in un sistema di lavatrici …in modo legale . Di tutto questo la politica e i governi che si sono alternati da oltre 15 anni sono i principali responsabili. Il Governo Meloni è il principale responsabile perché aveva garantito e promesso la salvezza del comparto balneare . Ne ha decretato invece la sua condanna .

    25 Giugno 2025 alle 12:52

    • Amilcare Rispondi

      Non espropria nulla,le aree sono demaniali. Gli attuali gestori volendo possono creare gruppi, e partecipare come ente unico a nuove gare di appalto.

      26 Giugno 2025 alle 4:19

  9. Felice Enrico Di Spigno Rispondi

    La Bolkestein o Direttiva Servizi è un esproprio delle attuali Concessioni Demaniali Marittime ad uso ricreativo …usata come scusa x sostituire un sistema di accoglienza turistica stiro vs ed unica so mondo.. valido,efficace e invidiato . Permetterà inoltre infiltrazioni malavitose nel comparto balneare che saranno altrettante lavatrici di denaro sporco…agiranno in maniera legale . Di tutto questo la politica e i governi che si sono alternati da oltre 15 anni sono i principali responsabili. Il.Governo Meloni è il principale responsabile perché aveva garantito e promesso la salvezza del comparto balneare . Ne ha decretato invece ls condanna .

    25 Giugno 2025 alle 12:49

  10. Marco Rispondi

    Buongiorno..altro che delusione più che altro ingiustizie nel calcolo dei canoni tra privati senza fini di lucro e aziende ,guardare costo di una concessione demaniale per gavitello rispetto a altre situazioni che danno redditi .Finora un illusione che le cose fossero capite

    25 Giugno 2025 alle 9:26

  11. giuseppe rossini Rispondi

    Sono un convinto europeista ma anche questa Norma conferma l’inefficacia ed inefficienza dell’Eu così strutturata. Emana una disposizione senza averne valutate tutte le situazioni. Invece di produrre sicurezza crea confusione. Basta vedere il comportamento usato nelle guerre Ucraina e medio oriente. In conclusione deluso.

    25 Giugno 2025 alle 6:47

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