
Dopo la presa di posizione del sindaco Marco Corsini che nel corso dell’assemblea pubblica che si è tenuta a Cavo ha accusato il circolo nautico di Cavo di ritardare “ostinatamente e in modo sistematico il rilascio dello specchio acqueo» e lanciato un appello alla ragionevolezza affinché «si accetti l’esito della gara», arriva puntuale la risposta del presidente del circolo Marco Fancelli che fra le altre cose ha spiegato che, così come peraltro espresso dal Comune stesso nella delibera della Giunta Comunale nr. 29 del 08/04/2025 poi revocata nella quale si impartiva una proroga della gestione del porto a favore del Circolo, non ci sono i tempi tecnici per rimuovere le strutture a stagione già iniziata. “Ci siamo rivolti a ditte specializzare in questi interventi – ha dichiarato Fancelli – a questo si aggiunge la necessità di chiedere i permessi in Regione per lo spostamento dei sedimenti”. Questi i fatti raccontati dal presidente del circolo nautico di cavo:” L’amministrazione comunale decide di mettere a gara in linea con quanto stabilito dalla Bolkenstein lo specchio acqueo del porto turistico del Cavo. I partecipanti sono due, Cavo Rent e la Rti composta dal circolo nautico di Cavo gestore della struttura da circa 40 anni e la Marina di San Vincenzo. A vincere la gara e la Cavo Rent. Ma come è possibile – continua Fancelli – che una gara bandita nel lontano settembre 2024, e con due soli partecipanti, sia stata aggiudicata ad aprile 2025? Eppure, il Comune era stato uno tra i primi in Italia a partire, con bandi di gara in cui tutti i soggetti uscenti sono stati riconfermati senza troppo clamore o ritardi.
A monte, forse, la scelta (del tutto inusuale nel panorama attuale) di bandire una gara “cartacea” non ha premiato il Comune assegnante che ha impiegato ben tre mesi per aggiudicare la gara dopo la conclusione delle operazioni di valutazione intervenute a gennaio. Certamente una aggiudicazione intervenuta ad aprile – e dunque a ridosso della stagione balneare – specie dopo che l’Ente già nel mese di gennaio aveva pubblicamente annunciato il nome del nuovo concessionario, pare quantomeno curiosa. Che ci possano essere stati errori di valutazione da parte del Comune – prosegue nella sua esposizione il Presidente del Circolo – è il tema del ricorso che pende presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Firenze, in cui la Ditta seconda in graduatoria, nota per le sue competenze in ambito portuale, ha contestato al Comune errate valutazioni in merito ai requisiti della Ditta prima in graduatoria. Secondo quanto si apprende, – continua Fancelli – tale Ditta sembrerebbe priva dei requisiti di esperienza richiesti nel bando di gara indetto dal Comune. In una situazione di totale incertezza, esigenze di celerità e buon senso avrebbero auspicato il mantenimento dell’operatività del porto per tutta la stagione estiva. Questa è apparsa la scelta inziale del Comune che, con Delibera del 8 aprile scorso, come citato, dato l’approssimarsi della stagione estiva, l’impossibilità di rimuovere le strutture esistenti e la necessità di garantire all’utenza la continuità del servizio, promuoveva il rilascio all’attuale gestore una concessione provvisoria con scadenza al 30 settembre di quest’anno.
Sono passati solo pochi giorni e un’altra Delibera del 29 aprile ha annullato tale misura provvisoria, senza considerare gli effetti negativi per la collettività. Nel frattempo, è pervenuto il ricorso della Ditta giunta seconda. Il Comune, dal canto suo contraddicendosi, ha iniziato a richiedere la rimozione delle strutture esistenti, operazione questa che, tenuto conto della complessità e delle autorizzazioni necessarie, avrebbe potuto essere effettuata a seguito della stagione estiva, al fine di consentire alla cittadinanza la piena fruizione dello specchio d’acqua. Una situazione, conclude il presidente del circolo questa, che il Comune probabilmente non aveva calcolato o che inspiegabilmente è stata sottovalutata ma che, ciononostante, si ripercuote su tutta la collettività.
Laneri erricoj
E’sorprendente se non sospetto il comportamento di un Sindaco che da ex presidente del Circolo Nautico dimostra di non conoscere i tempi tecnici per le le operazioni di sgombero dell’attrzzamento di un porto nautico turistico.
E’ ancora più, sorprendente che un responsabile della gestione della cosa pubblica emetta un ordine di concessione temporanea per revocarla poco dopo mettendo in crisi quanti hanno operato con le aperture di prenotazione degli ormeggio pagando evedendosidopo negare quanto consentito.E che dire dei dibattiti pubblici promossi con informazioni di parte a copertura degli errori gestionali della cosa pubblica? Fornacelle docet…
23 Giugno 2025 alle 9:57