
La “SpartiVento 01” è stata presentata ufficialmente nei giorni scorsi a Porto Azzurro ed è la prima di due nuove imbarcazioni che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha acquistato per rinnovare il naviglio del Corpo. La cerimonia si è tenuta sul lungomare del paese alla presenza del Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmasto Delle Vedove, e dei rappresentanti delle autorità locali: fra questi, il sindaco di Porto Azzurro, Maurizio Papi, quello di Portoferraio, Tiziano Nocentini, e il collega di Capoliveri, Walter Montagna. Con loro, il direttore della Casa di reclusione “Pasquale De Santis” di Porto Azzurro, Martina Carducci, il comandante del reparto dell’istituto, Luigi Bove, il Capitano della Compagnia Carabinieri di Portoferraio, Giuseppe Boccia, il Comandante della Capitaneria di Porto, Floriana Segreto, altri rappresentanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, della Guardia di Finanza, insieme al direttore generale per la Gestione dei beni, dei servizi e degli interventi in materia di edilizia penitenziaria del DAP, Antonio Bianco, la Responsabile della divisione automezzi e telecomunicazioni della Direzione per la gestione dei beni, dei servizi e degli interventi di edilizia penitenziaria, Elena Nanni, il Provveditore regionale, Gloria Manzelli, e il Comandante della Base navale di Livorno, Francesco Deiana.
Il taglio del nastro è stato effettuato dalla madrina, l’atleta delle Fiamme Azzurre Alice Sotero, campionessa italiana plurimedagliata nel Pentathlon Moderno, quarta classificata alle Olimpiadi di Tokyo.
La motovedetta è realizzata in fibra di vetro e carbonio, ha una lunghezza di 16,75 metri e un pieno carico fino a 25 tonnellate. Grazie a due motori da 800 cavalli di potenza, può agevolmente raggiungere una velocità di punta di oltre 31 nodi. La distribuzione degli ambienti interni è progettata per consentire il trasporto complessivo di 21 persone, di cui 6 membri dell’equipaggio e 15 passeggeri. I passaggi interni non sono mai inferiori a 50 cm per favorire la massima disponibilità di spazio in caso di interventi. È inoltre dotata degli spazi adeguati a trasportare una barella. Uno specifico ambiente è dedicato al trasporto di massimo 4 detenuti, progettato nel rispetto delle necessità di contenimento, salvaguardia e prevenzione dei trattamenti inumani o degradanti.
Erano 40 anni che la Polizia Penitenziaria attendeva una nuova unità navale, per operazioni di sicurezza e di ordine pubblico, per operazioni di soccorso in mare e per operazioni di trasporto del detenuto. “Questa motovedetta” dice Delmastro “coniuga una grande tecnologia con un’ampia cornice di sicurezza per il trasporto dei detenuti. È il segno di un Corpo che cresce sempre di più e di cui siamo sempre più orgogliosi”.
Guarda il video e l’intervista completa al Sottosegretario Delmastro:
Mario Russi
Per un nuovo istituto penitenziario, sono presenti molti km di terreni inutilizzati lungo la strada da Stagno a Guasticce (Livorno), in una zona pienamente idonea per una struttura simile
14 Luglio 2025 alle 11:07
Maltese Agostino
Senza dubbio un ottimo traguardo per il Servizio Navale un tempo fiore all’occhiello del Ministero. Comunque dobbiamo sottolineare la mancanza di interesse verso questa specializzazione fa parte dei S.uffici Ministeriali .Basta pensare che a seguito della legge Madia sono state chiuse delle Basi navali operanti su isole dove esiste ancora un Carcere ad esempio Favignana
16 Giugno 2025 alle 15:52