
La chiusura del parcheggio gratuito in località le Prade, prospicente l’omonima spiaggia, sta creando disagi e proteste da parte dei frequentatori dell’arenile. Il parcheggio, che si trova all’interno di una pineta, non può avere questa destinazione in quanto la zona è classificata Oasi.
In verità, esiste un altro parcheggio di proprietà del comune ma non è abbastanza capiente per far sostare le numerose auto che in stagione arrivano fino alla spiaggia. Una situazione che crea disagi ai frequentatori del luogo. Questi i fatti raccontati da Stefania Mazzarri, titolare del “Sombrero”, una piccola attività di ristoro situata nei pressi della spiaggia.
Da 12 anni, Stefania è affittuaria di un terreno alle Prade, vicino la spiaggia. L’attività insiste su due particelle catastali, in una di queste vi è una pineta con l’accesso dalla strada che porta alla spiaggia, che veniva lasciato aperto in modo che i visitatori potessero parcheggiare a titolo gratuito. La spiaggia è frequentata da persone anziane, ma non solo: il parcheggio era un servizio ai fruitori del luogo. Lo scorso anno, a fine stagione, un sopralluogo degli uffici comunali di Portoferraio e della Polizia Municipale, ha rilevato che Stefania non aveva titolo per far parcheggiare le auto in questo terreno, elevando un verbale. Nessun cartello indicava il parcheggio: solo una sbarra sollevata. A seguito del verbale, lo spazio della pineta è stato chiuso.
Con l’avvio della nuova stagione, le persone che vogliono frequentare la spiaggia hanno trovato la pineta chiusa e hanno chiesto conto del motivo che è stato spiegato da Stefania. Per questo è anche partita una raccolta firme per potere riavere la fruizione dell’area. Nello scorso mese di gennaio, Stefania si era recata presso gli uffici comunali e il sindaco si era reso disponibile ad interessarsi del problema. L’idea era quella di avere un’autorizzazione temporanea stagionale, come avviene in altre aree portoferraiesi a prescindere dalla destinazione urbanistica del terreno con delle prescrizioni precise. Ma nemmeno questo è stato possibile nonostante le insistenze di Stefania.
Sono al momento circa 200 le firme raccolte e forse, con un po’ di buona volontà, il problema potrebbe essere risolto.
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Dante
Poi ci sarà chi vuole utilizzare l’area a parcheggio a pagamento e allora tutto sarà possibile, Oasi o non oasi.
14 Giugno 2025 alle 12:02