
Sotto la direzione di Giovanni Camerini nel febbraio del 1551 è terminata la costruzione della torre della Linguella iniziata nel giugno del 1549. Proseguono i lavori intorno ad essa in quanto la torre è opera che insieme ad altre fa parte della fortezza della Linguella.La Linguella , striscia di terra protesa in mezzo al mare , nei primi anni della seconda metà del cinquecento sta divenendo una fortezza e assume funzione strategica per la difesa del fronte di attacco di mare. La difesa qui, alla Linguella ,come in altre zone, viene perseguita con la costruzione di opere quali cortine e” puntoni” – così vengono chiamati i baluardi,bastioni dove posizionare l’artiglieria – puntoni e cortine che dipartendosi dalla torre vanno a porre difesa a tutta la strisca di terra chiudendola dal mare che la circonda. La costruzione della fortezza della Linguella inizia e si realizza con la piattaforma chiamata in carte di archivio la “ Cianca”,la quale è contigua alla torre.
Nel 1549 (19 giugno) Camerini invia a Cosimo una mappa del piano urbanistico con una lettera di accompagnamento nella quale tra le altre cose chiede al duca di sapere come deve procedere nella costruzione del fronte di attacco di mare dove annuncia che “alla torre penso in fra 15 giorni riempire il fondamento e aremo caro delle medaglie ,altro non mi occorre per questa “
(Mediceo del principato.,Filza 393,cc 621r -622r .Archivio stato Firenze)
La mappa del piano urbanistico relativa al 1549 è andata perduta ma è sovrapponibile a quella che lo stesso Camerini invia a Cosimo alla fine del 1553 in occasione dei lavori del muro del porto .Il disegno ripete il piano del 1549 ed è usato per segnarvi i tratti del muro del porto di cui sono state eseguite le fondazioni.
In questa mappa Camerini disegna la linea magistrale di edificazione di tutte le fortificazioni .Alla Linguella son presenti Torre e piattaforma della Cianca.
Alla Cianca si aggregherà verso il mare esterno,nella rada , il bastione di San Cosimo e , e verso il mare interno,la darsena,sorgerà il bastione di San Francesco .Dalla parte interna ,dentro la darsena è innalzata una palizzata a chiudere , palizzata che sarà poi sostituita da una muraglia sul finire del seicento.
Questa evoluzione della fortificazione,nella darsena, è ben documentato in un dipinto, olio su tela, dove nella parte superiore è la Linguella come stava e nella parte inferiore come sta dopo le nuove fortificazioni avvenute alla fine del seicento tra cui la edificazione della muraglia in sostituzione della palizzata.
Con queste opere si difende l’ingresso al porto così ben descritto da Sebastiano Lambardi nel 1791:
“….alla bocca del Porto della Darsena fondò una gran Torre di forma ottogonale che difende l’entrata del suddetto seno e contigui a quella formò tre Bastioni a proporzione del sito .Il primo fu chiamato bastione della Linguella ,il secondo del Maggiore,il terzo dei Pagliai.Restando questi dalla parte di levante chiudono essi tale luogo e difendono l’entrata di tutta l’insenata del porto”
(Cfr pg 109 di “Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba”Sebastiano Lambardi 1791.Ristampa fotomeccanica Forn editore, 1966, Bologna)
Dunque ,alla Linguella ,con la torre, che è stata costruita negli anni 1548-1551 ,anche un possente sviluppo di fortificazioni prende corpo e va a costituire il fronte di attacco di mare. Unitamente allo sviluppo di queste opere a carattere militare prendono corpo e si sviluppano abitazioni per scòpi civili e commerciali. Lo svolgersi di tutta questa vicenda si può seguire, attraverso la lettura di carte di archivio poco note o inedite pubblicate recentemente da Michelangelo Zecchini et al. La lettura di queste carte insieme a quelle già note e pubblicate consente non solo di comprendere che la costruzione della fortezza della Linguella ha occupato e impegnato tutta seconda metà del cinquecento , fino al termine di questo secolo , ma anche di poter dare un ordine cronologico agli avvenimenti che l’hanno caratterizzata.
ANNO 1551
Una lettera di Cosimo scritta al Camerini nell’aprile del 1551 è molto interessante perché in essa il duca ordina al suo ingegnere con “prestezza”a cominciare a lavorare dalle “bande della Linguella” tirando su una cortina “sino al fianco del baluardo di mezzo” che sarà poi chiamato bastione del Maggiore . Di poi Cosimo indica di mettere mano a” lavorare dal baluardo che è vicino alla Stella”,che sarà poi chiamato bastione dei Pagliai ,tirando su una cortina che vada al baluardo di mezzo .Ciò si apprende dalla lettera scritta in data 20 aprile 1551 da Cosimo al Camerini “abbiamo ricevuto i disegni o vero schizzi de’ baluardi e cortine che s’hanno a fare fra la Stella e la Linguella in codesto porto e ci ha satisfatto più quello che ti si rimanda …per essere molto più bello e più utile secondo il giudizio nostro. Però lo tirerei innanzi con ogni prestezza,cominciando a lavorare dalle bande della Linguella e tirando quella parte e cortina sino al fianco del baluardo di mezzo… e di poi metterei mano a lavorare dal baluardo che è vicino alla Stella e tirerei quella cortina fino al fianco di detto baluardo di mezzo ….come troverai notato di nostra mano nel medesimo schizzo…”
(Cfr pg 1 di “ Portoferraio durante il governo di Cosimo I dei Medici (1548-1570). Alberto Riparbelli )
Le indicazioni impartite da Cosimo vengono realizzate da Camerini, il quale, il 22 aprile 1551, scrive al duca che “sta fondando quella parte della Linguella appresso alla torre e fa cavare il fondamento a più falchi”. Servono soldi, grano e un mulino di pietra. Bastiano Campana vorrebbe mettere la colubrina nella punta verso mare.
(Mediceo del Principato .Filza 402, c.391.Archivio stato Firenze).
Nel settembre dello stesso anno (1551,7 settembre ) la cisterna della torre della Linguella contiene 600 barili d’acqua. E’ dai resoconti del Camerini al duca che lo si viene a sapere .Dice l’ingegnere che nelle cisterne della Stella ci sono 900 barili di acqua in una e 500 nell’altra, nel Falcone 1100 e nella Torre 600, e pensa che “nel porto non ne patiranno per esserci dell’acqua sotto la casa del signor Otto”. Comunica inoltre che darà ordine di fare la cisterna di rimpetto alla sua casa, che vorrebbe altri marraioli per cavare sassi al puntone della porta e a quello di mezzo, e che ha messo mano a fare due fornaci fuori della porta sulla marina
(Mediceo del Principato .Filza 404 a, 599 e 600.Archivio di stato Firenze ).
1551 ,27 ottobre. Camerini scrive al duca “[…] pareva al signor colonnello e me di far per el presente cioè di fondar la cortina di verso la torre della Linguella ogni volta che il mare ci concedeva tempo in proposito che in quel luogo abbiamo comodo di sassi da farne cioè di quelle rovine, che ancora al presente siamo senza picconieri e patiamo di sassi pure aspettiamo di giorno in giorno ni comparisca”. Camerini chiede come legare le navi a terra, se con campanelloni o con delle colonne a terra, e aggiunge che molti Albesini vogliono andare a vivere a Portoferraio, “ma è necessario rassettar dei cattivi alloggiamenti che già ci sono”
( Mediceo del Principato .Filza 404 A,c 985. Archivio stato Firenze).
Gil Albesini sono gli elbani altrimenti chiamati anche Elbigini.
Questo arrivo di isolani per abitare dentro la nuova città è sicuramente legato al fatto che vedono nell’innalzarsi di cortine e baluardi una difesa sicura contro le incursioni dei musulmani che in quegli anni hanno saccheggiato l’Elba con Barbarossa prima e Dragut poi .Questi civili vengono accolti : servono e sono utili come “marraioli”. Trovano, al riparo delle nuove fortificazioni , la possibilità di alloggi.
La Linguella è diventata sede di abitazioni .La conferma viene dalla osservazione del particolare dell’affresco eseguito da Giorgio Vasari nel 1557 dove sono presenti alloggiamenti in zona Linguella.
Certamente al proliferarsi di queste abitazioni civili influisce il provvedimento emanato da Cosimo nel 1556 dove sono concessi privilegi ed esenzioni a tutti coloro che vanno ad abitare in Cosmopoli
1551 ,28 ottobre Camerini progetta di fondare la cortina che dal puntone (baluardo)della Linguella vada fino a quello di “mezzo” (poi detto del Maggiore) e questo quando il mar sia in bonaccia e che là ancora vi è un vecchio muro tutto traforato che non vi deve stare ma che può servire per fare tanti sassi “…Ancora penso che sarebbe bene fondar l’altra cortina cioè dal puntone della linguella fino a quel di mezzo quando il mare sia bonaccia che ancora che vi sia quel muro vecchio e tutto traforato e non è dove ha da stare e in questo luogo ci è da fare tanti sassi e quando verranno i picconieri ne metterò una parte a romper di quelle rovine che sono sul lavoro senza vetture.”
(Mediceo del Principato.Filza 404 a, c.1007.Archivio stato Firenze ).
1551, 23 dicembre . Camerini scrive al duca che sarebbe meglio non fare magazzini ma solo fortificazioni e alloggiamenti; che è giusto usare del ferro vecchio per fare le pale; che stanno facendo baluardi ma patIscono di lavoro cotto; che il giorno prima è stato iniziato “il baluardo della torre e a fondarlo è stato impedito dal mare e abbiamo fondato all’altezza 80 braccia che l’acqua ci possino nuocer tale che fra dua giorni questa parte sarà alta al piano dello scalino tale che andrò fondando el resto più adagio perché nil resto vè assai facendo a disfar certi muri rovinati che attraversano detta cortina e secondo che il tempo ce concederà perché attenderemo ai baluardi e a certi tempi alle cortine”.
(Mediceo del Principato .Filza 406,c 663. Archivio stato Firenze).
ANNO 1552
1552, 15 febbraio . Cuppano scrive al Duca che la cortina dalla porta al Falcone “è condotta alla grossezza che ha da essere”; che anche il baluardo della “Linguella è alla perfezione della grossezza e altezza del cordone”; che mancano soldi e la catena va avanti ferrando pali
( Mediceo del Principato.Filza 407,c. 419.Archivio stato Firenze).
1552 ,22 febbraio . Camerini scrive al duca che stanno procedendo il baluardo della Linguella, quello della Porta a terra, il Falcone e i Mulini e in più fa costruire le case al porto dove lavora Giordano Orsino (o Ursino), generale comandante delle galere. Si dedicano al mulino, ma gli mancano picconieri di buona voglia; inoltre si è fatto male a un braccio e non può lavorare “di mano” al modello che sta facendo ma che ora, una volta finito,
(Mediceo del Principato.Filza 407,c 528.Archivio stato Firenze).
1552, 30 maggio . Camerini enuncia i progressi alla torre della Linguella e chiede di mettere gli stendardi per tirarli su per la festa di San Barnaba perché è il compleanno del Duca. Vorrebbe delle armi sue per vedere chi è il padrone. Ha iniziato la porta di legno della terra e se il Duca la vuol coprire di lame di rame le mandi ora che non è piazzata: ne servono 40 braccia quadre.
( Mediceo del Principato Filza 408 a, c 1090.Archivio stato Firenze).
1552,agosto.Un rilievo planimetrico del circuito fortificato di Portoferraio,autore Giovan Battista Belluzzi,mostra che la città-fortezza di Cosimo è completata nelle sue linee essenziali.
1552, 20 ottobre . Campana annuncia al Duca che verso la Linguella c’è una macelleria(becheria) e che lì vicino gli schiavi, scavando, hanno ritrovate due teste di marmo uno di uomo e una di donna.Questo annuncio del Campana conferma che in zona Linguella si edificato sopra preesistenti manufatti
“La presente è per dar notizia a quella chome esetrovato dua teste da uomo e una da donna di marmo antiche e belle le quali li stiavi anno trovato stamattina appresso alla becheria diverso la lighuella dove si fa cavare terreno e chalcinaccio per fare el tetto salvaticho che evicino al luogho dove si trovo quel pezzo di braccio che si mandò questa state a v. e. e vien mezzo la stanza della becheria dove stimiamo siano e chorpi di dette teste e andremo appresso cercando de loro corpi o altro, le quale tre teste fo fare le cassette acciò non patischino e si manderanno per la freghata a v.s.i. col primo tempo per la via di Pisa.
( Mediceo del Principato Filza 411,c 630.Archivio stato Firenze).
1552, 27 ottobre . Bastiano Campana scrive: “… e subito e s’è messo mano affar el tetto salvaticho con muratori delle galee e si fa dalla becheria inverso la linghuella lungo per quella cortina vecchia di muraglia che non impedisce e disegni dati e il pocho muro vi era si fa atterra che sarà alto braccia 3 e ½ in gronda e da l’altra banda ci serviremo del muro vecchio v’è e si farà capace per tutti i bisogni delle galee e vi stia la freghata di rispetto sotto.”
(Mediceo del Principato Filza 411,c. 699.Archivio stato Firenze).
ANNO 1553
1553 ,10 maggio . Bastiano Campana da Rio scrive al Duca che sono stati fatti progressi nei lavori, che le galee sono andate il giorno prima da Ferraio alla Troia per i legnami per la nuova galera che è stato deciso di fare, che la cortina della Linguella è indietro perché ci sono pochi maestri, che “di poi si assetterà quella conserva d’acqua che surge sotto alle volte dove abitava il signor otto buona memoria acciò” ci si augura “che questa estate non manchi l’acqua alli abitatori da basso e intanto si farà fare del lavoro quadro per la cisterna da basso che così ne ordinò il camerino”. Sarà mandata vena di ferro ai Gualterotti perché da quando è morto suo fratello vorrebbe essere designato al suo posto, tenendo a Rio persone fidate e riuscendo in tal modo a nutrire e crescere i figli di suo fratello rimasti poveri per i danni avuti più volte da parte dei turchi.
(Mediceo del Principato Filza 414 a , c 820r. Archivio stato Firenze)
ANNO 1554
Nel 1554 ,16 aprile. Il porto è pronto a ricevere al coperto le galee del duca . E’Cosimo che lo fa sapere .
Scrive al Camerini riguardo alla”fabbrica della fortificazione del porto” e dice che bisogna “si tirino innanzi tutte quelle opere et ripari che sono per hora più necessarie alla fortificazione di cotesto luogo acciò che venendo armate se ne possa star al sicuro et in particolare che si vegga di ridurre la catena et i muri del porto in tal essere che le nostre quattro galee vi posino stare al coperto come pensiamo anche che fin da ora vi possino stare , ma essere necessario per maggior sicurezza innalzare i muri et far qualcosa di più…”
(Archivio Mediceo .Filza 31,c 129. Lettera di Cosimo al Camerini del 16 aprile 1554.Archivio stato Firenze)
Gli anni successivi del cinquecento,anni sessanta,settanta,ottanta e novanta sono caratterizzati da sviluppo alla Linguella di abitazioni per scòpo civile e commerciale
ANNO 1566
Nel 1566 (maggio) un inventario del commissario Giovan Battista de’ Medici per informare su “che case ci sono et come sieno abitate”fa sapere “Appiè della Linguella ,una casetta con una stanzetta sola a terreno e a tetto dove habita Andino da Capoliveri : sono sette in famiglia
-una simile: dove l’alfiere del capitano Ballotta tiene il vino
-una simile; habita Vittorio da Capoliveri,cinque in famiglia
-una simile nella quale habita : il guicciardino bombardiere,son 7
-tre stanzette :fatte dagli ufficiali delle galere per fucina di fabbri drento alla porta ch’a entrar nel arsenale…”
(“Inventario di tutte le case della terra di porto ferraio:con li nomi delli habitatori di essa e num° di lor famiglia creato questo li 22 maggio 1566”Archivio mediceo Filza 606.cc. 91-98. Archivio di stato Firenze)
ANNO 1574
Nel 1574 essendo commissario di Portoferraio Vincenzo del Benino una “nota delle case di Portoferraio” nella zona della fortezza della Linguella son presenti abitazioni civili presso la Torre”… octo magazzini presso alla torre della Linguella fuora della porta quali di presente si tengono per servizio dela fabrica dentrovi più sorte di legname et robbe delle galeazze .Un altro magazzino grande posto in detto luogo fatto di nuovo per servizio delle robbe delle galeazze ,una casa con sei stanze tra sotto e sopra a uso di macello dentro la porta della Linguella di presente l’esercita Mariotto di castello da Montopoli beccaio con famiglia di sei persone concedutali a pigione da Vincenzo del Benino presente commissario per lire 42 l’anno nella quale era stato prima cinque anni senza pagar nulla .Una casa con quattro stanzette contigua alla suddetta habita Ber.no del moro da Lerici della Riviera di Genova marinaro con famiglia di sei persone datali da me a pigione per scudi quindici l’anno .Un magazzino in detto luogo oggi serve per il galeone di S.A. Una casuccia con dua stanzette di presente habita Giovan-tomaso di Cardone còrso con famiglia di dua persone exercita contadino concedutali a pigione da Vincenzo del Benino presente com.rio per dieci l’anno.
Un altro magazzino posto in detto luogo serve per il galeone …”
(Archivio mediceo.Filza 606. Cc 120-136.Archivio stato Firenze)
ANNO 1581
Nel 1581 una “Nota delle case di Portoferraio e delle anime che habitano in dette” evidenzia uno sviluppo di abitazioni civili in zona Linguella.
“…otto magazzini son fuora della Linguella che servono alle volte per galee e maestranze e alcuna volta ci viene a star de’ pescatori che ne pagano pigione
Dieci case sono a livello di quelli della corte
Venti sono le case ch si sono vendute di questa corte
Cinque case sono di particolari che se le sono murate del loro”
(Carte Strozziane.serie prima Filza 15 Archivio di stato Firenze)
ANNO 1590
Una “Nota dell’anime che sono in Portoferraio nel 1590 al dì 10 febraio”evidenzia come sul finire del cinquecento la zona della Linguella è ormai divenuta sede di attività civili e militari “…otto casette fuor della porta della Linguella che dua sono habitate da povere famiglie altre servono per magazzini di pescatori
Un arzinale fuor di detta porta dove si tiene legnami e altro per servizio della corte
Ventitré sono li alloggiamenti dove habitano soldati del presidio”
(Carte Strozziane .Serie prima,Filza 15 ,c 204.Archivio di stato Firenze)