Portoferraio

Bilancio 2025-2027: e la montagna partorì il topolino

di Gruppo Consiliare Bene Comune

Riceviamo e pubblichiamo: 

L’ approvazione da parte della maggioranza consiliare del DUP (Documento Unico di Programmazione) e del bilancio di previsione 2025-2027, è avvenuta senza che la Giunta in carica rispondesse alle richieste di chiarimento avanzate dalle minoranze. Le rassicurazioni del Sindaco pre e post Consiglio circa la ‘svolta’ che questo passaggio rappresenterebbe per la città sono propaganda pubblicitaria di un prodotto in parte ignoto. Nessun tecnico che ha messo mano ai documenti approvati era presente nelle sedute preliminari della Commissione Bilancio né tantomeno al Consiglio del 5 giugno e infatti le argomentate domande e i rilievi avanzati dal Gruppo di Bene Comune sono rimasti senza risposta. Alla faccia della trasparenza e del bilancio partecipato, principi che proviamo invece ad onorare riassumendo alcuni punti del nostro intervento. Al di là delle numerose imprecisioni derivanti dai copia-incolla di testi vari (in un passaggio si cita il Comune di Piombino), rispetto al DUP ribadiamo che: 1) Nella previsione dei posti previsti in pianta organica dell’ Ente a fine 2025, manca il raffronto con il dato dell’ anno precedente e appare contraddittoria la prevista riduzione di spesa di circa 600mila euro nel 2025 e la minore speso rispetto al 2024 anche per il biennio seguente, con le dichiarazioni di voler assumere nuovo personale a vari livelli: le nuove assunzioni previste nel triennio non sono riportate nel DUP. 2) Nella ‘Programmazione Pluriennale’ non sono chiarite le spese in conto capitale, che passano da 15 milioni per l’anno in corso a 2,85 per il 2026 e 0,497 sul 2027, constatazione che suggerisce la domanda di quali altri lavori pubblici si intendano fare oltre quelli -ignoti- previsti dal piano triennale delle OO.PP. 3) Per la gestione e manutenzione dei beni demaniali, la lunga sfilza di interventi elencati urta contro una previsione di spesa che diminuisce di 654mila euro nel 2025 e di oltre 1 milione nel biennio successivo. 4) Circa i servizi connessi alla tutela ambientale e del territorio si trova uno stanziamento di 665 mila euro nel 2025 e nulla sui due anni seguenti . 5) Appare sovrastimato il gettito in entrata dalle attività di accertamento tributario ( 1,3 IMU e 0,85 Tari ), dubbio che deve essere venuto anche al revisore dei conti che, nella relazione di competenza allegata al bilancio, non attesta la congruità di queste previsioni di entrata, mentre la riconosce per le altre previsioni iscritte in bilancio. 6) nessun stanziamento è previsto a copertura del pur previsto rinnovo della convenzione delega con l’ ASL 7) la sbandierata ‘bontà’ di questo bilancio viene smentita dalla drastica riduzione delle risorse per fornire servizi in materia di protezione sociale e tutela di famiglie minori anziani disabili: meno 300mila euro sul 2025 e ben 500mila e 600mila per il biennio successivo. Questi i fatti, anzi i numeri, impietosi che si tradurranno, se non vi si porrà rimedio, in forti disagi e sofferenza per le parti più deboli della popolazione. Crediamo che questi rilievi avrebbero meritato rispetto e risposta verso chi li avanzava e non la solita caciara fumogena condita di assessorili divagazioni esoteriche che hanno caratterizzato il Consiglio del 5 giugno. Per parte nostra non ci faremo intimidire, continuando a difendere i principi di coesione sociale e correttezza amministrativa che ci motivano.

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