
Angelo Zini, insieme ai suoi due colleghi di minoranza consiliare di Portoferraio, Cosetta Pellegrini e Paolo Andreoli per la “Lista Angelo Zini sindaco” in una conferenza stampa commenta con delusione il consiglio comunale del 5 giugno in cui il sindaco Tiziano Nocentini e la sua amministrazione hanno portato in approvazione il bilancio di previsione 2025-2027. “Siamo andati alla riunione del consiglio con grandi aspettative – informa Zini – perché la nuova amministrazione Nocentini portava all’ordine del giorno il vero primo atto di governo: il bilancio è lo strumento di governo principe di ogni amministrazione e questo era il primo che questa amministrazione ha costruito. Ce lo aspettavamo con tutti gli allegati, il documento di programmazione, il piano triennale delle opere pubbliche, un bilancio insomma in tutte le sue componenti. Anche perché un’amministrazione quando ci mette le cifre fa delle scelte e indica in che modo vuole governare. Magari anche in un confronto serrato con la minoranza, ma compie delle scelte”. Ed invece la delusione perché durante l’assemblea non hanno avuto nessuna informazione sull’atto. “L’amministrazione sostanzialmente non ha detto niente dei contenuti veri e degli indirizzi del bilancio che ha portato all’approvazione del consiglio – considera l’ex sindaco Portoferraiese -ha fatto soltanto una relazione molto generale. Le dichiarazioni del sindaco fatte prima e dopo il consiglio comunale (ma non durante l’assemblea) parlano di uno strumento che darà modo al comune di ripartire in grande stile. In realtà stiamo tutti aspettando di vedere che cosa c’è dentro questo atto perché, ripeto, non ce lo hanno detto”. Il gruppo consiliare Lista Zini sindaco aspettava questo consiglio per conoscere il progetto che l’amministrazione ha sulla città di Portoferraio e su tutta l’Elba “perché – sottolinea Zini – quando si presenta uno strumento di governo di questo tipo non si parla solo di numeri spiccioli e di capitoli particolari, che sono sì importantissimi perché vuol dire far sapere quanto si spende per i servizi essenziali della città, ma vuol dire anche far conoscere le linee programmatiche e i propri indirizzi su questioni di grande importanza del territorio come la mobilità, la continuità territoriale, il trasporto pubblico locale, la sanità, i servizi sociali, la cultura, gli eventi culturali in questo grande patrimonio che la città possiede. E a proposito di questo facciamo presente che l’amministrazione ha scelto di non fare un assessorato alla cultura”. Nonostante le domande specifiche della minoranza le risposte non ci sono state. “Attendiamo quindi di capire cosa succederà- termina Zini – abbiamo numeri macroaggregati, ma niente di più. Quello però che si è potuto capire è che una serie di questioni importanti di questo bilancio rappresentano la continuazione di quello che la mia amministrazione precedente aveva fatto, a partire dal piano finanziario. Perché il piano di riequilibrio finanziario è basato, per loro, esattamente sulle stesse cifre che abbiamo messo noi della precedente amministrazione nel nostro piano. Hanno allegato anche alla rimodulazione la relazione che abbiamo approvato noi. Un piano di riequilibrio cu sui non si sa a che punto sia il monitoraggio di Ministero e Corte dei Conti. Anche per questo non ci resta che attendere poi gli sviluppi. Unica cosa certa è che le dichiarazioni trionfalistiche del sindaco non trovano riscontro negli atti che sono stati portati in consiglio comunale”.
L’intervista
Isolato
Se le cose stanno così, non c’è parto del topolino. Non c’è niente, ma soprattutto se come dice Zini sono invariate le cose relative al disavanzo e al piano di rientro, che cosa hanno raccontato per un anno? Ora chi e’ al comando pro raccontare quel che vuole, ma i Portoferraiesi sono così gonzi da crederci? Dopo un anno lo vedono il nulla o basta tagliare il nastro dopo 18 anni del mercato internazionale per essere contenti?
8 Giugno 2025 alle 10:07