Le “autorizzazioni verbali”? Ecco come stanno le cose

di Circolo Velico Marciana Marina

Lo squarcio nella memoria del tempo dell’ex Sindaco pro-tempore non è sufficiente a chiarire la realtà dei fatti e poiché siamo chiamati in causa riteniamo corretto fornire la nostra versione.

Nel 1988 in occasione dell’organizzazione dei Mondiali di Vela l’allora Sindaco concesse “verbalmente” l’installazione di alcuni box prefabbricati nel parcheggio di Via Bonanno, funzionali alle esigenze   dell’evento compresi due box bagni e docce che furono posizionati all’interno della proprietà Benatoff-ex Sie. In merito a questi ultimi precisiamo che al termine dell’evento furono spostati in Piazzale Bernotti e dopo qualche anno ne fu formalizzata la donazione al Comune andando così a supplire una carenza di tali servizi in ambito portuale (Delibera Giunta 241 del 10.05.1996 e Decreto Prefettizio di autorizzazione ad accettare la donazione del 28.06.1996).

Per quanto riguarda il box oggetto della discussione è evidente che la sua permanenza in loco avesse l’autorizzazione, seppur verbale, del Sindaco che come da lui stesso affermato aveva il compito di vigilare sulla legalità anche su autonoma iniziativa. E’ ovvio che scaduto l’arco temporale della concessione, proprio lui avrebbe dovuto far notificare al Circolo un provvedimento di rimozione, provvedimento che non è mai stato notificato anzi a distanza di un paio di anni l’area fu messa a ruolo dei suoli pubblici e da allora il C.V.M.M. ha pagato e rinnovato fino ad oggi la corrispondente quota, senza che da parte delle Amministrazioni che si sono succedute negli anni sia stato eccepito alcunché sulla “incresciosa situazione” in essere. Non entriamo nel merito della procedura di autorizzazione alla sostituzione del precedente prefabbricato perché se ne sono occupati dei professionisti, uno stimato geometra locale ed un architetto, non trascurando nessun aspetto fino all’autorizzazione della Soprintendenza.

Passando alla concessione, anche questa “verbale”, dell’utilizzo del cortile di Via Murzi, addirittura risalente al 1983, qui le nostre perplessità aumentano poiché agli atti ufficiali del Circolo esiste un Verbale di Assemblea dei Soci datato 23 Agosto 1983 in cui c’è un passaggio dell’allora Presidente Samorè che recita:

“……..e come per gentile concessione del Comune, si sia potuto acquisire una sede operativa dove si stanno costruendo spogliatoi e docce per i giovani velisti…….”

Dalla lista dei Soci presenti a quell’Assemblea emerge la presenza di Pasquale Berti, socio Fondatore del Circolo nonché Sindaco del tempo, che non smentì le parole di cui sopra e neanche fece particolari osservazioni; pertanto avremmo piacere di ricevere copia della lettera (citata oggi nell’articolo ma non rinvenuta nei nostri archivi) scritta come “privato cittadino”, e che non aveva ragione di essere inviata vista la carica che ricopriva.

Dunque l’invito al termine della nota ci sorprende non poco, visto che la modalità delle “autorizzazioni verbali” più volte citate nella stessa, era una consuetudine abbastanza utilizzata 35 anni fa.

Abbiamo deciso di rispondere pubblicamente alla nota uscita sui giornali il 15 settembre u.s. perché lo riteniamo un attacco indiretto al CVMM, probabilmente per altri fini, ma pur sempre un attacco ad una realtà che opera nel territorio da cinquant’anni, e che dal momento della sua fondazione ha portato molte iniziative positive per il paese. Ha avviato e consolidato il turismo nautico favorendo l’indotto cantieristico e di settore, ha promosso la cultura marinara, organizzando eventi sportivi di livello internazionale, non ultimo il X raduno Swan, che ha richiamato 450 partecipanti da tutta Europa. Per i quali, ma non solo, una struttura come i box menzionati è divenuta di fatto indispensabile. Molte delle imbarcazioni ormeggiate ai nostri pontili, appartengono a ospiti di Marciana Marina divenuti residenti, stabili, anche grazie a questa opportunità di avere la barca sotto casa.  La nostra è una autentica associazione no profit che, come da Statuto, ha sempre ridistribuito sul territorio marinese ed elbano i propri “utili” costituendo una squadra di personale operativo a tempo indeterminato (sui pontili, scuola vela, rimessaggio ed in segreteria), dalla professionalità indiscussa. La collaborazione con le altre realtà sportive del territorio è incontrovertibile. Ci sembra pertanto immotivato e gratuito alimentare ulteriormente tale polemica.

 

  1. il Consiglio Direttivo del Circolo della Vela

il Presidente Enzo Danielli

Una risposta a “Le “autorizzazioni verbali”? Ecco come stanno le cose

  1. Il Progressista Rispondi

    Non è la prima volta che Direttivi insorgono quando li si calpesta i piedi e si sentono “attaccati”, guarda un po’. Ora non si può nemmeno protestare sul fatto oggettivo che quei bagni sorti così improvvisamente sono brutti o indagare sulla loro regolarità, come legittimamente la minoranza sta facendo. In generale ci vorrebbero sempre zitti a Marciana Marina.. In questo caso, il CD ricorda con merito che si sono occupati di cultura marinara e di vela, ma omette l’altra faccia della medaglia, drammatica per Marciana Marina, almeno dal mio punto di vista.

    Il CVMM e la gestione privata/associativa del Porto andava bene fino al 1995/96. Ora di fatto il circolo, pur sempre comunque PRIVATO, “tiene in ostaggio” un Paese intero e il suo possibile sviluppo portuale con una concessione vecchia, grandissima, sul lungomare e che dovrebbe e potrebbe versare almeno 200 MILA ERO alle casse pubbliche del COMUNE visto che gestisce oltre 250 posti barca. E non 10 mila euro come spiegato di recente dalla minoranza, con tariffe demaniali vergognose eredità della PRIMA REPUBBLICA! Normative eredità dei tempi in cui i governi mandavano la gente in pensione con 15 anni di lavoro!
    Poi troppo comodo nascondersi dietro un indotto non quantificabile (a volte mi si permetta addirittura miserevole, con campi boa e barchette in conflitto col “salotto” marinese e la musica di nicchia..) e sicuramente indotto INFERIORE a quello che potremmo misurare con una gestione pubblica delle concessioni marinesi più grandi o almeno unitaria. Invece di una banchina signorile come a Porto Azzurro o in qualsiasi altro Paese/Porto abbiamo dei pontilacci galleggianti davanti a delle scogliere/imbonimenti ripugnanti con verde spontaneo. Poi non mi pare che il CVMM abbia dei servizi adeguati, moderni e necessari alla attuale richiesta del turismo nautico. Basta leggere recensioni sul web o qualche articolo di UCINA o Assonautica. I tempi sono cambiati così come la domanda del diporto e i bisogni dell’economia marinese. Marciana Marina merita di meglio, merita un Porto ben gestito e accessibile con servizi adeguati e funzionali che porti vera ricchezza, non un circolo associativo privato che si può ringraziare per il ruolo pioneristico del passato, ma che di fatto oggi rappresenta un freno a qualsiasi ipotesi progettuale o gestionale che possa spingere Marciana Marina nel futuro che merita. Loro stessi dicono di essere no profit: e allora lascino ai cittadini di Marciana marina la possibilità di gestire il proprio bene più prezioso, il mare, e investire i proventi nelle opere pubbliche che migliorino l’aspetto del lungomare e del porto stesso. Uno spazio per la scuola vela sarà sempre previsto, che è la cosa di cui dovrebbero occuparsi soltanto.
    Bolkenstein salvaci tu.

    18 Settembre 2023 alle 22:21

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