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Tribunale elbano, inizia la battaglia contro la chiusura

L'incontro con gli avvocati di Livorno e le azioni concordate anche con i comuni

L’Elba inizia la battaglia, l’ennesima, per non far chiudere la sezione distaccata del tribunale il prossimo 31 dicembre. L’associazione forense elbana nelle scorse settimane aveva annunciato l’intenzione di mobilitarsi di nuovo, ormai è una necessità che si ripete ogni due anni, per chiedere una proroga, e nel pomeriggio di mercoledì 23 marzo sono arrivati all’Elba i vertici dell’ordine degli avvocati di Livorno che nella sala della Gattaia insieme ai togati elbani si sono confrontati con i sindaci per decidere i prossimi passi. Obiettivo è scongiurare la chiusura, aspettando una stabilizzazione dalla riforma giudiziaria. “Fino a dicembre – ha annunciato il presidente dell’associazione forense elbana Paolo Di Tursi – vedremo di fare il possibile insieme Lipari ed Ischia perché i tribunali restino aperti. Cercheremo di unire le forze in un percorso unitario anche con le istituzioni del territorio perché la storia non sia buttata alle ortiche”. Le proroghe concesse all’ultimo tuffo negli anni infatti  hanno creato danni al Tribunale, tacciato, ad oggi, di “non avere un carico di lavoro dignitoso”. Il fatto è che prima della chiusura stabilita nel 2013 all’Elba si contavano 1200 procedimenti civili e 400 penali ogni anno. Ad oggi dopo i trasferimenti al tribunale di Livorno siamo passati a meno di 700 provvedimenti complessivi. Un depauperamento continuo “ma agli elbani – è stato ribadito durante l’incontro – Devono essere garantiti i servizi di prossimità”. Anche per evitare le ingenti spese aggiuntive causate dagli spostamenti da e verso Livorno e per ridurre la durata dei procedimenti, molto più brevi prima del 2013. “La giustizia di prossimità garantisce la prevenzione – ha commentato il presidente dell’ordine degli avvocati di Livorno, Fabrizio Spagnoli. Gli avvocati elbani intanto annunciano la possibilità di un incontro a Roma con i loro omologhi di Ischia e Lipari e i parlamentari di riferimento. I Sindaci Angelo Zini, Gabriella Allori e Walter Montagna hanno raccolto l’invito ad un percorso comune e dato la loro disponibilità. Zini ha suggerito la presentazione di una mozione, uguale per tutti, da presentare nei sette consigli comunali elbani. Chiamata in causa anche la Regione Toscana perché possa essere parte decisiva in questo percorso. Sulla questione anche l’Ancim che punta ad un incontro dei sindaci delle isole minori interessate ad un incontro con la ministra di Grazia e Giustizia.

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