
E’storicamente accertato che nei periodi di guerra la stampa e la comunicazione non consentono ai
cittadini di avere una visione chiara dei fatti. Nella disinformazione generale, alcune associazioni
elbane si sono unite nella settimana NO RiArm Europe per far sentire forte la voce del dissenso
popolare alla militarizzazione massiccia e forzosa delle vite e dei territori europei.
La bellezza e l’arte saranno messe gratuitamente al servizio della pace.
Ognuno di noi, dal suo spazio locale può alzare la testa e la voce verso i poteri globali e farlo
insieme agli altri, in modo corale, cercando armonia, sintonia, sincronia.
Forse saremo impotenti verso forze esageratamente più grandi di noi, ma non siamo vittime finché
non pieghiamo la testa e consegniamo il cuore alla paura, non siamo vittime se cantiamo, usiamo
colori, musica, parole e affetto per unirci.
L’iniziativa di venerdì 27 Atelier Ouvert, parte dalla consapevolezza che la Pace si costruisce con
atti creativi ogni giorno. Per questo abbiamo invitato gli artisti elbani e non, presenti sull’isola, a
dare il proprio libero contributo in modo estemporaneo.
Ci saranno artisti che creeranno le loro opere sul momento, ognuno con i propri materiali e
sensibilità mentre altri artisti (come Silva Masini e Alessia Zeami) organizzeranno laboratori per
opere collettive e riflessioni sul tema, letture teatrali (Francesca Ria) e molto altro che verrà
improvvisato al momento.
Interverrà la Fondazione Exodus “La Mammoletta” che con Elbaforum per la Pace ha sempre
sostenuto iniziative volte alla costruzione di una “cultura della pace” in modo attivo e consapevole e
parteciperà anche il “Circolo degli artisti” che opera da anni anche in campo sociale e con persone
con autismo. Saranno presenti le artiste e artigiane del progetto “Papaveri Bianchi” con un
laboratorio aperto a grandi e piccini.
Un buffet con aperitivo dalle 20:30 in poi concluderà la giornata