Chiuse le indagini per abusi edilizi a Capoliveri, i commenti

Un quadro preoccupante per Legambiente Arcipelago Toscano e Sinistra Italiana Avs

Si chiudono  le indagini della Procura per i presunti abusi edilizi a Capoliveri con 24 indagati . Sulla vicenda sono arrivati i commenti di Legambiente Arcipelago e di Sinistra Italiana che riportiamo:

Legambiente:

L’annuncio dato dalla procura della Repubblica di Livorno della chiusura delle indagini sui presunti abusi paesaggistici ed edilizi a Capoliveri, che vedono indagate 24 persone, conferma un quadro preoccupante della gestione del territorio capoliverese che Legambiente non manca di segnalare da decenni. Ma abbiamo notizia di atti recenti che cercano di “sistemare” aree oggetto di indagine. Legambiente esprime fiducia nell’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine e spera che – anche nell’interesse degli indagati – la vicenda si chiarisca al più presto, individuando le eventuali responsabilità politiche, amministrative e dei privati.

Sinistra Italiana Elba:

Sinistra Italiana AVS Isola d’Elba esprime preoccupazione per il quadro che emerge della chiusura delle indagini sui presunti abusi paesaggistici ed edilizi a Capoliveri, con 24 persone indagate.
Fiduciosi nell’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, chiediamo che vengano al più presto individuate, nell’interesse degli stessi indagati, le eventuali responsabilità (o estraneità ai fatti) politiche e  amministrative e dei singoli cittadini coinvolti.

4 risposte a “Chiuse le indagini per abusi edilizi a Capoliveri, i commenti

  1. Francesca Rispondi

    L’abusivismo edilizio regna su tutta l’isola da tempo. Garage che diventano appartamenti, terrazze che diventano sale, ampliamenti evidenti ovunque.
    Ci sarebbe da fare un ampio controllo per rendersi conto delle speculazioni fatte in nome di rendite illecite grazie agli affitti estivi a turisti inconsapevoli di occupare spazi abusivi alimentando guadagni non dichiarati.

    13 Luglio 2025 alle 10:48

  2. Amedeo Anselmi Rispondi

    Non c’ è peggior sordo di chi non vuole sentire, ecco, questo proverbio si addice in pieno al territorio di Capoliveri e aggiungo , non solo, .
    Amedeo Anselmi

    11 Luglio 2025 alle 9:58

  3. Libera Rispondi

    Come isolanainnamorata mi auguro che questo scandalo sia finalmente un monito a una gestione rigorosa dei procedimenti edilizi , che le associazioni ambientali possano presidiare e venga posta fine in questo Comune al flusso incessante di costruzioni e ampliamenti che deturpa e non rispetta il territorio . Un’esempio eclatante è il promontorio dello Zuccale, dove, da attenta e sconfortata testimone, negli ultimi decenni ho assistito ad un proliferare di edifici continuo e ad ampliamenti sconsiderati .
    Sono più di trent’anni che frequento la spiaggia di Zuccale e la casa a sei metri dal mare e’ stata eretta dove non c’era che un capanno con la barchetta di un pescatore recintato da una rete .
    Dapprima un muretto dopo una mareggiata, poi una casetta di cemento al posto del capanno, poi una casa di due piani! Questa costruzione mi sembra il simbolo tangibile dell arroganza di chi antepone il proprio interesse personale e il profitto all’amore per l’isola, i suoi luoghi e la sua natura, perciò spero che questa sia l’occasione per un punto fermo e l’inizio di uno sviluppo del territorio sostenibile ! Libera

    9 Luglio 2025 alle 16:11

  4. Isolanoinnamorato Rispondi

    Occorre cautela, molte indagini sono poi finite con assoluzioni, quindi va fatta attenzione, richiamato l’obbligo di gestioni rigorose dei procedimenti edilizi, tuttavia non si sfugge alla sensazione che si facciano azioni dimostrative e preventive, ma si quagli poco. Se e vero che una inchiesta all’isola offre ribalta mediatica e però vero che forse occorre una accurata preparazione e competenza per condurre indagini che devono portare ad un ragionevole convincimento della possibile esistenza del reato tenuto conto della complessità e interpretabilità della normativa edilizia. Ovvero da parte di rappresentanze politiche e di associazioni come Legambiente dovrebbe anche essere fatta pressione per chiarire e semplificare le normative di legge come quelle dei piani regolatori

    9 Luglio 2025 alle 10:16

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