Parcheggio pendolari Piombino, servono cinque giorni

di Angelo Zini

Facendo seguito ai colloqui intercorsi circa l’operatività dell’ordinanza in oggetto, con la presente trasmettiamo le considerazioni e le valutazioni di questa Amministrazione, sentite anche le altre Amministrazioni elbane e dopo aver raccolto informazioni e proposte da vari soggetti e da numerosi cittadini.

Innanzitutto cogliamo positivamente, nello spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i rapporti tra i nostri Enti, la decisione di sospendere l’esecutività del provvedimento come da nostra e da altre richieste, e la disponibilità a confrontarsi con il territorio.

In secondo luogo confermiamo gli aspetti estremamente positivi nella scelta effettuata a suo tempo di destinare una quota parte importante dei posti auto dei parcheggi di Poggio Batteria (cosiddetta Zona “A”) alle esigenze e alle necessità poste da cittadini “pendolari” per e dall’Elba.

A questo proposito, tuttavia, occorre fare molta attenzione alle diverse articolazioni che può assumere il pendolarismo legato alla nostra Isola. Unitamente a quello classico di coloro che, in special modo per esigenze lavorative, trascorrono un intero giorno e poi rientrano vi sono altre forme di pendolarismo legate a motivi diversi (studio, sport, cure sanitarie, rientro in famiglia nei fini settimana), principalmente di cittadini residenti, i quali hanno una necessità di trattenere in sosta la propria auto per più di 36 ore al fine di non essere obbligati a traghettarla più volte nella settimana.

Analogamente esistono altri cittadini, non residenti, che svolgono la loro attività sull’isola per tutta la settimana e poi rientrano alle loro abitazioni nei fine settimana sul continente (diversi docenti delle scuole elbane, lavoratori di imprese non elbane che hanno assunto incarichi o commesse sull’isola magari anche da amministrazioni pubbliche, ecc.).

Per tutti questi casi, e sono tanti, il limite delle 36 ore posto dall’ordinanza in questione non è idoneo a soddisfare le esigenze. Ne deriva che la soluzione più consona è quella di prevedere un limite di sosta di 120 ore (cinque giorni). In questo modo si possono contemperare due necessità nell’uso del parcheggio in questione: la prima, quella di avere un’area di sosta regolamentata nella durata di breve periodo per assicurare il ricambio e la seconda, quella di dare una risposta soddisfacente alle diverse situazioni di pendolarismo che si sono individuate.

Infine, nell’ambito di quanto sopra richiesto, codesto Ente potrebbe valutare altresì l’ipotesi di suddividere i posti auto in parte tarati sul limite delle 36 ore e in parte sul limite delle 120. ore, se tecnicamente possibile.

In attesa di un positivo accoglimento di quanto richiesto e restando a disposizione per ogni ulteriore valutazione porgiamo cordiali saluti.

Il Sindaco Angelo Zini

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