“E dopo Napoleone?” Ecco chi era il governatore dell’Elba

di Marcello Camici

“…E dopo Napoleone?…” con questa domanda Aulo Gasparri, cultore di storia locale,  intitola un articolo comparso su giornale  Lo Scoglio dove  scrive  che cosa avvenne  subito dopo  che Napoleone lasciò l’Elba:una descrizione degli avvenimenti  accaduti fatta  con  venata di ironia nei confronti dei governanti di Portoferraio dell’epoca  per il loro comportamento davanti ai  repentini cambiamenti politici.

“Cosa avvenne all’Elba dopo Napoleone ? “ è con questo titolo che  ritorna   a scrivere  Gasparri sull’argomento nel libro da lui edito  e intitolato  “Pagine ignorate di storia dell’Elba. Isola nota in tutto il mondo perché Napoleone ne fuggì via  “ parole,queste ultime, per le quali l’autore si scusa con il lettore scrivendo ‘…voglia infine scusarmi il lettore  se- come medaglia al merito-ho esibito nel titolo una esilarante battuta regalatami,un ventina di  anni fa,dal buon Prezzolini’.

Grazie ai suddetti scritti di  Gasparri ora è ben noto e dettagliato quali furono gli avvenimenti  accaduti a Portoferraio  il 26 febbraio 1815, giorno  della partenza di Napoleone  dall’Elba.

 

”…Oggi 26 febbraio 18 quindici-giorno di domenica –alle ore due pomeridiane fu ordinato l’imbarco della guardia imperiale  e di tutte le truppe di guarnigione in questa città. S. M. l’Imperatore Napoleone nostro Augusto Sovrano in ore sei di sera invitò al suo palazzo tutte le Autorità,gl’Uffiziali della guardia nazionale ,del battaglione franco,ed alcuni primarj cittadini ai quali fece sapere la sua partenza e lasciò il comando militare dell’isola al sig Ciambellano Cristino Lapi dandoli il grado di generale di brigata . Nominò una giunta del governo composta dai signori Balbiani  dott Giuseppe,intendente dell’isola dell’Elba  e ciambellano di S. M. ,Arrighi Giuseppe,Vicario generale dell’isola suddetta,Bigeschi  Candido  e Senno Pellegro ,proprietari . e dopo aver accolto tutti qual Padre Amoroso disse:’Io parto ,sono soddisfatto di voi,non me ne scorderò’,e in seguito si trasferì in mezzo agll’evviva di tutti gl’abitanti a bordo del brick di nostra nazione L’Incostante  in compagnia di S. E. il sig Conte Generale Bertrand ,gran maresciallo di palazzo ,del sig governatore generale conte Drouot e di molti altri ragguardevoli personaggi; indi si messe alla vela con un convojo di dieci bastimenti per ritornare in Francia per così far risplendere la sua antica gloria”

(Dal ‘ Registre des arretes de la mairie de Portoferrajo “ compilato giorno per giorno da Pietro Traditi,sindaco di Portoferraio ,dall’aprile 1813  fino al 1815. Ripreso da  pg 88 di “Pagine ignorate di storia dell’Elba.Isola nota in tutto il mondo perché Napoleone ne fuggì via”  Aulo Gasparri Spot Line srl. Portoferraio )

Pietro Traditi ,quale testimone oculare,  con testuali parole di cui sopra,ha ricostruito la partenza di Napoleone a bordo del brick l’Incostante .

Traditi chiama questo brigantino    di “nostra nazione”.

Usa questo termine perché  dopo il trattato di Fontainebleau(1814) e confino di Napoleone  all’Elba,l’isola  era diventata una nuova piccola nazione europea : il principato dell’isola d Elba

(https://it.wikipedia.org/wiki/Principato_dell%27Isola_d%27Elba

Il pittore Joseph Beaume (1796 -1885) ha fissato i momenti precedenti la partenza di Napoleone dall’Isola d’Elba in un dipinto del 1836 dal titolo “Napoléon Ier quittant l’île d’Elbe, 26 février 1815”, esposto presso il Musée Naval et Napoléonien di Antibes in Costa Azzurra.

(VEDI FOTO)

Andrè Pons scrive “il pennello storico di Beaume ha appena riprodotto in modo eccellente la scena importante della partenza dall’isola d’Elba e noi ci felicitiamo molto sinceramente con questo artista”

(cfr pg 365 di “Ricordi e aneddoti dell’isola d’Elba (1814-1815)”Andrè Pons.Le opere e i giorni editore. Livorno.2014)

Nello stesso giorno del  26 febbraio 1815,Cristino Lapi diviene protagonista  importante della storia del  principato dell’isola d’Elba  in quanto  nominato da Napoleone generale di divisione  e governatore dell’isola .

Di questa nomina Andrè Pons scrive “l’imperatore nominò un governatore generale dell’isola d’Elba. Il prescelto era portoferraiese,estraneo all’arte militare e poco all’altezza del compito che gli veniva imposto.Precedentemente non era riuscito a farsi confermare nella sottoprefettura dell’isola,che aveva amministrato ad interim. Ma era il più autorevole degli Elbani e comandava la guardia nazionale.E’ questo che aveva determinato la decisione di Sua Maestà”

(Cfr pg 362 di “Ricordi e aneddoti dell’isola d’Elba (1814-1815)”Andre Pons.Le opere e i giorni editore. Livorno.2014)

Da Portoferraio, capitale del principato , in veste di generale  e di nuovo governatore  dell’isola , Lapi si rivolge agli abitanti  con un  proclama  in stampa (Broglia Stampatore del governo in Portoferraio)

 

“                                                          IL GENERAL  LAPI

                                             Governatore dell’isola dell’Elba

                                 Ciambellano di S.M. l’Imperatore Napoleone

                           Direttore dei dominj e beni particolari della Corona

 

                Abitanti,

 

Il nostro Augusto Sovrano ,richiamato dalla Divina Provvidenza alla sua antica gloria ,ha dovuto abbandonare la nostra isola.Egli ne ha confidato a me il comando ; a sei dei più distinti cittadini  il governo,e al vostro sperimentato attaccamento  e valore la difesa  della piazza e il mantenimento del buon ordine.’Io parto’ha detto ‘ dall’isola d’Elba ;io sono estremamente soddisfatto della condotta dei suoi abitanti . io affido loro la difesa di questo paese ,al quale attacco la più grande importanza .io non posso darli una prova di confidenza più grande di quella di lasciare dopo la partenza delle truppe  mia madre e mia sorella alla loro custodia.I membri della Giunta e tutti gli abitanti dell’isola possono contare sul mio affetto  e sulla mia special protezione’

Abitanti,questa è l’epoca più fortunata ,la più memorabile per voi; dalla vostra sola condotta dipende la vostra gloria e la vostra felicità perpetua.Se volete acquistare e l’una e l’altra ,continuate ad obbedire ciecamente  alle savie disposizioni che la Giunta,le autorità ed i pubblici funzionari saranno per dare in simli circostanze.

Felici Elbani, se non vi lascerete contaminare dalla pestifere insinuazioni dei nemici del buon ordine .

               Portoferraio lì 28 febbraio 1815

 

                              Il Generale,Governatore dell’isola d’Elba

  1. LAPI”

(Cfr pg 189-190 di “Napoleone all’isola d’Elba. Secondo le carte di un archivio segreto ed altro,edite ed inedite”Giovanni Livi .Direttore del Regio Archivio di stato di Brescia. Milano .Fratelli Treves    editori.1888)

Tutto questo accade perché come scrive il Livi  “l’imperatore  prima di partire adunò i migliori del paese , e fece un Giunta nelle persone di Bigeschi ,Balbiani,Senno, il vicario Arrighi,Vantini,Traditi, e nominò Cristino Lapi Generale di divisione  e Governatore di tutta l’isola dell’Elba  e fece comandante di Piazza un vecchio generale còrso  che credo si chiama Cervoni”

Cristino Lapi non era la prima volta che ricopre funzioni di amministratore pubblico.

Era stato amministratore di Portoferraio in qualità di Maire, cioè di sindaco, dal 1805 al 1813 quando l’Elba era  passata sotto la Francia,divenendo parte integrante del suo territorio.Aveva inoltre ricoperto la carica di viceprefetto ad interim dell’Elba e di governatore  della misericordia.Era divenuto personaggio cittadino noto ed autorevole: oggi definiremmo col termine di ‘notabile’ .

“Anima delle consorterie” così infatti lo definisce  Andrè Pons scrivendo :

“… Il dott. Lapi era salito agli alti livelli della società dell’isola d’Elba: c’era arrivato più  per le sue maniere che per il suo sapere. Diversi elbani gli erano di gran lunga superiori,ma nessun elbano aveva, in apparenza ,una condotta altrettanto regolare. Era l’anima delle consorterie: è grazie alla consorterie che si rendeva necessario. Le su opinioni erano sempre patriottiche .L’imperatore avrebbe commesso un grande sbaglio se non lo avesse legato alla sua persona “

(Cfr, pg 102 di “Ricordi e aneddoti dell’isola de’Elba .1814-1815”Andrè Ponse .Le opere e i giorni editore. Livorno.2014)

Come anima delle consorterie cittadine , era  confidente di  Napoleone durante la sua permanenza sull’isola  divenendone ciambellano.

Nominato generale e governatore dovette far fronte al colonnello Campbell,inglese,uno dei  guardiani al confino  di Napoleone sull’isola, che infuriatosi per l’evasione del prigioniero gli chiese di far occupare Portoferraio dalle truppe inglesi:Lapi  rispose di no.Lo stesso accadde per il governatore della Corsica ,Bruslart de Sillery,  che aveva chiesto di occupare l’Elba in nome di Luigi XVIII, e per il  maresciallo Pepe  che giungendo da Napoli ,ancora regno di Murat,  chiedeva di sbarcare fanti a Portoferraio.

Come direttore dei domini e beni particolari della corona ,dopo la caduta di Napoleone con l’avvenuta restaurazione,  dovette rendere conto del suo operato(vedi  “Vincenzo Foresi e Crsitino Lapi” in pg 527-535 di “Storia di Portoferraio e dell’Elba dal 1815 al 1818 attraverso documenti di archivio. “ Marcello  Camici. Marchetti editore, Pisa 2017).

Gli  fu imposto di reintegrare tutti gli oggetti di proprietà del cessato sovrano  che erano alla sua consegna,a titolo di restituzione o deposito,oggetti elencati  in una nota a firma dell’ispettore granducale di polizia Ranieri  Gommellini (Cfr pg 308,309,310 di “Napoleone all’isola d’Elba. Secondo le carte di un archivio segreto ed altro,edite ed inedite”Giovanni Livi .Direttore del R. Archivio di stato di Brescia. Milano .Fratelli Treves    editori.1888)

Oltre ad essere amministratore pubblico , attività per la quale è ricordato nella cronaca  storica  locale elbana , era medico  che aveva  svolto lunga attività professionale a Portoferraio .

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