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Ispezione della Capitaneria sull’Oglasa dopo l’urto

La nave resta sottoposta a fermo tecnico. Dodici le persone curate in ospedale

Nel corso della mattinata di lunedì 30 gennaio, gli Ispettori dell’Ufficio Sicurezza della Navigazione della Capitaneria di porto di Portoferraio, congiuntamente ad un Ingegnere Ente di classifica R.I.NA., si sono recati a bordo della M/N “OGLASA” per verificare se l’urto in banchina, avvenuto nella tarda serata di ieri presso il punto di ormeggio del molo 3-sud del porto di Portoferraio, sia stato causato da un guasto tecnico oppure da un errore umano.

Le verifiche dei militari della Guardia Costiera si sono concentrate, in primo luogo, sul funzionamento dei sistemi che consentono la manovra della nave presenti sul ponte di comando e in sala macchine e, successivamente, sulla correttezza delle azioni poste in essere dall’equipaggio nei momenti che hanno preceduto l’impatto.

Con l’ausilio di un sommozzatore si è provveduto, inoltre, ad appurare i danni subiti dalla chiglia e, in particolare, l’entità della crepa creatasi sul “bulbo” a seguito dell’urto.

La nave rimane sottoposta a fermo tecnico in attesa della conclusione delle indagini e dei necessari interventi che ne possano consentire il trasferimento in sicurezza, presumibilmente nel porto di Livorno, per i successivi lavori di riparazione in un bacino di carenaggio.

Inoltre, da notizie pervenute dall’Ospedale di Portoferraio, si è appreso che a seguito dell’incidente 11 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, hanno riportato traumi e contusioni con prognosi variabili dai 7 ai 15 giorni, ad eccezione di una passeggera attualmente ricoverata per aver subito, a seguito della caduta dalle scalette di accesso al ponte garage, diversi traumi e lussazioni con prognosi stimata in 25 giorni.

 

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