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Il nido di un falco pescatore sul mare in tempesta

Le spettacolari immagini arrivano da Capraia, dove il rapace viene monitorato

la foto è di Vincenzo Rizzo Pinna

Arrivano da facebook le immagini di una delle telecamere che monitorano l’attività del falco pescatore a Capraia. Una presenza costante da qualche anno per questo rapace che sta tornando a farsi vedere nell’arcipelago Toscano, e che è oggetto di progetti di protezione e di incentivazione della riproduzione.

La scoperta del nido di Capraia, fatta l’anno scorso dal presidente del Parco nazionale Arcipelago Toscano Giampiero Sammuri – come racconta il giornale on line toscanachiantiambiente.it –   è stata un fatto eccezionale.

“Il falco pescatore  – scrive toscanachiantiambiente.it  – non nidificava da queste parti da quasi un secolo; l’ultima volta nell’Arcipelago toscano risale infatti a prima del 1930 nell’isola di Montecristo.

Questo risultato straordinario è arrivato dopo anni di lavoro e proficue collaborazioni, in particolare per l’allestimento dei nidi artificiali con l’aiuto dei tecnici del Parco regionale della Corsica che si sono arrampicati per costruirli e il supporto logistico dell’elicottero dei Vigili del Fuoco che ha trasportato i materiali. Questi nidi, messi nell’area occidentale dell’isola proprio di fronte alla Corsica, con il tempo hanno attirato una coppia che ha deciso di riprodursi.

Il falco pescatore è una specie rara e minacciata. In Italia era estinto come nidificante dal 1969 e solo grazie al Progetto Falco pescatore iniziato da Giampiero Sammuri nel 2006, quando era presidente del Parco regionale della Maremma, ha nuovamente iniziato a nidificare. Oggi in Italia ci sono solo 7 coppie nidificanti, 6 delle quali in Toscana: oltre a quella di Capraia una al Parco della Maremma, 2 alla riserva regionale della Diaccia Botrona (Castiglione della Pescaia), una nell’oasi WWF di Orbetello e una in quella di Orti Bottagone (Piombino).”

Le spettacolari  immagini che vediamo sono state postate sulla pagina Progetto Falco Pescatore, e fanno capire come questo rapace sia abituato a convivere con il mare, anche nei momenti più difficili.

“Nonostante un vento terribile e un mare impetuoso – scrivono sulla pagina il 9 gennaio –  un maschio continua a presidiare strenuamente il nido di Capraia in attesa della femmina. Incrociamo le dita con lui!”

 

 

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