Elba Isola Musicale d'Europa

Concerto d’esordio per l’ Elba Festival Orchestra

Lunedi 5 settembre alla Linguella 40 elementi si esibiranno alle 18.30

Una formazione sinfonica internazionale di 40 elementi con musicisti di ben 16 nazioni diverse: è la Elba Festival Orchestra, grande novità della 26esima edizione di “Elba Isola Musicale d’Europa”, il cui debutto concertistico è previsto per lunedì 5 settembre alla Villa Romana della Linguella di Portoferraio (ore 18.30).

L’orchestra, la cui costituzione è resa possibile anche grazie al sostegno offerto dal compositore, pianista e direttore d’orchestra colombiano Arturo Cuéllar che la dirigerà in uno dei concerti successivi, comprende sia solisti affermati che giovani musicisti: questi ultimi, tra prove e concerti, hanno così l’opportunità di seguire un percorso formativo confrontandosi con artisti di grande esperienza e con repertori diversificati. Francia, Spagna, Olanda, Ucraina, Israele, Italia, Taiwan, Portogallo, Germania, Stati Uniti, Georgia, Romania, Belgio, Gran Bretagna, Bulgaria e Svizzera sono i Paesi di provenienza.

L’atteso esordio avverrà nel segno della Sinfonia n. 3 D 200 di Franz Schubert, deliziosa pagina musicale composta nell’estate del 1815, pochi mesi dopo il diciottesimo compleanno dell’autore, e concepita originariamente per essere eseguita da un’orchestra non professionistica diretta dal violinista Josef Prohaska. Come in tutte partiture giovanili di Schubert si rilevano i modelli di Haydn e di Mozart, ma si colgono già incantevoli melodie, degne del suo personalissimo genio, e la trasformazione di ritmi popolari in spiritosi e spigolosi scherzi.

Il concerto alla Villa Romana della Linguella, per non venire meno alla innata anima cameristica del Festival elbano, sarà aperto da Arboreto salvatico, brano per due violoncelli del siciliano Giovanni Sollima ispirato all’omonima raccolta di ritratti arborei di Mario Rigoni Stern e proposto nell’esecuzione di Giovanni Gnocchi e Raphael Bell. A seguire, il Quintetto per archi e fiati op. 39 di Prokofiev, scritto nel 1924 a Parigi per il balletto “Trapèze”, commissionato dalla Compagnia di danza itinerante di Boris Romanov e ispirato alla vita circense: Prokofiev, che doveva scrivere per una orchestra di ridotte dimensioni, optò per un ensemble cameristico caratterizzato da particolari combinazioni timbriche, sull’esempio dell’Histoire du soldat di Stravinsky. Al teatro dei Vigilanti il Quintetto sarà interpretato da Alexei Ogrintchouk all’oboe, Olivier Patey al clarinetto, Boris Garlitsky al violino, Ting-Ru Lai alla viola e di Niek De Groot al contrabbasso.

Tutti i musicisti suoneranno quindi nell’orchestra, con Garlitsky impegnato anche nelle vesti di maestro concertatore.

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