Il grande dispiegamento di forze per (provare a) trovare tracce del super latitante Attilio Cubeddu, oggi 78 anni, nome storico dell’Anonima sequestri, è arrivato anche in Toscana. In particolare a Capoliveri, all’isola d’Elba. A darne notizia fra le altre testate giornalistiche è il quotidiano “La Nuova” . I militari del Comando provinciale dei carabinieri di Livorno, guidato dal comandante Piercarmine Sica, a supporto del Raggruppamento operativo speciale (Ros), sono andati a bussare alla porta di una parente del boss: si tratta della nipote della sorella di Cubeddu, l’unica familiare, in linea diretta, trasferita in ambito nazionale, ma fuori dal territorio sardo. Un approfondimento investigativo che non poteva essere ignorato dai carabinieri visto che il nome del latitante è legato a doppio filo con la Toscana- racconta il quotidiano- . All’Elba, nella casa della parente i militari del Raggruppamento operativo speciale (Ros) si sono messi a cercare elementi che riconducessero al boss con un obiettivo: trovare documenti e materiali di qualsiasi tipo capaci di attestare i contatti tra Cubeddu ed eventuali mediatori e al tempo stesso ricostruire un profilo genetico completo. A Capoliveri – conclude “La Nuova”, le ricerche hanno dato un esito negativo, ma la caccia continua per affidare alla giustizia quel fantasma che da 28 anni (se ancora vivo) si muove nell’ombra.


