“Ma perchè tutti questi termini in inglese. Siamo italiani”

di Giovanni Fratini

Da Giovanni Fratini riceviamo e pubblichiamo una riflessione sui termini in inglese usati spesso anche nei comunicati stampa istituzionali: ecco il testo.

Con un recente comunicato la Capitaneria di Porto – Direzione marittima di Livorno -ci ha informati di una intensa operazione di controllo sull’intera filiera della pesca effettuata in tutta la Toscana, con l’obiettivo di tutelare i consumatori e l’ecosistema marino. La notizia ci ha fatto molto piacere. Non possiamo altro che complimentarci con l’Autorità marittima ed esprimere l’auspicio che operazioni del genere vengano portate avanti spesso.
Una sola cosa ci ha un po’ “disturbato”. L’operazione messa in atto è stata battezzata “Etrurian fish”. Nell’usare questa espressione inglese non solo si è tradito la lingua italiana, ma il termine Etrurian, in italiano Etruria, indica la terra degli Etruschi che comprendeva il nord dell’attuale Lazio, la parte occidentale dell’Umbria e gran parte della Toscana.L’operazione di cui parliamo si è svolta, invece, come appare chiaro dal comunicato, solo in Toscana. E allora perché Etrurian fish? Per soddisfare gli appassionati della lingua inglese sarebbe stato più corretto chiamare la lodevole iniziativa “Tuscany fish”.
Nel comunicato, poi, si aggiunge che i controlli erano mirati soprattutto a difendere il “Made in Italy”, altra espressione inglese che ha ormai definitivamente soppiantato l’antica “ Prodotto in Italia”. D’altra parte il Made in Italy è un marchio di origine di cui non possiamo fare a meno se vogliamo promuovere i nostri prodotti a livello mondiale. Oggi sta ad indicare anche un Ministero dell’attuale Governo. Ma la “chicca” che mi ha sorpreso è leggere che si è voluto non solo salvaguardare il Made in Italy, ma anche “contrastare pratiche scorrette di promozione del così detto “local fish”. Ma “così detto” da chi? Nel linguaggio comune, di tutti i giorni ho sempre sentito usare le parole “pesce o pescato locale”.
Temo che, prima o poi, anche nelle etichette dei reparti pescheria dei supermercati e nei negozi di prodotti ittici le parole “ pesce o pescato locale” lasceranno il posto ad un più gentile, raffinato “Local fish”. Vorrei tanto che non succedesse, ma ci arriveremo.
Giovanni Fratini

9 risposte a ““Ma perchè tutti questi termini in inglese. Siamo italiani”

  1. Lucilla Pasquini Rispondi

    Ho letto la riflessione di Giovanni Fratini e poi i commenti. Non ho nessuna idea originale da aggiungere, ma voglio solo dire di essere pienamente d’accordo su ogni parola. Fare uso dell’inglese per comunicare tra italiani è deplorevole e non dimostra più cultura, ma solo il provincialismo di chi sembra vergognarsi di sé e delle.proprie radici. E questo è veramente vergognoso

    23 Luglio 2025 alle 23:20

  2. Angelo Baldi Rispondi

    Perché siamo un popolo di capre senza
    Identità schiavi servi di tutti
    Buona grazie alla sinistra e chi ci governa adesso
    Identità nazionale sovrana
    Siamo feccia

    23 Luglio 2025 alle 21:32

  3. Giuseppe Rispondi

    Questi ignoranti farebbero bene ad imparare prima l’italiano. Constato che pochi si sanno esprmere correttamente.

    23 Luglio 2025 alle 21:08

  4. Ernesto Scorcucchi Rispondi

    A questi ignoranti (participio presente del verbo “ignorare”) di italiani (con la i minuscola) faccio una domanda: in Inghilterra usano parole in italiano?
    Attendo una risposta.

    23 Luglio 2025 alle 7:33

  5. Redento Picello Rispondi

    Quando il mattino, su RAI 3 sta per iniziare la sigla RestArt, cambio canale, mi urta, su una rete Rai questo sfoggio è un vilipendio alla NS bella lingua. Allora basta continuare con il sostenere lente Dante Alighieri, c’è una contraddizione che stride. Facciamo che i giornalisti, e non solo, seguano l’esempio di Dante, di tornare a Firenze per lavare i panni in Arno.

    23 Luglio 2025 alle 1:33

  6. Giovanna Bresciani Rispondi

    Purtroppo gli italiani sono ( non tutti , grazie a Dio, dei poveri ignoranti che non capiscono che in Italia si parla Italiano , ma usare termini inglesi credono di apparire più colti. Se un cittadino straniero in Italia si rivolge a me in inglese, tedesco , francese ecc Non lo aiuto perché se vai a visitare un Paese straniero di cui non conosci la lingua , cerca almeno di conoscere qualche espressione per rispetto.

    22 Luglio 2025 alle 15:41

    • luana cella Rispondi

      Intanto non sai scrivere nemmeno in Italiano. A seguire,complimenti per l’atteggiamento accogliente e collaborativo. Tutti a casa propria se non si conoscono le lingue!!! Applausi all’ignoranza totale

      23 Luglio 2025 alle 22:51

  7. Antonio Rispondi

    Per non parlare di weekend gap trend sold out burnout ……and so on

    22 Luglio 2025 alle 13:35

  8. umberto Rispondi

    Non solo questo esagerato e consueto uso di parole inglesi ma addirittura farsi dettare “l’agenda di politica estera” dal Re Carlo nel suo intervento alla Camera dei Deputati mi sembra il…….peggio.

    22 Luglio 2025 alle 13:10

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