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25 aprile, l’isola d’Elba celebra gli 80 anni dalla Liberazione

Presenti il vice presidente del Senato Centinaio e i sette sindaci elbani. Gli interventi

Il comune di Portoferraio , insieme a  tutti i comuni dell’Isola d’Elba, ha celebrato in una cerimonia congiunta la ricorrenza del 25 aprile, festa della Liberazione.

Alla presenza del Vice Presidente del Senato della Repubblica Gian Marco Centinaio, del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Marco Landi, dei sette sindaci dei comuni elbani, dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, si è tenuta in Piazza della Repubblica la tradizionale deposizione della corona d’alloro al Monumento ai caduti, seguita dalla benedizione del Parroco del Duomo don Kevin Sciberras e dalla esecuzione dell’Inno Nazionale  da parte del trombettiere della Polizia Penitenziaria e della Filarmonica G.Pietri Giuseppe Sammartano.

I presenti si sono poi trasferiti presso l’Auditorium del Centro Congressuale De Laugier dove ci sono stati gli interventi del sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini, del Vice Presidente del Senato Gianmarco Centinaio, del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Marco Landi e del Sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi Franco Galli.

Il vice Presidente del Senato, nel suo apprezzato discorso, ha ricordato anche le imprese e l’estremo sacrificio di due elbani, “Giordano Piacentini che partì dall’isola per arruolarsi in Piemonte nella nona Divisione Garibaldi, di ispirazione comunista, e poi perdere la vita nel sottocampo di Gusen a Mauthausen, ed Ilario Zambelli, che combatté nel Fronte militare clandestino della Marina, di stampo conservatore e guidato dal monarchico Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo, prima di finire entrambi trucidati alle Fosse Ardeatine. Ideali diversi – ha sottolineato Gian Marco Centinaio –  ma disposti ad allearsi per un obiettivo comune”.

Molto applaudito dai presenti anche l’intervento del Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi, Franco Galli. “Abbiamo bisogno  – ha detto fra l’altro il giovane studente – che le idee di ognuno vengano rispettate seguendo quello che è il fondamento della nostra Repubblica: la Costituzione, che all’art.21 sancisce esplicitamente che tutti quanti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero liberamente attraverso tutti i mezzi possibili. Impariamo, dunque, a rispettare quelle idee che ci hanno liberato dalle oppressioni fasciste, e diffondiamo nel mondo, come i ragazzi e le ragazze di allora, il privilegio maggiore che abbiamo: la libertà”.

 

A nome dei sindaci elbani ha parlato il primo cittadino di Rio Marco Corsini, rivolgendosi al vice Presidente del Senato e ricordando, insieme ai temi della ricorrenza della Festa della Liberazione, la fragilità di un territorio come quello dell’Isola d’Elba appena colpita da importanti eventi meteorologici ed assillata, in violazione dei diritti costituzionali, dalle pesanti conseguenze della condizione di insularità, come la continuità territoriale e le carenze nei servizi essenziali come sanità, sicurezza, giustizia, istruzione. “Un appello al Governo e al Parlamento – ha precisato Corsini – perché si adoperino come la Costituzione comanda”.

L’intervento del sindaco Tiziano Nocentini ha infine ricordato i temi del 25 aprile con riferimento a quello che l’Elba e Portoferraio hanno dovuto subire nel corso della seconda guerra mondiale.

“Il 25 Aprile  è il giorno in cui l’Italia ha rialzato la testa dopo le tenebre della guerra e della dittatura. La festa della Liberazione, all’isola d’Elba, ed in particolare a Portoferraio, ha un sapore particolare. Portoferraio ha ancora – a 80 anni di distanza – ferite aperte di cui si parla ancora oggi, come l’affondamento dello Sgarallino del 22 settembre 1943 e i bombardamenti del 1944. Tutta la nostra isola ha pagato un prezzo alto, lo sappiamo bene. Portoferraio, bombardata, ferita a morte, ha conosciuto la paura, il dolore, la perdita di persone care. Ma ha anche dimostrato  il coraggio, la solidarietà, la speranza. E questo oggi dobbiamo ricordarlo. Da sindaco di Portoferraio, da cittadino italiano, da uomo delle istituzioni, sento forte la responsabilità di mantenere vivo questo ricordo e tradurlo in azione quotidiana nell’ascolto, nel rispetto, nel servizio per la comunità”.

“Un pensiero di gratitudine – ha concluso il sindaco di Portoferraio –  va a tutti coloro che, ieri come oggi, lavorano per la democrazia: ai militari, alle forze dell’ordine, ai cittadini  che ogni giorno scelgono l’onestà, il dialogo, il rispetto. Che la memoria del 25 aprile continui a guidarci”.

 

 

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