Come prevedibile l’edizione n. 25 della Festa dell’Uva, tenutasi a Capoliveri il 6,7,e 8 ottobre, complice il meteo ancora estivo, ha avuto un grande e prevedibile successo di partecipazione di turisti e di “gente dell’isola” che hanno potuto rivivere nelle vie del nucleo storico del paese l’atmosfera di un passato, che pur recente, nel giro di pochi decenni si è trasformato nella struggente nostalgia di un ritmo di vita semplice e genuino fatto di gesti e tradizioni a misura d’uomo.
Mi colpisce in questa “festa della gente” il crocevia appassionato di generazioni trasversali che danno vita alla rappresentazione di se stessi e per se stessi. Nonni, nipoti, padri e figli insieme a parlare lo stesso linguaggio senza la mediazione dei social e ad interpretare l’orgoglio di appartenenza. Superato il faticoso e stressante picco estivo, la Comunità capoliverese si prende la libertà di partecipare ad un evento corale che accompagna il ritorno alla “quiete” autunnale.
E se per regolamento si assegna al Rione più votato “Il Bacco” statuario, nessuno si sente escluso dall’euforia della rappresentazione a metà tra il teatrale ed il reale messa in scena dai cittadini che indossano i costumi d’epoca con estrema serietà e naturale immedesimazione.
Quest’anno “Il Bacco” lo ha portato a casa il Rione Baluardo. La proclamazione del vincitore è avvenuta a sera, con la piazza Matteotti gremita di gente festante ed illuminata dai lampioni e dal chiarore del tramonto. Complimenti ai vincitori! Ma complimenti a tutti i Rioni – Fortezza, Fosso, Torre – e a tutti coloro che con generosità hanno dedicato tempo, energie ed inventiva alla riuscita di un evento tradizionale e culturale che consegna alle nuove generazioni la memoria del vissuto della Comunità.
L’evento è avvenuto con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale ma il ringraziamento di cuore va alla Pro Loco del Comune e ai tanti volontari che senza risparmiarsi hanno organizzato una tre giorni gioiosa ed intensa che si inserisce a pieno titolo fra le offerte turistiche di eccellenza che il Comune di Capoliveri mette a disposizione dei turisti e della popolazione elbana.
E qualche piccola polemica? Ma certo, come per tradizione! Quel pizzico di “zenzero” che condisce la toscanità per non dimenticare mai che: CAPOLIVERI E’ SEMPRE CAPOLIVERI!
Laura Di Fazio
*Assessore alla Tutela Dell’Ambiente del Comune di Capoliveri