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Cinghiali, Barbi: “Un primo passo ma non sufficiente”

I sindaci chiedono maggiori risorse per interventi urgenti sull'emergenza ungulati

Una riunione non risolutiva per l’emergenza cinghiali quella di lunedì 28 luglio coordinata dalla Prefettura di Livorno con l’assessora regionale Stefania Saccardi, i sindaci elbani, Coldiretti, polizia provinciale carabinieri forestali e il direttore del Parco Nazionale. “E’ un primo passo ma non è sufficiente. Servono maggiori risorse per affrontare l’emergenza ungulati ”.E’ il commento del sindaco di Marciana e presidente della Comunità del Parco, Simone Barbi dopo l’incontro. Punto di partenza era la lettera inviata dalla regione del 20 di giugno scorso che prevede l’ampliamento dei corsi per selecontrollori e risorse per 15 mila euro per la realizzazione di una nuova area di stoccaggio per gli animali abbattuti sull’Elba in aggiunta a quella già esistente a Campo nell’Elba. “Risorse che ci appaiono esigue rispetto alle necessità” conferma. Coordinatore di questo primo percorso è il direttore del Parco Maurizio Burlando, nominato dal Prefetto . Ma i tempi stringono e i sindaci chiedono interventi urgenti, visto che  la situazione degli ungulati sul territorio è diventata ormai una emergenza vera e propria. Obiettivo finale per le istituzioni elbane resta l’eradicazione degli ungulati “su cui però la regione Toscana continua a non dare indicazioni – ricorda Barbi – Apprezzo il lavoro fatto ma in questa condizione di emergenza c’è bisogno di un percorso straordinario con la nomina di un commissario ad acta come ho già detto nei giorni scorsi. Ricorda Barbi che La Ragione Toscana ha  facoltà di “nominare commissari per lo svolgimento di attività e funzioni regionali , per far fronte a situazioni straordinarie e temporanee che richiedono l’unitario e tempestivo svolgimento di una pluralità di funzioni”. “Ho chiesto che vengano messe più risorse e che si provveda celermente a fare i centri di sosta. Purtroppo sulla faunistica noi sindaci non abbiamo competenza e non possiamo fare altro che sollecitare e collaborare con enti preposti”. Una nuova riunione è prevista tra i sindaci, il direttore del Parco Nazionale e la Regione per realizzare il centro di sosta e partire con i corsi per incrementare  il numero di abbattitori, anche con il coinvolgimento dell’Atc. “Abbiamo necessità di fare qualcosa di più consistente e più veloce – termina Barbi – Bene questo primo step ma non basta a risolvere il problema servono interventi urgenti per ridurre il problema nell’immediato in attesa di intraprendere prima possibile il percorso che porta all’eradicazione”.

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