Bonificati dalla Guardia di Finanza i fondali di Giannutri

La campagna promossa dal Parco con la collaborazione del ROAN delle Fiamme Gialle

Immagini di repertorio

Si è conclusa con successo la campagna di monitoraggio e rimozione delle attrezzature da pesca abbandonate nei
fondali dell’Isola di Giannutri, promossa dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano con il coordinamento del
Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Livorno, tramite la Sezione Operativa Navale di Porto
Santo Stefano, guidata dal Comandante Salvatore Masucci.
Le operazioni, condotte il 25 luglio 2025, hanno interessato il tratto di mare protetto compreso tra Punta Secca e
Punta S. Francesco, con l’obiettivo di rimuovere attrezzature da pesca dismesse (reti, palamiti, lenze e cime) che
rappresentano una grave minaccia per gli habitat bentonici e l’ittiofauna demersale dell’isola. Da detta area di
riserva integrale sono stati recuperati 100 mt di rete da pesca e messe in libertà alcune specie impigliate ancora
vive.
L’attività rientra tra gli interventi di tutela e conservazione previsti dal Piano di Gestione del Sito Natura 2000 e
ha visto l’impiego di operatori subacquei con attrezzatura ARA fino a 40 metri di profondità, coadiuvati da
riprese video-fotografiche, anche tramite ROV (Remote Operated Vehicle), per documentare lo stato dei fondali.
Il coordinamento operativo in mare delle attività di recupero è stato affidato al Comandante dell’imbarcazione
ISLA NEGRA, Moreno Soldi, Guida Parco Subacquea, con il supporto dell’equipaggio (Palmieri Giulio,
Cacopardo Maria Francesca) e degli istruttori subacquei Paolo Lenaz e Paolo Pellegrini, oltre a un team di
volontari impegnati nel recupero e nello smaltimento dei materiali raccolti. Le attività sono state condotte con
mezzi nautici dedicati, tra cui l’imbarcazione ISLA NEGRA e un tender di 5 metri con motore 40hp.
Il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale, Col. t.SFP Filippo Bianchi, ha detto: “Le attività condotte
sono state finalizzate a reprimere le violazioni ambientali e a prevenire i danni causati alla ricca biodiversità` dei
fondali delle Aree Marine Protette, atteso che le attrezzature da pesca abbandonate costituiscono una fonte di
inquinamento dell’ambiente marino. L’impiego delle unità navali della Sezione Operativa Navale di Porto Santo
Stefano e del Nucleo Sommozzatori della Stazione Navale di Livorno testimonia la grande attenzione che la
componente Aeronavale del Corpo dedica alla tutela dell’ambiente, mettendo a disposizione della collettività la
professionalità del personale specializzato e la tecnologia di cui dispone per assolvere alle funzioni di polizia del
mare attribuite alla Guardia di Finanza. La campagna di riqualificazione si inserisce nella pluriennale
collaborazione proficuamente sviluppata con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e oggetto di specifico
Protocollo Operativo d’Intesa, finalizzato alla vigilanza delle zone di mare tutelate”.
“Ringrazio tutti quanti hanno dato il loro contributo a questa operazione resasi necessaria nelle ultime settimane
a seguito di puntuali segnalazioni. La rimozione delle reti da pesca abbandonate in un’area marina protetta è
un’operazione delicata e complessa, che richiede preparazione e una pianificazione preventiva per mappare e
localizzare la rete, oltre che per identificare gli habitat coinvolti. È fondamentale valutare se la rimozione possa
causare danni alla fauna e alla flora marine e stabilire il modo più opportuno di intervenire” ha dichiarato il
Direttore del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Maurizio Burlando. “La positiva sinergia tra Ente Parco,
ROAN della Guardia di Finanza e operatori subacquei esperti ha permesso un’azione mirata ed efficace che
contiamo di poter replicare presto in funzione delle esigenze eventualmente segnalate e compatibilmente con le
condizioni meteo-marine.”
Le operazioni sono state svolte nel pieno rispetto delle prescrizioni di sicurezza e con la supervisione costante
della Guida Parco Moreno Soldi, in modo da ridurre l’impatto sugli habitat naturali e assicurare la tracciabilità
dei materiali rimossi, destinati al corretto smaltimento.

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