Giovedì 17 luglio alle ore 21.30 nel chiostro di San Niccolò, il Circolo Culturale Le Macinelle propone la visione del film “ La conquista della Cittadella” del regista tedesco Bernhard Wicki.
Girato nel 1976, comparve l’anno dopo nella lista dei film candidati per l’Orso d’oro al Festival di Berlino, ma successivamente se ne persero le tracce.
Girato quasi interamente all’Elba tra il mese di aprile e quello di agosto con attori professionisti e non, tra i quali alcuni abitanti di San Piero, compaiono nelle immagini vari luoghi dell’isola: la zona mineraria, le cave di granito , ma anche Cavoli, Portoferraio e Rio . Dai ricordi di uno degli attori protagonisti, quel momento ormai lontano rappresentò un’esperienza singolare, sia per i problemi legati al maltempo, che costrinse a sospendere le riprese e a ricostruire parte delle scenografie, ma soprattutto per il particolare clima di coesione che si venne a creare tra il regista e gli attori.
Sebbene piuttosto tirannico nel gestire le riprese, Wicki lasciò grande autonomia interpretativa e spazio all’improvvisazione, per cui gli attori si sentivano liberi e gratificati nel comporre le scene.
La trama ( vista col senno di poi prefigura l’impatto del turismo di massa su un ambiente ancora incontaminato ) narra del contrasto, che sfocerà in aperta ribellione ( appunto, l’assalto alla villa- cittadella ) tra un ricco imprenditore e le maestranze impegnate nella costruzione della sua grande villa.
La pellicola non ebbe allora un grande successo, sia da parte della critica che del pubblico, probabilmente perché non rientrava nelle categorie e nei canoni dell’epoca.
Si tratta in ogni caso di un’ opera molto interessante, specialmente se considerata in una prospettiva storica, sia cinematografica che sociale, con una contaminazione di stili che oggi non appaiono più contrastanti tra loro.
Il gran numero di comparse elbane la rende comunque un documento importante, sia dal punto di vista affettivo che della memoria, come rivedere il passato attraverso una visione d’arte e nostalgia.
Tatiana Paolini, guida ambientale, ci aiuterà nella traduzione dei dialoghi, raccontando qualche aneddoto, dato che appare bambina nel film insieme a suo padre e a sua sorella e ben rammenta l’entusiasmo di chi partecipò a questa avventura cinematografica.



