Il sindaco di Campo nell’Elba , Davide Montauti pronto a predisporre atti urgenti per arginare l’emergenza cinghiali “che – dice – ha raggiunto livelli non più tollerabile”. “ La lettera che è arrivata sulla mia scrivania nei giorni scorsi, firmata da molti dei miei concittadini – fa presente – non è che un’ulteriore testimonianza di una situazione ormai divenuta insostenibile – considera – Tutti i giorni si contano incidenti, danni alle colture, orti e giardini distrutti”. Dopo l’incidente mortale del primo di maggio sulla provinciale del Monumento c’è stato un incontro convocato dal Prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi disponibile a trovare soluzioni all’emergenza cinghiali. “Durante la riunione – ricorda – è emersa in modo chiaro la mancanza di volontà della Vicepresidente regionale Stefania Saccardi a trovare una soluzione rapida ed efficace. Dal 20 maggio sono passati quasi due mesi e del tavolo tecnico che doveva essere convocato a breve dalla Regione Toscana non c’è nessuna traccia. Come non c’è alcun riscontro, dal 2022, data nella quale l’Elba è stata dichiarata area non vocata al cinghiale su richiesta dei Sindaci elbani, dei risultati del Piano di prelievo sui territori fuori Parco- evidenzia – Non sappiamo quanti cinghiali sono stati abbattuti in questi tre anni ma è nei fatti che il piano non ha funzionato”. Il 24 giugno il sindaco ha di nuovo scritto al Prefetto elencando gli ultimi episodi accaduti sul territorio campese: un uomo caricato nell’orto da un branco di cinghiali, un ragazzino che ha distrutto il motorino rischiando nello scontro con l’ungulato conseguenze molto più gravi, il pastore che ha dovuto contare decine di capre uccise e che è dovuto scappare su un albero perché caricato dal branco e il lungo elenco di danni a colture, orti e giardini che è ormai diventato interminabile. “Io – annuncia – sono pronto anche a fare un’ordinanza sindacale contingibile ed urgente per proteggere i miei concittadini e gli ospiti e ho chiesto a Prefetto un altro incontro per valutare questa possibilità. La lettera con tutte le firme l’ho inviata, il 3 luglio, al presidente della Regione Giani e alle vicepresidente Stefania Saccardi ma, ad oggi, non c’è stato alcun riscontro. Sembra che a Firenze i problemi da affrontare siano altri e non vorrei nemmeno pensare che all’Elba dobbiamo essere costretti a rimanere ostaggio dei cinghiali fino alle prossime elezioni”. La situazione si fa sempre più difficile perché oltre a continue segnalazioni di danni e incidenti a causa dei cinghiali , si legge nella lettera inviata al Prefetto di Livorno, viene spesso documentato dai cittadini che “nei piccoli centri storici di San Piero e Sant’Ilario sono presenti nelle piazze e sono altresì causa di danneggiamenti ai bidoni dei rifiuti con i conseguenti disagi anche di natura igienica per la popolazione residente e i turisti”. Per questo chiede un incontro al prefetto, anche in videoconferenza “per valutare la possibilità di un’ordinanza sindacale contingibile ed urgente per procedere all’abbattimento dei cinghiali” in territorio campese.


