Serve responsabilità: tuteliamo la vita prima che sia tardi

di Adalberto Bertucci, coordinatore Forza Italia -Isola d'Elba

Adalberto Bertucci

È difficile trovare le parole quando il dolore colpisce da vicino. Ieri sera, un amico, un uomo di appena 59 anni, ha perso la vita in modo assurdo: travolto da un cinghiale mentre era in scooter. Un tragico destino che purtroppo non è un caso isolato, ma la conferma di un problema reale, grave, sottovalutato da troppo tempo.

Non è solo una questione di convivenza tra uomo e fauna selvatica: è una questione di sicurezza pubblica, di tutela della vita umana. E quando in gioco c’è la vita delle persone, lo Stato ha il dovere di agire.

Mi rivolgo al futuro Presidente del Parco – che avrà la responsabilità e l’onore di guidare una realtà preziosa del nostro territorio – con l’invito a fare della sicurezza una priorità. Serve un monitoraggio più incisivo, serve prevenzione, serve coraggio.

Mi rivolgo anche al Ministro dell’Ambiente, collega di partito e persona attenta, affinché si possa aprire una riflessione concreta su una possibile modifica mirata alla Legge 157 del 1992. Una legge importante, certo, ma che oggi mostra evidenti limiti di fronte a un’emergenza che ha cambiato natura e intensità.

L’obiettivo non è colpire gli animali, ma tutelare le persone, prevenire incidenti, evitare nuove tragedie. Non possiamo accettare che le strade diventino trappole, che le famiglie perdano i propri cari in modo tanto crudele quanto evitabile.

Chi governa ha il dovere di ascoltare, comprendere e intervenire. E noi ci siamo. Ma adesso è il tempo delle scelte.

 

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