“L’asinella Grisella” in arrivo a giorni in libreria

di Maria Gisella Catuogno

C’era una volta “Das Eselchen Grisella”, un libro per ragazzi scritto da H.M. Denneborg, uscito in Germania nel 1955, che ci riguarda da vicino, perché la sua ambientazione è proprio all’Isola d’Elba, in particolare a Procchio, anche se diversi capitoli sono dedicati a Portoferraio, al suo porto, alla Calata, all’Hotel Darsena appena inaugurato. La storia racconta di Grisella, un’asinella speciale, con una caratteristica umana, che viene lasciata in eredità dalla vecchia Petronella a Tino, un ragazzino intelligente e sensibile, orfano dei genitori e povero in canna. Il rapporto di fedeltà e affetto, che si instaura tra queste due creature, è solido e commovente, ma complicato dall’arrivo di ricchi americani, giunti in vacanza all’Elba, che portano via Grisella a Tino per far contenta Betty, una bambina di dieci anni molto viziata… E Tino allora affronterà ogni distanza, anche l’Oceano, per ritrovarla e riportarla nell’ Isola più bella del mondo”. Questa deliziosa fiaba moderna ebbe in Germania un successo strepitoso, tanto da essere poi tradotta in tredici lingue e si racconta di bambini tedeschi che, in vacanza all’Elba, giravano per Procchio con il libro in mano per ritrovare i luoghi citati da Danneborg. Il quale, da parte sua, si era ispirato a un’asina vera, il cui padrone si chiamava Corrado Paolini, e che passava tutte le mattine per le vie del paese con fasci di fieno e botticelle d’acqua. Ma c’è di più: in questo racconto si parla di pittori, poi definiti “Pittori delle dune”, che erano artisti bohémiens che facevano i primi campeggi sulla spiaggia di Procchio e mangiavano Da Renzo, oste sensibile all’arte, che in cambio di un piatto di maccheroni chiedeva che gli dipingessero le pareti del locale. Ebbene, questi dipinti, tra i quali figura il “ritratto” della nostra asinella, sono visibili ancora oggi presso Il Gelato degli artisti – ex osteria Da Renzo – e dal 2014 sono state riconosciuti meritevoli di tutela da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La copertina si ispira proprio a uno di questi dipinti, dal titolo “L’albero della cuccagna”, di Marcella Olschki.

Ora, che una fiaba così incantevole, divertente, ironica – di cui la Fratelli Fabbri Editori fece una libera traduzione nel 1959 presto fuori catalogo – restasse sconosciuta ai nostri bambini elbani e probabilmente anche ai loro genitori, mi dispiaceva molto. Così ho cominciato ad attivarmi già diversi anni fa, proponendola ad Angela Galli, di Persephone, che si è mostrata interessata; ma i problemi da superare erano tanti, a cominciare dalla casa editrice tedesca, che doveva autorizzarci, come poi è avvenuto, e dalla traduzione da proporre. Per quest’ultima fatica, prezioso è stato il lavoro della mia ex collega dell’ITC Cerboni e amica Manuela Mereu, docente di Lingua e Letteratura tedesca, che ne ha fatto una trasposizione precisa e limpida nella nostra lingua, come preziosi sono stati i disegni che corredano l’edizione, eseguiti delle mie nipotine Celeste, Aida e Agata, e la rielaborazione grafica personale dell’editrice, che, come noto, è anche artista.

Per quanto mi riguarda, io ho curato il tutto e scritto la Prefazione.

Mi auguro che quest’opera, dalla genesi così complessa e in tiratura limitata, secondo le indicazioni della casa editrice “madre”, sia ben accolta: faccia divertire ed emozionare, con le avventure di Grisella, i bambini elbani di oggi e regali ai loro genitori, nonni e insegnanti il ricordo e il profumo dell’Isola che fu.

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