Spettacoli

Lucio Corsi, un amico dell’Elba da Sanremo all’Eurovision

In un brano del 2020 cantava di un uomo elbano che gettava in mare le sue conchiglie

Io non ho mai capito / Di che cosa sono fatte le conchiglie / E come fanno ad arrivare / Lungo le spiagge affollate / Se dal cielo non scendono scale / Se dal mare non arrivano strade / Probabilmente sono state fatte a mano da un uomo / sull’Isola d’Elba / C’ha lavorato una vita e poi / S’è stufato e le ha tirate per terra… (“Cosa faremo da grandi”, 2020)

Così cantava dell’Elba qualche anno fa un giovane amico dell’isola, Lucio Corsi, originario di Vetulonia, frazione di Castiglione della Pescaia, nella maremma grossetana. Se prima il suo nome era poco noto al grande pubblico, adesso tutti (ma proprio tutti, per parafrasare Carlo Conti) cantano la sua “Volevo essere un duro”, brano che con la sua delicatezza e la sua forza gentile gli è valso il secondo posto e il prestigioso premio della critica “Mia Martini” all’ultimo Festival di Sanremo.

Sempre all’Ariston, Lucio Corsi ha incantato il pubblico a casa e in teatro con la sua esibizione poetica e leggera durante la serata delle cover di venerdì 14 febbraio, quando ha cantato “Nel blu dipinto di blu (Volare)” di Domenico Modugno insieme a Topo Gigio – di cui Modugno fu proprio il primo doppiatore. Non una gag, come ha precisato lo stesso Corsi, ma una performance artistica, senz’altro una delle più belle e significative della storia del festival.

Uno stile singolare, quello di Lucio Corsi, l’artista rivelazione del 75° festival di Sanremo, che si è presentato come una sorta di “menestrello” d’altri tempi, un portatore sano di quel cantautorato italiano nato dalle gloriose ceneri dell’indimenticato Ivan Graziani, e che dimostra di godere, per nostra fortuna, di ottima salute.

“Cosa faremo da grandi” – title track dell’omonimo album del 2020 – è stata scritta in pieno inverno, sulla spiaggia di Castiglione della Pescaia, in un momento dell’anno fuoristagione in cui, esattamente come all’Elba, non c’è molto da fare. Ed è proprio lì, sdraiato sulla sabbia insieme ad un amico, che al cantautore toscano balena in mente l’immagine che diventerà poi centrale nella canzone, quel “mistero” delle conchiglie portate dal mare e l’idea che, magari, queste arrivino proprio dalla nostra isola d’Elba, dopo essere state lavorate per una vita da un uomo che, alla fine, si è stufato e le ha gettate via. Un’idea che rappresenta “il massimo esempio di grande impresa mandata in fumo con l’animo in pace”, racconta Corsi, e che in un qualche modo rassicura tutti gli eterni indecisi e i sognatori, “perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi“.

“Ciò che descrivo è un modo possibile di vivere – il mio – in cui si festeggiano più le partenze che i traguardi, in cui si può smontare tutto ciò che si è fatto per ripartire serenamente verso altre avventure” ha spiegato il cantante in un’intervista dell’epoca per il giornale Rolling Stone. “A me non interessa raggiungere chissà quale traguardo in modo da essere ricordato: m’impegno in ciò che faccio, ma a guidarmi non è l’inutile smania di successo. Tanti si muovono spinti da quest’ultima, io no, perché per me l’arte è un’altra cosa, del tutto separata dall’ambito dell’intrattenimento e del commercio. Se scrivo canzoni è perché amo esprimermi tramite la musica e sono felice se quelle canzoni mi soddisfano: mi basta questo”.

Con la sua “Volevo essere un duro”, Lucio Corsi rappresenterà l’Italia sul palco dell’Eurovision Song Contest, a Basilea, al posto del vincitore di Sanremo, Olly, che gli ha ceduto il testimone. E noi “produttori di conchiglie” saremo davanti alla tv a fare il tifo per un giovane amico dell’isola d’Elba, un nuovo fiore da appuntare all’occhiello della canzone italiana.

8 risposte a “Lucio Corsi, un amico dell’Elba da Sanremo all’Eurovision

  1. Mariella Rispondi

    Buongiorno,Sono una ammiratrice del cantautore Lucio Corsi, bella canzone e l’ascolto rimane sempre in……..

    6 Marzo 2025 alle 22:27

  2. Laura Nazzi Rispondi

    Ho già scritto il mio commento.
    Auguro a Lucio tutto il successo che merita.
    È carino, semplice, nuovo nel suo genere e bravo. Mi piace come canta e come si propone al pubblico. In poche parole sono rapita e totalmente incantata da lui e le sue canzoni.

    4 Marzo 2025 alle 1:39

  3. Laura Nazzi Rispondi

    Sono rapita da Lucio Corsi, mi è piaciuto da subito, appena cantato “volevo essere un duro” Finalmente qualcosa di diverso, oggi i giovani cantano tutti allo stesso modo e mi annoiano. Auguro a Lucio di avere successo perché se lo merita.

    4 Marzo 2025 alle 1:32

  4. Loredana Rispondi

    Lucio mi ha immediatamente ricordato Ivan Graziani di Agnese dolce Agnese e non è poco andavi sempre a vederlo nei suoi concetti livello..meraviglioso Ivan e finalmente un cantautore forse all altezza di Ivan..lo seguiremonpeccato sconosciuto fin qui ..Sanremo è stato utile anche solo per averci fatto conoscere.Lucio CORSI….

    4 Marzo 2025 alle 1:04

  5. Francesca Rispondi

    Lucio è un grandissimo artista che ascolterei in loop per ore ed ore, nelle sue musiche e parole io mi perdo come dentro un libro o un film.
    Sono contenta di avere avuto il privilegio di assistere alla nascita di una stella.
    Preparato, colto, raffinato, serio, intelligente … Geniale. Le ha tutte!
    Si merita tutto quello che sta ottenendo, in cambio dei suoi doni carichi di bellezza.

    3 Marzo 2025 alle 22:17

  6. Anna * Rispondi

    Bellissima storia di un giovane cantautore innamorato del mare dell’ Elba e della sua Toscana . Fu una conchiglia e il suo mare,la sua rima. Spiaggiato nel luogo che lo ha ispirato.. dove ha fatto le sue esperienze e continua a fare nelle sue canzoni. …Cavalcando l’onda del suo successo inaspettato. Ma sognato nei suoi sogni più belli! Oggi diventato realtà. Di ispirazione di tanti che di musica vivono. Bravo Lucio! Siamo con te! Tutta L’isola ti augura una grande vittoria! per te e tutti i giovani che si musica vivono.

    3 Marzo 2025 alle 21:19

  7. Aldo Ballantini Rispondi

    Ho 72 anni sono toscano, quando ho sentito cantare Lucio Corsi per la prima volta a Sanremo sono rimasto folgorato dall’ artista e dalla persona. Mi ha ricordato gli anni ’70 dove i cantanti artisti avevano ognuno un loro modo di esprimersi, non come oggi che sembrano fatti con uno stampino. Auguri di tutto cuore ❤️❤️❤️

    3 Marzo 2025 alle 19:43

  8. Aldo Ballantini Rispondi

    Ho 72 anni toscano, quando ho sentito cantare Lucio Corsi a Sanremo per la prima volta , sono rimasto folgorato dall’ artista e dalla persona. Mi ha ricordato gli anni ’70 dove i cantanti artisti avevano ognuno un loro modo di esprimersi, non come oggi che sembrano fatti tutti con uno stampino. Gli auguro tutta la felicità di questo mondo.

    3 Marzo 2025 alle 19:35

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