Portoferraio - Il video

Caccia al cinghiale, un Far West che ci mette in pericolo

di Silvia Saluz

Faccio parte di un gruppo di persone che sta seguendo in questi mesi a Portoferraio un corso di qualifica, indetto dalla Regione Toscana, per diventare Guide Ambientali Escursionistiche.

Il nostro programma prevede, oltre alle ore in aula, anche delle uscite sul territorio, con guide già esperte, per conoscerne curiosità e peculiarità.

Voglio raccontare e denunciare l’esperienza terribile che, durante una di queste uscite, ho vissuto, in una mattina nuvolosa di novembre, a Portoferraio.

Verso le 11.00 ci siamo recati in gruppo sulla spiaggia di San Giovanni esattamente al lato destro più estremo guardando il mare, proprio sotto il promontorio che conduce alle Grotte. Coinvolti dalle spiegazioni della nostra guida ed attenti nel seguirla, ci rendiamo tuttavia conto, ad un certo punto, che qualcosa galleggiava in mare aperto a largo: osservando meglio, muniti anche di binocolo, ci siamo resi conto che si trattava di un cinghiale adulto che stava nuotando dalla costa verso il golfo di Portoferraio.

Non voglio trattare né approfondire troppo in questa sede opinioni personali sulla questione dei cinghiali all’Elba ma garantisco a chiunque che vedere una bestiola, in evidente fuga da qualcosa, nuotare in difficoltà tra le onde della baia è una cosa veramente molto triste per chi ha un briciolo di sensibilità.

Contemporaneamente a questa scena ci rendiamo conto che, dal promontorio sopra le nostre spalle dove oramai eravamo giunti, proveniva l’abbaiare incessante di un gruppo di diversi cani: non è stato difficile fare uno più uno e realizzare che il cinghiale visto in acqua si era tuffato in mare per salvarsi da una battuta di caccia!

A quel punto ci mettiamo ad urlare ad alta voce per far sentire ai cacciatori la nostra presenza, direi piuttosto impauriti e preoccupati: a niente è valso fare questo perché a neanche 50 metri da noi ho visto con i miei occhi uno sparo dall’alto cadere in mare proprio sotto costa e, a seguire, un piccolo cinghialino rotolare, per fortuna vivo, giù dalla costa stessa per mettersi in fuga ed in salvo.

Un’esperienza agghiacciante ed allucinante da Far West, uno sparo in pieno giorno a pochi metri da noi, una zona quella del camminamento di San Giovanni dove generalmente si passeggia tranquilli ammirando Portoferraio magari con il proprio cane al guinzaglio o con il proprio bambino per la mano in cerca di sassolini, oppure a fare sport.

Era impossibile che i cacciatori non avessero avvertito la nostra presenza, né le grida lanciate da un gruppo nutrito di persone, ma questo non ha comunque impedito loro di sparare a distanza ravvicinata.

Ebbene non si può più essere liberi in sicurezza in luoghi dove mai ti aspetteresti una possibile fucilata, bisogna pensare che un cinghialaio possa spararci in zone da sempre frequentate dalla gente del posto (e sottolineo che non ci siamo addentrati in una macchia profonda nel bosco ma su un camminamento pubblico che conduce ad un piccolo angolo di spiaggia).

Sono arrabbiata per quanto ho visto e vissuto sulla mia pelle.

Sono preoccupata per la terribile piega che queste “tecniche” di eradicazione del cinghiale stanno causando sempre più frequentemente.

Sono allibita e disgustata da quanto accaduto: l’operato di questi cacciatori dovrebbe avvenire nel RISPETTO DELLE REGOLE ed è quanto mai necessario che le autorità preposte effettuino controlli per garantire la correttezza di tali operazioni, soprattutto in considerazione del fatto che sono sempre più frequenti le segnalazioni di episodi non regolari. Tra l’altro, consentire che la battuta al cinghiale possa essere effettuata praticamente in zona urbana significa esporre cittadini ignari a serio pericolo di vita. È regolare tutto questo?

Dobbiamo forse pagare con la vita di qualcuno il prezzo dell’aver introdotto, anni or sono, i cinghiali sul territorio elbano per il lucro ed il divertimento della caccia? Bisogna arrivare ad avere una vittima affinché siano effettuati controlli adeguati per impedire di sparare liberamente ovunque?

Oggi sono tornata a casa con la paura sulla pelle e la tristezza nel cuore, la prima per aver realizzato di aver corso un serio pericolo, la seconda per aver visto la disperazione di queste povere bestiole nel tentare di sopravvivere e salvarsi.

Non ho io certo la presuntuosa soluzione all’annoso e gravoso problema dei troppi cinghiali all’Elba (e ripeto siamo stati noi esseri umani a volerlo introdurre sul territorio) ma ho il sacrosanto diritto di denunciare che queste non sono certamente le modalità con cui farlo!

Si parla tanto da anni di destagionalizzare e valorizzare le bellezze dell’Elba, aspetti questi che potrebbero essere realtà cercando di essere le guide ambientali che ci siamo impegnati a diventare con questo corso: ditemi, però, con quali criteri si destagionalizza? Portando forse i turisti a scoprire i luoghi dove un tempo si fondeva il ferro a San Giovanni, con il bonus fucilata gratuita incluso nel pacchetto?

Benvenuti nel Far West del 2024.

Silvia Saluz

11 risposte a “Caccia al cinghiale, un Far West che ci mette in pericolo

  1. Sirvano Rispondi

    La caccia è nata con l’uomo, molto prima di voi, sedicenti ipocriti ambientalisti che vi nutrite di animali torturati in allevamento.
    ma vaia vaia vaia

    29 Novembre 2024 alle 23:24

  2. Stefano Rispondi

    Premetto che non sono cacciatore ma bisogna anche dire che la caccia esiste dall’alba dei tempi anche se oggi è piùche altro uno sport, ci sono cacciatori e cacciatori, stiamo attenti a non fare di tutta l’erba un fascio perché i cacciatori con la C maiuscola sono persone che amano il territorio e rispettano le regole, dove passano loro se possono puliscono dalle schifezze che la gente normale lascia per terra durante una scampagnata, ve lo dico per esperienza personale perché mio babbo è stato un precursore della caccia al cinghiale all’elba e lui era proprio così.

    29 Novembre 2024 alle 10:45

  3. Sirvano Rispondi

    Che ridicolezze siamo alle barzellete, ma davvero ci siete o ci fate? povere bestiole indifese? nemmeno fossero gatti da salotto, ma vaia vaia!

    29 Novembre 2024 alle 0:50

  4. Elisabetta Maestrini Rispondi

    Ancora non si è capito che sparare a un gruppo di cinghiali non serve a ridurne il numero, ma anzi a favorire il nascere di altri gruppi più numerosi, cosa molto gradita ai cacciatori. La strada da intraprendere, meno cruenta, più efficace nel tempo, è unicamente quella di impedirne la riproduzione, con tecniche di sterilizzazione chimica

    29 Novembre 2024 alle 0:36

  5. Roberto Lorenzi Rispondi

    Purtroppo in Italia siamo ultra protettivi con gli animali di casa ma con gli altri mano libera ai cacciatori

    29 Novembre 2024 alle 0:05

  6. Lia Rispondi

    Li abbiamo visti anche noi quella mattina sulla strada tipo Far West proprio all’altezza dell’imboccatura del Vecchio Hotel Garden
    Purtroppo anche io e mio marito la domenica precedente volevamo fare un pezzo del sentiero della GTE in localita Buraccio ma circondati da cacciatori ovunque con i loro cani siamo stati costretti ad andar via per evitare il peggio .
    Li abbiamo visti anche
    Senza parlare dei sabati e domeniche spassati chiusi in casa perchè si sente urlare ed abbaiare tutto il giorno. Non c’è più pace

    28 Novembre 2024 alle 20:18

  7. Portoferraiese Rispondi

    Queste non sono operazioni di eradicazione del cinghiale, ma normali battute di caccia che si verificano ogni settimana. I cacciatori non hanno interesse nell’eradicazione anzi sono proprio coloro che hanno introdotto i cinghiali. L’unica soluzione è eradicare definitivamente questo ungulato che tanti danni causa ai cittadini, con l’elba che negli ultimi decenni si è riempita di recinzioni a spese dei privati.
    Così da liberarci definitivamente del problema e della maleducazione di alcuni cacciatori.

    28 Novembre 2024 alle 19:19

  8. Maurizio Rispondi

    Quanta ignoranza nei vostri commenti. Non sapete proprio nulla, nemmeno il perché venite all’Elba e sbavate per la semplicità della vita e per l’autentica del tessuto sociale che altrove è scomparso da tempo. Poi venite qui a insegnarci come si vive e a fare gli ambientalisti e animalisti.

    28 Novembre 2024 alle 18:05

  9. marco Rispondi

    dovevate chiamare i carabinieri forestali

    28 Novembre 2024 alle 15:24

  10. Federica Nassi Rispondi

    Condivido perfettamente, una domenica gli spari dietro casa per uccidere 4 cinghiali, proprio fuori del nostro giardino. A questo punto, non solo non vsdo più a passeggio con i miei cani, ma credo che i cacciatori diano più pericolosi dei cinghiali. Non ci sono più regole, assurdo.

    28 Novembre 2024 alle 15:07

  11. Antonella Avataneo Rispondi

    Ho avuto amici di una certa età in passato,in Piemonte,erano talmente disgustate dai cacciatori che fortunatamente hanno smesso e si sono dichiarati ex cacciatori.
    La loro descrizione del 90% dei cacciatori era “……..senza valore,consci della loro nullità che sfogano imbracciando un fucile per uccidere animali indifesi perché non possono farlo con le persone che invidiano” …penso che avessero davvero ragione e non dimenticherò mai questa spiegazione perché questo fa comprendere quanto ……siano,mi dispiace solo per le loro vittime innocenti

    28 Novembre 2024 alle 13:31

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