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Portoferraio, 1558: il nuovo Fronte di Gabriele Sorbelloni

di Marcello Camici

 

 

Nel 1558 il Camerini è ancora impegnato nel lavori di fortificazione  di  Portoferraio sul fronte di attacco, lavori  iniziati dieci anni prima,nel 1548 .Accanto a lui,nel  maggio 1558. è documentata la presenza  dell’ingegnere militare Gabriele  Sorbelloni (1509-1580). Il Sorbelloni  è importante personaggio  vissuto nel secolo sedicesimo: per approfondimenti  biografici  vedi https://www.treccani.it/enciclopedia/gabriele-serbelloni_(Dizionario-Biografico)/

Della presenza di questo ingegnere militare sulle fortezze di Cosmopoli  parla Giuseppe Ninci  nel libro quarto di “Storia dell’isola dell’Elba “ ,il quale fa sapere anche il  perché  Sorbelloni  era all’Elba.

Il Ninci, narrando le vicende locali dell’isola ,non dimentica mai di inserirle nel contesto più ampio  nazionale ed internazionale delle vicende dell’epoca  e così informa  che negli anni cinquanta del cinquecento il mar Tirreno era campo di battaglia tra i musulmani ,turchi Ottomani con a capo Solimano il Magnifico e i cristiani .Questi ultimi erano tra loro divisi e gli uni contro gli altri :da una parte Carlo V spagnolo e dall’ altra Francesco I francese che si era alleato in “empia alleanza “ proprio con Solimano il Magnifico per battere il rivale.

Cosimo I de’ Medici era schierato con Carlo V.

Erano anni  in cui  Dragut e Barbarossa ,ammiragli delle flotte barbaresche,  infestavano il mar Tirreno con le loro galeotte depredando ed uccidendo .Scrive il Ninci che il duca Cosimo “seppe peraltro mettersi in guardia ponendo nel  più valido stato di difesa tutti i suoi domini sia in terraferma che nell’isola dell’Elba.Un corpo numeroso di truppe fu fatto schierare lungo le marine toscane ,come le più esposte: fu rinforzata la guarnigione di Portoferraio ove fu spedito (1558) Gabriello Sorbelloni a prender recognizioni di quali risarcimenti ed aumenti  abbisognassero le fortificazioni di quella piazza e qual quantità di munizioni da fuoco e da bocca abbisognasse per provvisionarla almeno per un anno…”

(Cfr. pg 128 di “Storia dell’isola dell’Elba”. G Ninci 1814.Arnoldo  Forni editore.Ristampa anastatica, 1979)

Questo era dunque  il motivo per cui il Sorbelloni si trovava  nel 1558 a Portoferraio affiancato al Camerini :  studiare il rafforzamento  delle difese del fronte di attacco  davanti alla minaccia incombente  dei musulmani che praticavano la guerra di corsa.

Il Sorbelloni venuto all’Elba riconobbe che il lato esposto a nord di Forte Falcone era punto debole di difesa e fece costruire un baluardo a protezione.

Questo baluardo è ancora oggi esistente e visibile   ed è uno stupendo bastione  del fronte di attacco.

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Rappresenta un bell’esempio di ingegneria militare rinascimentale perché il  dislivello del terreno  su cui giace  comportò la creazione di un piano terrapienato che dovette essere contenuto e  sostenuto da una struttura muraria a contrafforti su due livelli la quale andò a costituire il nuovo bastione di difesa davanti al lato nord di forte Falcone. Con tale struttura muraria a contrafforti  si sono contenute le spinte laterali del terrapieno che avrebbero portato  al cedimento della struttura.

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Ciò fu ottenuto con la realizzazione di un puntone tanagliato centrale e due mezzi baluardi laterali con orecchione sormontati da un camminamento che ancora oggi è percorribile ed è uno stupendo percorso panoramico

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Il progetto porta la firma di Gabriele Sorbelloni e per questo al nuovo fronte di difesa è stato dato il suo nome.

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Il camminamento percorre interamente tutto il fronte bastionato ed è ampio così da consentire  alle truppe di entrare  in Forte Falcone e di uscirne : ciò avveniva  all’orecchione del mezzo baluardo laterale verso nord est tramite ponte levatoio che  si connetteva  con l ’interno di forte Falcone.Il ponte levatoio non c’è più,sostituito da un arco a volta in muratura .

FOTO  7

(Portoferraio. Fronte Sorbelloni. Camminamento  sul mezzo baluardo laterale verso nord est con orecchione e voltone  dove una volta era il ponte levatoio che consentiva l’ingresso dentro forte Falcone e l’uscita  )

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