/ CAVO

“Non abbiamo paura della Bolkestein”. Il bando per il porto

Dopo le spiagge, Corsini tira dritto: "nessun problema applicazione norme comunitarie"

Il comune di Rio mette a bando il porto turistico di Cavo. Come annunciato più di un anno fa infatti il sindaco Marco Corsini sta applicando le regole previste dalla direttiva europea Bolkestein (ha già proceduto anche con il bando per l’assegnazione delle concessioni sulle spiagge, tutte tornate ai precedenti concessionari). “Non abbiamo paura della Bolkestein – commenta il sindaco – l’abbiamo applicata per l’affidamento delle concessioni sulle spiagge con successo e ora, come avevamo annunciato, procediamo con la messa a gara dello specchio acqueo dell’ approdo turistico di Cavo. Andiamo avanti per la nostra strada”.

Il sindaco di Rio Marco Corsini
Il porto turistico di Cavo da circa 40 anni è in concessione al Circolo nautico della frazione, un ente che ha fatto la storia del paese, ora in applicazione delle norme comunitarie “si presentano nuove necessità – considera Corsini – bisogna aprire dalla concorrenza”. Questa è una gara su cui il sindaco ha importanti aspettative perché il bando prevede un considerevole miglioramento dei servizi sul territorio e conseguentemente la necessità di investimenti importanti per ottenerli. Si parla di cifre che si aggirano intorno al milione di euro ( 300 mila solo per i dragaggio dello specchio acqueo) che il vincitore del bando dovrà mettere in campo per il miglioramento dei servizi, la riqualificazione del contesto per un innalzamento generale della qualità dell’area e dell’ospitalità nautica del paese. Il bando prevede un periodo di 60 giorni per presentare l’offerta ed è aperto agli operatori economici per il rilascio di una concessione demaniale ventennale (a partire dal 1 gennaio 2025). Il vincitore potrà redistribuire la superficie dello specchio acqueo “secondo una logica più efficiente – si legge nel bando – che tenga conto delle manovre dei natanti e dell’accessibilità ai servizi esistenti l’offerta e “darà una scossa ad una situazione bloccata da quasi mezzo secolo – considera Corsini – Cavo è un paese che ha bisogno di attrarre investimenti, di migliorare, ha bisogno di uscire da questa sorta di immobilismo che da anni lo limita. Questa è un’occasione storica ed ho molte aspettative”. E non sembrano neanche esserci problemi, secondo il sindaco, per la compatibilità di questo bando con gli interventi legislativi che il Governo ha annunciato di aver fatto. “Il decreto legge approvato in questa settimana ancora non è stato pubblicato – considera il primo cittadino riese – ma da quello che capisco noi siamo perfettamente in linea perché l’intervento del governo prevede una proroga molto limitata e che comunque, i comuni possono anche non concedere. E infatti noi non lo vogliamo concedere. Da quello che si capisce la legge dovrebbe far salve le procedure già iniziate, come le nostre, quindi siamo abbastanza tranquilli. Vorrei fare un plauso al governo: dopo 20 anni in cui si è pensato solo a prorogare ora finalmente ci sono delle regole. Si esce dal clima di incertezza”. Il comune di Rio fa pieno affidamento su questo bando per nuove opportunità per il paese. “In attesa del piano regolatore portuale – aggiunge Corsini – il porto e il territorio hanno bisogno di interventi importanti ad esempio un dragaggio dello specchio acqueo” che sarà imposto di fare al nuovo concessionario per una maggiore profondità per attrarre navigli di maggiori dimensioni e afflusso più consistente. “E poi per assicurare tutta una serie di standard che il territorio non ha – annuncia Corsini – ma che deve abituarsi ad avere con servizi igienici dedicati al porto, la raccolta dei rifiuti degli oli esausti, autosufficienza energetica e anche un miglioramento architettonico dell’area portuale. Un bando che tutela l’occupazione e i posti barca destinati ai residenti che il concessionario dovrà mantenere con le tariffe che l’amministrazione ha definito già. Si protegge e si migliorano le potenzialità dello specchio acqueo che fino ad ora non sono state abbastanza sfruttate”.

2 risposte a ““Non abbiamo paura della Bolkestein”. Il bando per il porto

  1. Valter Marini Rispondi

    Mi chiedo se i prezzi imposti dal comune per i natanti siano adeguati a far sì che chi subentra possa rientrare degli investimenti che deve fare, imporre dei prezzi a fronte di spese obbligate non
    Mi sembra così
    Liberale in commercio, ci dovrebbe essere anche qui la libera concorrenza

    8 Settembre 2024 alle 21:11

  2. Elena Rispondi

    Un depuratore fognario rimane un sogno?

    8 Settembre 2024 alle 20:42

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

“Nel Mezzogiorno una donna su due con figli è inattiva”

Le risultanze di un convegno nazionale dei Consulenti del Lavoro svolto a Procchio