Riceviamo e pubblichiamo
«M’attasto se ci so’!», esclama un nostro amico dopo aver letto l’ultima ordinanza dell’Amministrazione Comunale sul decoro delle vetrine (n 18. del 2023). Sulla quale si concorda, ovvio, ma che abbiamo già sentito tante volte. Verrà fatta rispettare questa volta?
Ma, nella retorica quotidiana, fa scalpore il fatto che il Sindaco chieda maggiore impegno agli esercenti – a dire il vero già molto responsabili – quando il Comune da Lei rappresentato cosa offre, cosa ha fatto per il decoro? La nostra mozione del 20 aprile scorso “Archetti e decoro” è stata bocciata senza che sia stata presentata alcuna alternativa. Così i bidoni hanno dimorato tutta l’estate sulla passeggiata, le tamerici secche sono ancora più secche, una sta diventando un monumento tutt’uno con l’asfalto, la sede del punto di informazioni, già chiusa, questi giorni aveva una porta aperta impiastricciata di colla da adesivo e la luce accesa, dinanzi la scalinata per andare sugli scogli più belli dell’Elba proprio dietro la nostra torre.
Prima di pretendere ulteriori sforzi dagli esercenti, i quali ci risulta lascino le vetrine più che dignitose, sarà il caso che gli amministratori si preoccupino delle questioni di loro competenza.
«Tutto ciò è in linea con la politica di questa amministrazione che vuole incentivare l’allungamento della stagione turistica e trovare nuove formule incentivanti per rivitalizzare la realtà locale», si conclude l’ordinanza data alla stampa. Per incentivare questa politica, è stato necessario chiudere a fine settembre gli unici servizi igienici pubblici? Perché quelli che ne avrebbero bisogno, stanno sbarcando a frotte, adesso. Per rivitalizzare la realtà locale è stato opportuno già il sei ottobre rimuovere tutte le bandiere da Scali Mazzini e dal moletto?
Lo sappiamo da decenni che la bassa stagione è quella delle centinaia di bus di europei che frequentano l’Isola. E non solo: il paese è pieno di amanti del “turismo outdoor”. Occorre cambiare mentalità veramente e dare seguito ai proclami con i fatti, considerando la prima parte dell’autunno come stagione turistica a tutti gli effetti. Marciana Marina è molto frequentata, anche soltanto di passaggio.
Dunque perché si emette un’ordinanza la cui ambizione è in contrasto con ciò che vediamo? Noi desideriamo un paese accogliente almeno fino a Ognissanti e questa amministrazione non sta facendo niente per incoraggiarlo.
Presenteremo lunedì una interrogazione, viste le continue lamentele pervenuteci da parte di molti esercenti della piazza e del lungomare che si ritrovano file di persone in gita che richiedono il bagno perché trovano chiuso il diurno, segnalato indecorosamente con cartelli mal posizionati o addirittura corretti a pennarello. Cartellonistica che inoltre andrebbe rimossa dopo la chiusura.
I servizi igienici sono dati in gestione per un periodo troppo breve. Esattamente come le scorse stagioni. E’ possibile che questa amministrazione, anziché trovare soluzioni a problemi che si ripresentano ogni anno, li alimenta? Chiederemo informazioni sul bando e sui motivi di questa chiusura anzitempo che toglie credibilità alle dichiarazioni sull’allungamento della stagione.
Ora che ci riflettiamo, potremmo presentare presto una mozione per chiedere alla maggioranza di accordarsi con il glorioso CVMM per una buona causa: bagni e docce a disposizione di tutti e tutto l’anno. Visto che i bagni della discordia sono stati fatti con tutte le ambiguità raccontate, sulle quali si è in attesa di sviluppi, comunque su suolo pubblico in concessione, sarebbe una buona azione per compensare in parte la cittadinanza per la struttura poco decorosa.
Infine, il decoro. Speravamo che le brutture si fermassero agli archetti biancorossi. E invece paletti e cartelli continuano a nascere come funghi e il periodo è consono per un simpatico paragone. Giravano queste settimane due operai con il furgone zeppo di bei tubi da cementare vicino alle case dei marinesi. E si rovina inesorabilmente il paesaggio, si sciupano le fotografie dei pittoreschi scorci. Che possiamo farci, diranno “lo richiede il codice della strada”. Non c’è amore per il Paese in tutto questo. Si potrebbero fare decine di esempi, ma la posa in opera più brutta e inutile – e pericolosa – che vince il nostro concorso è una soltanto: l’elegante cartello indicante il WC nell’aiuola di fronte la “volta”, in piazza di sopra; indicazione alla bassezza di circa 1,60 metri che ruba l’aria, ostacola il passaggio e lede la ragionevolezza umana. Si richiede alla Giunta, per cortesia, di rimuoverlo e “piantarlo” in maniera più adeguata altrove. Ce ne siamo accorti quest’estate, con il palco e il passeggio tra i ristoranti. Assurdo non farci caso.
«..bisogna ripartire dalle piccole cose..», scrive l’amministrazione. Ottimo. Che inizino a guardarsi attorno.
Politica Marciana Marina
“L’amministrazione comunale cominci a guardarsi intorno”
di Gruppo di minoranza consiliare “Per Marciana Marina”
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