Tributi

L’amministrazione capoliverese approva riduzione dell’Imu

La soddisfazione del consigliere delegato al bilancio del Comune Gianluca Carmani

Gianluca Carmani

Nel 2022 scendono le aliquote IMU. Grazie alla deliberazione assunta nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Capoliveri, le nuove aliquote relative all’imposta comunale sugli immobili passano dal 10,60 all’attuale 9,90 per mille, per tutte le tipologie di fabbricato. Scendono al 9,00 per mille (ridotta quindi di 1,60) le aliquote per gli immobili in comodato gratuito a tutti i figli.
Ridotta anche di 1,60 per mille l’imposta sull’unico fabbricato imponibile classe A o C a disposizione, usufruito (e non locato) per anziani titolari di redditi da pensione e/o famiglie con presenza nel nucleo familiare di invalidi e/o disabili.
Invariate al 10,60 per mille le aliquote per le classi D.
“L’impegno che avevamo assunto con i nostri cittadini è stato mantenuto – sottolinea Gianluca Carmani, consigliere con delega a bilancio, tributi ed edilizia pubblica – L’obiettivo, però, è quello di migliorare questi risultati già incoraggianti e il 2022 sarà il “banco di prova” per una riduzione complessiva delle aliquote tributarie anche per gli anni futuri”.
La riduzione dell’Imposta Comunale sugli immobili ed il mantenimento stabile delle aliquote del Canone unico, la rinegoziazione dei mutui in essere, saranno l’inizio di un nuovo patto sociale fra l’Amministrazione ed i contribuenti – spiega Carmani – oltre a rappresentare l’inizio di un nuovo percorso conformato su una leale, corretta e fattiva collaborazione fra i soggetti interessati. Un salto al ribasso delle aliquote, quindi, che sia l’origine anche di un bilancio comunale non sempre stabilizzato sulla base di una pretesa tributaria spinta sulla massima accelerazione.
Questo dimostra come tutto si può fare, e corrispondendo in equa misura le imposte comunali, in proporzione ognuno al proprio patrimonio, i contribuenti potranno essere premiati beneficiando di una riduzione del tributo. E’ sottointeso anche che l’Ente nelle sue funzioni dovrà continuare a lottare contro l’evasione e dovrà porsi come soggetto promotore ed incentivante per tutti i contribuenti affinchè si evitino azioni distorsive della normativa tributaria, elusive ed evasive.
La regolarità ed il rispetto delle norme, paga – dice Carmani – e premia tutti. Nella seduta consiliare inoltre è stato approvato il DUP (documento Unico di programmazione)in anticipo ai consueti termini di approvazione al fine di pianificare e programmare tutti gli interventi dell’ente nel triennio 2022-2024. Obbiettivo centrale del documento programmatico, la qualità dei servizi comunali e delle opere, finalizzati al miglioramento globale della vita dei cittadini.
Alcune note per tutti i contribuenti:
“Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile”.
La giurisprudenza delle Commissioni Tributarie di primo e secondo grado e della Suprema Corte di Cassazione è pressoché unanime nell’interpretare in senso rigoroso la normativa suindicata. Inoltre è in fase di definizione in Senato anche un altro aspetto legato all’esenzione Imu e sottoposto ad emendamento:
“Ove i membri del nucleo familiare abbiano stabilito la residenza in immobili diversi, l’agevolazione vale per un solo immobile per nucleo familiare, scelto dai componenti del nucleo familiare, e ciò sia nel caso di immobili siti nello stesso comune, sia ove gli immobili presenti in comuni diversi. In particolare, l’emendamento interviene sulle agevolazioni IMU per l’abitazione principale nell’ipotesi in cui i componenti del medesimo nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi.

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