L'intervento

GTE : un cammino nella geologia dell’ Elba e nei suoi dintorni

di Beppe Tanelli

La Grande Traversata Elbana ( GTE) è un percorso escursionistico di risonanza internazionale che segue i sentieri d’ altura, che per secoli sono stati le vie sicure degli elbani, per andare dalle Terre del ferro, che guardano la Toscana continentale, alle lontane contrade delle Terre del granito, in faccia alla Corsica . Qui, ai piedi della cima del Monte Capanne, in un luogo denominato Passo delle Filicaie o Malpasso- là dove si ergono piante di tasso che da almeno due mila anni vedono lo scorrere della storia- , la GTE si divide in due rami. Uno percorre i crinali montuosi che a meridione chiudono la valle di Pomonte e scende al paese, l’ altro gira a settentrione attorno alla cima del Capanne, si affaccia su Poggio e Marciana e scende a Patresi. La GTE Cavo- Pomonte è lunga cinquanta chilometri; otto chilometri in più quella che conduce a Patresi . I tempi di percorrenza variano dalle 5-6 ore delle “ iron-person”, fino ai quattro giorni, o più, che è il tempo consigliato per un “ escursionista lento”, che vuole gustare a pieno le tante bellezze di paesaggi, colori, profumi, storia, tradizioni…e varia umanità, che la GTE è in grado di offrire. Luoghi di ristoro e di alloggio dove fare tappa, sono facilmente e comodamente raggiungibili a piedi o con i servizi pubblici da vari punti della Traversata. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, all’ interno del quale si snoda gran parte della GTE, con la collaborazione del CAI Isola d’ Elba, ha attrezzato il percorso con segnali e pannelli indicatori. E’ quanto mai auspicabile che la GTE sia inserita nei SICAI ( Sentieri Italia del CAI) sia a piedi che-con qualche variazione di percorso- in mountain bike.
Percorrendo la GTE si cammina su rocce che narrano una lunga ed affascinante storia geologica. Una storia che si perde negli incerti tempi del Paleozoico antico e del Precambriano: la preistoria della geologia, oltre 500 milioni di anni. Una storia legata ai grandi movimenti che per centinaia di milioni di anni hanno interessato le Placche continentali Europea ed Africana; che hanno aperto oceani ed innalzato montagne; che hanno formato i famosi giacimenti a ferro dalle Terre di Rio, di Terranera e Calamita, e gli splendidi cristalli di tormalina, ortoclasio, berillo di San Piero e Sant’ Ilario. Una storia geologica che nel suo lento cammino diviene cronaca portandoci agli attuali paesaggi dell’ Elba e delle altre Isole dell’ Arcipelago Toscano, dove l’ agente antropico troppo spesso con le sue brutture, tende a prevalere e cancellare le bellezze di un paesaggio modellato da millenni, dove la natura e la cultura si sono integrate in un suggestivo e delicato equilibrio, da proteggere e trasmettere alle future generazioni. Un cammino che ci aiuta ad amare e difendere le tante bellezze culturali e naturali dell’ Arcipelago Toscano , protetto da un Parco Nazionale, così da capire meglio le sue fragilità e i suoi bisogni, difendendo i suoi paesaggi, le sue bio e geo diversità, la sua storia e le sue tradizioni, in un lungimirante quadro socio-economico imperniato sulla sostenibilità ecologica del territorio.
Lungo la GTE le terre sono coperte da “macchie mediterranee” di ginepro, ed erica, mortella e lentisco, corbezzolo e ginestre, e avvolte nelle essenze delle piante aromatiche della gariga : rosmarino, lavanda, elicriso, mentuccia . A luoghi si elevano pinete e leccete, castagni e sughere, tassi ed ontani. Gigli, orchidee e viole sbucano dalle spaccature del granito e dei diaspri. Il cammino inizia ed arriva al mare; dal mare di Cavo, al mare di Pomonte e Patresi. Il mare di Pelagos, il Santuario di delfini e capodogli, sopra il quale volano gabbiani e marangoni dal ciuffo. Si raggiungono i ruderi di antichi mulini a vento, fortezze d’ altura etrusco romane, fortezze medioevali, chiese romaniche, mura megalitiche. Le tracce dei cinghiali e gli sguardi dei mufloni ci accompagnano. Talora una piccola martora può fare la sua comparsa alla Fonte di Napoleone , così come nel cielo di Nisportino è possibile assistere alla lotta fra un grande corvo ed un falco pellegrino. Le stagioni sono segnate dai colori , dai profumi, dalle emozioni, che avvolgono il tuo camminare lungo crinali da dove si aprono paesaggi grandiosi di terra e di mare. Questo ed altro ti offre la GTE.
E così grazie ad Alessandra Allori, immagini del percorso della GTE tracciato sulla carta geologica dell’ Elba, fotografie e disegni di corredo, sono diventate pagine digitali ( elbadascoprire.com), e poi pagine a stampa volute e curate da Alessandra e Stefano Lo Faro, editore DREAM Italia.
Mi permetto di chiudere dicendo che il volumetto sulla GTE ( 12 Euro) è una lettura consigliata, tenendo conto che i diritti d’ autore sono direttamente trasferiti alla Misericordia di Pomonte e Chiessi. E’ un piccolo grazie simbolico a tutti gli operatori sanitari che da due anni, i tempi della pandemia Covid, ci assistono con la loro quotidiana abnegazione
Beppe Tanelli

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