“Ostacoli e intimidazioni, ma noi non ci fermeremo”

di Amministrazione Comunale Portoferraio

Riceviamo e pubblichiamo integralmente: 

Forse ci è sfuggita l’approvazione di nuove norme legislative che riguardano il ruolo dei consiglieri comunali. A farcelo pensare sono le ricorrenti iniziative di uno di questi, a Portoferraio, che con il proprio comportamento sta travalicando sistematicamente il proprio ruolo di controllo sull’operato dell’amministrazione comunale, facendolo diventare un altrettanto sistematico tentativo di impedire a chi è stato democraticamente eletto dai cittadini di esercitare il proprio diritto di amministrare.

Lo scorso 28 ottobre il consigliere comunale Marcella Merlini ha scritto al Ministero dell’Interno, lamentando profili di illegittimità dell’operato di questa Amministrazione Comunale nei confronti di un dipendente comunale che sarebbe stato declassato dalle proprie funzioni.

Non contenta, la consigliere comunale ha chiesto alla COSFEL (Commissione per la stabilità degli enti locali), che ha appena approvato le nuove assunzioni a tempo determinato e indeterminato necessarie al Comune di Portoferraio, di sospendere l’autorizzazione all’assunzione a tempo determinato ex art. 110 TUEL del dirigente Area 2 ,  motivando la richiesta con la necessità di tenere conto del contenzioso tutt’ora in atto con il predetto dipendente.

La consigliera comunale, intanto, ci dà l’occasione di rendere noto alla cittadinanza di aver consentito al Comune di Portoferraio di risparmiare oltre novantamila euro di denaro pubblico, a seguito della sentenza del Tribunale di Livorno in funzione di Giudice del Lavoro che ha recentemente rigettato il richiesto risarcimento del danno paventato dallo stesso dipendente relativo a fatti accaduti nella precedente amministrazione.

Senza fare menzione di altri particolari di questa e di altre azioni amministrative e penali in corso, come è doveroso per la privacy dei dipendenti, si deve però evidenziare come il comportamento della consigliera comunale vada sistematicamente ad ostacolare in maniera pretestuosa l’azione di questa amministrazione comunale, facendo spesso ricorso a personalismi (come nel caso in questione) e comunque andando oltre alle attribuzioni del proprio ruolo. Il Ministero infatti, nella sua comunicazione che trasmette al Prefetto incaricandolo di seguire gli sviluppi della questione, evidenzia che spetterà al Comune ogni valutazione in merito di procedere alla assunzione del dirigente ex art. 110 TUEL.

L’amministrazione comunale ha già fatto le proprie valutazioni, che sono legate alla necessità di restituire agli uffici e ai servizi la loro funzionalità, e sta assumendo il personale dirigenziale e i funzionari necessari a dare ai cittadini le risposte che attendono da tempo. Certi sistematici tentativi di intimidazione e di ostacolo, fatti oltretutto non solo a mezzo stampa ma spesso anche cercando di influenzare i singoli consiglieri comunali, non funzionano più e sono stati già abbondantemente percepiti dalla cittadinanza come pretesti per intralciare il lavoro di chi governa la città.

Ai cittadini, che sono coloro ai quali dobbiamo prioritariamente dare spiegazioni sul nostro operato, diamo le più motivate e ferme rassicurazioni: stiamo lavorando per il bene di Portoferraio, sappiamo assumerci le nostre responsabilità e non ci fermeremo di fronte ad alcun tentativo di ostacoli e di intimidazione.

L’Amministrazione Comunale

2 risposte a ““Ostacoli e intimidazioni, ma noi non ci fermeremo”

  1. Isolanoinnamorato Rispondi

    La polemica maggioranza- minoranza e fisiologica. Non si capisce se la consigliera citata stia esorbitando dal suo ruolo e competenze, si capisce che tutto ruota attorno alla vicenda di un dipendente. Fermo restando l’obbligo del rispetto di norme e leggi, non sembra che vi siano infrazioni da parte dell’amministrazione. Anche la citata vicenda di un declassamento di un dipendente non si può pensare sia stato adottato senza studiare i documenti e le leggi e comunque sarà la magistratura a decidere. Ipotizzare che in attesa del pronunciamento di questa non si debbano assumere istituti, peraltro a tempi determinato, sarebbe invece come ammettere che al dipendente e concesso l’esercizio di un ricatto considerato che non siamo tra i mila dipendenti di un grande comune e si può così trovare un interim. Non credo che un consigliere comunale possa ammettere il ricatto e l’affossamento dell’attività amministrativa. Casomai il consigliere dovrebbe contestare alla Giunta una evidente lentezza amministrativa.

    7 Novembre 2025 alle 10:13

  2. Renato Corrado de Michieli Vitturi Rispondi

    L’incarico di consulenza recentemente assegnato per assistenza stragiudiziale a cosa serve, se siete così sicuri del fatto vostro? Ci volete gentilmente spiegare anche questo? Grazie

    6 Novembre 2025 alle 20:26

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