Documento sui trasporti marittimi dell’Arcipelago Toscano

di SINISTRA ITALIANA – AVS – Circolo Patrizia Piscitello Isola d’Elba

Riceviamo e pubblichiamo integralmente: 

DOCUMENTO TRASPORTI MARITTIMI ARCIPELAGO TOSCANO
Come è noto, l’art 19 ter del D.L. 135/ 2009 ha, tra l’altro, previsto, al fine di adeguare l’ordinamento nazionale si principi comunitari in materia di cabotaggio marittimo e di liberalizzazione delle relative rotte, la privatizzazione della società Tirrenia e delle altre società regionali di cui Toremar, la disposizione di legge prevedeva il preventivo trasferimento a titolo gratuito alle rispettive Regioni.
Oltre al fallimento del servizio in questi 12 anni, con un’idea miope di cosa è un arcipelago di Isole, un naufragio di un osservatorio di vigilanza nato e chiuso all’istante senza aver inciso su quanto avrebbe dovuto. La vicenda del bando Toremar con i mille interrogativi legittimi al seguito, la vendita delle navi nel bando, la mancanza di una clausola sociale per i lavoratori, la vendita della sede a Livorno, un bando a maglia larga, di paio con la sovrapposizione ed accorpamento delle diverse compagnie di navigazione detenute dallo stesso armatore ha determinato la conseguenza
sistematica e matematica della riduzione delle corse (Slot), una fine costruita dall’inizio.
E’ inaccettabile che tra la scadenza degli slot (partenze – arrivi) a Settembre 2024, e la nuova assegnazione che verrà, l’Autorità di sistema portuale lasci il libero arbitrio degli slot alle convenienze del cabotaggio marittimo, legittimando il taglio delle partenze–arrivi delle compagnie di navigazione a scapito della popolazione Elbana e con gravi rischi per Capraia e Giglio.
Sinistra Italiana ritiene che tra una scadenza e la nuova assegnazione deve essere mantenuto provvisoriamente lo stesso standard di corse navi dell’anno precedente. Sono iniziati i lavori di elettrificazione delle banchine e pontili secondo la normativa Europea per i traghetti in sosta a fine servizio, di paio dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore la normativa e sistema EU-ETS sulle emissioni prodotte dal trasporto marittimo che definisce come tutte le compagnie di navigazione dell’unione Europea dovranno ridurre le loro emissioni climalteranti. Visto quanto (non) accaduto finora, a meno di un fortissimo controllo pubblico, sarà difficile vedere le compagnie di navigazione introdurre a bordo dei traghetti sistemi scrubber a circuito chiuso per l’abbattimento degli scarichi dai fumaioli, è quindi necessario un puntuale controllo, anche in navigazione, degli enti preposti a far rispettare le normative antinquinamento nazionali, europee e internazionali.
SINISTRA ITALIANA – AVS – Circolo Patrizia Piscitello Isola d’Elba (LI)

3 risposte a “Documento sui trasporti marittimi dell’Arcipelago Toscano

  1. Giuseppe Rispondi

    Buongiorno…una società come la Toremar che è stata d’esempio come continuità, puntualità e regolarità nel tempo, ora mi sembra che stia affondando…., lasciando gli utenti delle isole come naufraghi

    18 Marzo 2025 alle 13:23

  2. Antonio Rispondi

    O bravi ma voi dove eravate all’epoca dell assegnazione della flotta …? forse avevate un’altro nome ma sicuramente c’eravate! Ricordatevi che chi prende tutto è tutti o meglio a chi viene consegnato tutto e tutti prima o poi presenta in conto….e sono la bellezza di12 anni che i segnali di questo predominio sono davanti a tutti a cominciare dai rincari biglietto ( specialmente per i nostri turisti visitatori) dalle corse sospese per varie motivazioni e dal non rispetto della continuità territoriale ( oltretutto ogni anno semore elargita dalla nostra regione) specialmente in questo frangente dettata da un contratto senza regole…..potrei aggiungere altro ma l’evidenza e davanti a tutti! Speriamo la lezione sia servita! Altro non c’è da dire

    16 Marzo 2025 alle 12:22

  3. Giuliano Bellosi Rispondi

    È apprezzabile, anzitutto il tono “Tecnico” con cui il gruppo politico esporta la conoscenza del problema verso tutti i cittadini. Oltretutto, dalla descrizione, traspare la complessità dei passaggi per arrivare alla cessione. Per semplificare, è evidente che l’ Ente cedente doveva, a garanzia di tutti, aver responsabilizzato: 1) l’ acquirente, con maggiore chiarezza, sulla continuità del servizio e del rispetto dell’ evoluzione delle normative; 2) evidenziare chi, per competenza avrebbe assunto il ruolo di garante della qualità dei servizi di cui i cittadini, sono fruitori. E quindi: Quello che non è stato fatto deve sollecitare, con maggiore rapidità gli Organi preposti.
    Giuliano Bellosi

    16 Marzo 2025 alle 11:55

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