Il Bastione ridotto di Santa Fine o di Sant’Alessandro

di Marcello Camici

Strettamente connessi  funzionalmente dal punto di vista militare con l’Opera di S Fine (bastione di Santa Fine e  primo bastione degli Spagnoli) sono  i bastioni che si ergono  superbi  immediatamente sopra detta Opera  e connotati  con nomi   nelle antiche mappe . Questi sono : il bastione “Ridotto di S. Fine “ o anche  di “Sant’Alessandro” , il bastione “Coda di Rondine” o anche   Tenaglia del Lazzeretto” o “Tenaglia del Falcone”,il  bastione di ”S. Ferdinando”,  il bastione della ” Carciofaia “  detto anche bastione “ Imperatore”.

Il bastione “Ridotto di S Fine “ fa parte delle “avanzate” del fronte di attacco di terra della fortezze mediceo-lorenesi.

Non sappiamo  l’anno esattamente in cui  fu  costruito ma come tutti i bastioni delle opere avanzate del fronte di attacco di terra  non è riferibile al secolo sedicesimo , il cinquecento ,secolo di fondazione di Cosmopoli in cui venne edificata la linea di difesa principale costituita dal complesso dei bastioni buontalentiani.

E’ riferibile alla prima metà del  seicento.

E’ il cosmopolitano Sebastiano Lambardi che ce lo fa sapere scrivendo nel 1791  :

“                                   FOSSO PRIMO DEL PONTICELLO

….l’istesso governatore Montauto fece una Tenaglia assai grande,sotto il Falcone  e un pezzo di Falsabraca,che si staccava da detta tenaglia  e terminava al casino di mezzo con alcuni Ferri-a-Cavallo e Piazze di Armi ,che per essere i detti lavori troppo sotto la Muraglia  e male costrutti,furono demoliti, e il tutto fu rimodernato dal Provveditore Sig Francesco Fei e ridotto nella forma che al dì d’oggi si vede “

(Cfr pg 148 di “Memorie antiche e moderne dell’isola edell’Elba” S Lambardi 1791. Copia fotomeccanica Forni editore Bologna 1966)

l’istesso governatore Montauto “  è Marzio de’ Conti di Montauto: è stato governatore militare e civile di Portoferraio nel 1604 e nel 1606.

“Ridotto”  in termini militari significa   bastione  sussidiario all’Opera di Santa Fine  creato per  incrementare  la difesa  da un attacco nemico che viene da  terra attraverso il tiro dei cannoni dalle sue troniere   e  a proteggere i difensori  dell’ Opera di S Fine  nelle sortite o nelle eventuali ritirate.

Nelle ritirate le truppe operanti dentro le  fortificazioni dell’Opera di S. Fine potevano velocemente e facilmente raggiungere  e rifugiarsi nel  bastione Ridotto di S. Fine  per  la  presenza del camminamento’ coperto’ che collega l’Opera di S. Fine a forte Falcone .

Tale camminamento è ancora oggi esistente.

L’aggettivo ‘ coperto’ deve essere inteso in senso militare : non copertura dagli agenti atmosferici  ma  un camminamento che permetteva ai difensori di rimanere defilati rispetto alle offese del nemico  e anche non consentiva al nemico di osservare le manovre dei difensori.

In dettaglio ,con poche parole, così è descritto  il bastione ridotto di S. Fine nel 1877 per quanto riguarda e la  funzione militare e la struttura architettonica :

“                                                               Ridotto di Santa Fine

E’ situato davanti al piede della  coda  di rondine omonima.

Ha azione verso terra.

Consta di una faccia con parapetto in terra a rivestimenti interi ,e di due piccoli fianchi formati da semplici muri ; il ciglio interno si eleva di 37 metri sul mare .Occupa una superficie di metri quadri 490.

Disarmato.

Stato di conservazione mediocre.”

(Manoscritto Leoni. 1877. Archivio privato)

 

La”  coda  di rondine omonima”  ,davanti al piede della quale è situato il bastione “ridotto di S. Fine “,è nelle mappe antiche il bastione  annotato  anche con il nome di “Tenaglia del Lazzaretto” o anche di “Tenaglia del Falcone”.

Il bastione Ridotto di S Fine se aperto al pubblico, con un  riuso appropriato che ricordi  la funzione per la quale  è stato costruito diventerebbe  bene culturale  motivo di attrazione culturale e  turistica con il suo spalto di 490 metri quadri.

E’  attualmente  chiuso  in stato di abbandono completo.

 

 

MARCELLO  CAMICI

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