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Tagliati gli ultimi tamerici sulla spiaggia di Galenzana

Legambiente: basta prepotenze sulla spiaggia della nidificazione record di tartaruga

La passeggiata “Conoscere per difendere”, organizzata da Legambiente Arcipelago Toscano a Capo Poro e Galenzana il 25 febbraio è stata un trekking tra la bellezza e la prepotenza, tra la storia e chi la violenta da anni.

«Abbiamo ricostruito sommariamente  – sottolinea Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana – una vicenda che dura da moltissimi anni fatta di abusi contro il bene comune in posti stupendi che sono di tutti noi e che qualcuno vorrebbe solo suoi. Una passeggiata bellissima con molti partecipanti, che ringraziamo per la loro attenzione e il loro contributo nella difesa di Capo Poro e Galenzana, ma finita nella maniera peggiore».

Infatti, dopo essere ridisceso dal faro di Capo Poro ed essersi fatto spazio tra barriere abusive lungo sentieri spostati per favorire una progressiva privatizzazione e cementificazione e ampliati per farli diventare strade carrabili e spostati e cartelli intimidatori, il gruppo di camminatori ha raggiunto la spiaggia di Galenzana dove si è trovato di fronte all’ennesima brutta sorpresa: le ultime tamerici superstiti di Galenzana – un tempo una spiaggia selvaggia dove si poteva sfuggire al sole riparandosi all’ombra di un boschetto di questi preziosi alberi pionieri disseminato lungo l’arenile – sono state eradicate.

Si tratta degli ultimi grossi esemplari di tamerici rimasto di un paio di cespugli più piccoli e di una giovane piantina nata proprio ai bordi del piccolo recinto protettivo provvisorio realizzato da Legambiente Arcipelago Toscano e Parco Nazionale a difesa della nidificazione record della tartaruga marina Federica. Tamerici che durante le calde giornate estive e le notti stellate avevano fornito ombra e riparo alle volontarie e ai volontari di Legambiente.

Ora, di fronte al muro dell’agriturismo Galenzana, dove sono stati realizzati recentemente lavori di rifacimento della recinzione, la spiaggia è stata “ripulita” da fastidiosi alberi protetti in zona B di un Parco Nazionale. Un atto illegale, sconsiderato e autolesionistico, visto che le tamerici superstiti mitigavano l’erosione in stato avanzatissimo della spiaggia di Galenzana determinata proprio dalla costruzione di muri e “difese”.

Con un atto che sa di spregio e di sfida, si è portata così a termine la progressiva e metodica eradicazione del boschetto di tamerici costiere che si estendeva lungo la spieggia di Galenzana, evidenziando che il tema della passeggiata – conoscere per difendere – è più attuale che mai, come la necessità di reagire con fermezza a questo ennesimo sfregio.

Per questo, Legambiente Arcipelago Toscano chiede al Parco Nazionale Arcipelago Toscano e ai Carabinieri Forestali di individuare i responsabili di quanto accaduto e chiede all’Ente Parco di posizionare telecamere che individuino in tempo reale i numerosi abusi commessi a Galenzana, come i ripetuti falò estivi in un Parco Nazionale e in periodo di divieto  e il taglio di specie protette e l’apertura di strade private e la chiusura di sentieri pubblici.

Legambiente chiede anche al Parco Nazionale di farsi promotore e attuatore, insieme a quanti vorranno partecipare, di una piantumazione di tamerici sulla spiaggia di Galenzana, per restituirle il suo antico splendore di arenile selvaggio e di nuovo nido delle tartarughe marine al tempo del riscaldamento globale.

Sarebbe un bellissimo segnale che la prepotenza e l’arroganza non possono vincere. Un’occasione per fare festa per la natura e la storia, mentre finora a Galenzana e Capo Poro qualcuno sta continuando a fare brutalmente la festa alla natura e alla storia.

3 risposte a “Tagliati gli ultimi tamerici sulla spiaggia di Galenzana

  1. Marisa Rispondi

    Spero solo che arrivi una bella , enorme mareggiata e si porti via tutto quell’ obbrobrio di muro , solo perché ha 4 soldi crede di essere il padrone del mondo ….???? !!!
    TANTO , quando. muore ….il karma arriva …!

    26 Febbraio 2024 alle 17:15

  2. Giuseppe Tartarini Rispondi

    D’accordissimo col messaggio precedente nessuno verra a verificare . Purtroppo ancora oggi non capiamo limportanza del verde a scapito di quache imprenditore . Ingordo con la politica assente.

    26 Febbraio 2024 alle 12:30

  3. Gianfranco Rispondi

    Ma veramente pensate che a quell’ente inutile e nullafacente interessi di quattro alberi,dai siamo seri,è un carrozzone come tanti sparsi per l’Italia o chiamati anche poltronifici,se veramente ai signori del parco interessasse difendere il bene comune, gli scempi e stupri contro madre natura fatti con il dissalatore e alle ghiaie,dovevano fare le barricate

    26 Febbraio 2024 alle 10:19

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