Aeroporto, dieci domande (legittime) rivolte ad Alatoscana

di Yuri Tiberto

Yuri Tiberto

Riceviamo e pubblichiamo:

Ho letto con grande interesse le precisazioni tecniche ben redatte da Alatoscana, e trovo molto apprezzabile la loro disponibilità a chiarimenti ulteriori. Mi permetto pertanto di formulare alcune domande che spero pertinenti, e forse utili per esprimersi con cognizione di causa al prossimo quesito referendario.

 

1 – Il finanziamento dell’ipotetico ampliamento da circa 18 milioni di euro, è stato in qualche modo previsto/autorizzato/promesso/deliberato dalla Regione, o si tratta solo di un’ipotesi?

2 – Il Dr. Boccardo ha parlato di sostegno e consenso del territorio e quindi dei Comuni elbani“. Basterà un sostegno morale, o saranno necessari esborsi da parte dei Comuni, e quindi dei cittadini?

3 – I servizi offerti da Silver Air grazie al milione annuo di finanziamento regionale sono indubbiamente eccellenti per qualità. Eppure, nonostante la minima capienza dell’aereo impiegato, sembrerebbe che i posti liberi siano spesso numerosi (mediamente oltre il 60%, è corretto?). Se un aereo da 16 posti (sovvenzionato, e quindi con prezzi sottocosto) viaggia vuoto, per quale motivo uno da 70 dovrebbe viaggiare pieno?

4 – Si parla di “opportunità di sviluppo”. L’Elba non soffre certo di sottosfruttamento nella piena stagione estiva. Invece, quella che una volta era la “bassa stagione” (aprile-maggio-ottobre), basata essenzialmente su un enorme traffico di bus turistici (studenti, terza età) è ormai definitivamente finita. Sempre il Dr. Boccardo ipotizza “3/4 voli al giorno in piena stagione”, e potremmo ragionevolmente dedurre che quando sarebbe utile, nella suddetta bassa stagione, non sarebbero che 1/2. Ora: 140 persone in più sono meno di 3 banali bus turistici. Cosa cambierebbe per l’economia isolana? E siamo sicuri che ci sarebbe richiesta? Sempre Silver Air, che in questo caso deve fare i suoi conti senza finanziamenti di sorta, effettua dei collegamenti con Lugano. Ma SOLO in piena stagione. A maggio evidentemente non è facile trovare 16 svizzeri amanti della comodità che solo l’aereo può dare, nemmeno per un singolo volo settimanale. Sarà facile trovarne 70?

5- Lo studio è basato sull’ATR72 come aereo-target. Ma non è che, una volta fatta la pista adatta, tali velivoli sbuchino autonomamente dagli hangar e si mettano a rullare felici. Sono stati presi contatti con le compagnie aeree che già ne dispongono, o che abbiano intenzioni concrete di dotarsene per sfruttare l’occasione? E se si, sarebbero voli economicamente autonomi, o sarebbe necessario – come per la continuità territoriale – sostenerli con altri soldi pubblici?

6 – Il progetto di massima presentato mi sembra abbastanza chiaro. Gli unici punti non proprio “limpidi” sono relativi allo spostamento della provinciale e al problema espropri/ indennizzi: 

– il tracciato ipotizzato per la provinciale (con slalom fra abitazioni esistenti) è definitivo, o si ipotizzano altre soluzioni come sottopassi?

– è previsto un risarcimento per chi oggi ha una casa in campagna e domani si ritroverebbe affacciato su una strada principale?

– i fabbricati indicati come “interferenze da verificare” non sono pochi, sia a sud che a nord. Se fossero da eliminare, di quanto si alzerebbero i costi?

7 – “O ampliamento o chiusura”. Alatoscana credo sia semplicemente il gestore dell’aeroporto. E credo che abbia delle licenze da parte di ENAC e immagino anche di altri Enti. Domanda: chi è il PROPRIETARIO dello scalo? Se Alatoscana abbandona, può tranquillamente chiudere e licenziare, o ha qualche obbligo in quanto servizio pubblico? Potrebbe l’aeroporto essere affidato ad altri? 

8 – oltre alla continuità territoriale, mi pare che vengano finanziati dalla Regione molti altri servizi, dall’elicottero antincendio al Pegaso. Potrebbero essere bellamente soppressi di punto in bianco?

9 – L’aeroporto dell’isola greca di Milo (MLO) ha caratteristiche simili a quelle attuali del nostro. Dalle info reperibili sul web, sembrerebbe operativo da fine marzo a fine ottobre, con collegamenti giornalieri con Atene (40 minuti di volo e prezzi da 85 a 150€ a tratta) effettuati con ATR42. Ciononostante, pare (dati 2018, gli unici disponibili) che riesca a sviluppare un traffico vicino agli 80.000 passeggeri, il doppio di quanto auspicato con l’allungamento.

Considerando la distanza compatibile con Pisa e Romaoltre a Firenze e Bologna, è proprio impossibile ipotizzare dei voli di “raccordo” con i suddetti velivoli, che mi pare abbiano già operato su Campo?

10 – Last but not least. Esattamente, di cosa stiamo parlando? Gli aerei dovrebbero portare un turismo “di qualità” (leggasi “ricchi”) e quindi poco importerebbe  il prezzo per tratta, o semplicemente attrarre gente da “low cost“, con numeri del tutto risibili e panino alla mortazzanel bagaglio a mano?

Ringraziando per la cortese attenzione,

Yuri Tiberto

 

 

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