Covid

Green pass sui traghetti, Marco Landi scrive a Eugenio Giani

Il consigliere chiede di rendere sufficiente il certificato base per l'imbarco sulle navi

Marco Landi

“Caro Presidente, nella mia duplice veste di consigliere regionale e di residente su una delle sette isole della Toscana, sono quindi a chiederti di prendere in considerazione l’ipotesi di varare un’ordinanza regionale che consenta l’accesso ai traghetti che prestano servizio di continuità territoriale a tutti i cittadini muniti di certificazione verde base, valutando l’opportunità di temperare questa deroga alle disposizioni nazionali limitando, ad esempio, l’accesso alle aree chiuse dei traghetti ai soli detentori del super green pass”. Si conclude così la lettera inviata oggi al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani dal consigliere regionale della Lega Marco Landi. L’ordinanza, ispirata a quella emanata dalla Sicilia, che possa “una discriminazione tra gli abitanti delle isole minori e i residenti sul continente – scrive –  ai primi non è infatti riconosciuta la libertà di spostamento garantita dall’articolo 16 della Costituzione, limitando anche attività e diritti costituzionalmente garantiti e tutelati, come la fruizione di servizi sanitari, la frequenza scolastica e universitaria e lo svolgimento di attività lavorative”, scrive Landi nella lettera, corredata di alcuni esempi. “La vaccinazione è stata determinante […] e amplissima parte della popolazione toscana, compresa quella insulare, è vaccinata e quindi le limitazioni toccano una risicata minoranza della popolazione. Ma sono anch’essi cittadini toscani e ritengo che la Regione debba far sì che le libertà e i diritti riconosciuti agli abitanti sul continente siano i medesimi degli oltre 30mila residenti sulle isole toscane”, prosegue il consigliere leghista, richiamando la sua mozione recentemente approvata dal Consiglio regionale e auspicando un intervento tempestivo della Regione.

 

Di seguito la lettera integrale scritta da Marco Landi al presidente della Regione Toscana

 

Caro Presidente,

come ben sai, il decreto legge 229 del 30 dicembre 2021 ha esteso l’obbligo della certificazione verde rafforzata sui mezzi del trasporto pubblico locale, compresi quelli che garantiscono la continuità territoriale tra le isole dell’Arcipelago toscano e il continente. Una successiva ordinanza del Ministero della Salute ha parzialmente e temporaneamente derogato la norma prevedendo che fino al 10 febbraio, esclusivamente per motivi di salute e di studio, l’accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento da e per le isole minori sia consentito con green pass base.   

 

Una disposizione che, di fatto, concreta una discriminazione tra gli abitanti delle isole minori e i residenti sul continente. Ai primi non è infatti riconosciuta la libertà di spostamento garantita dall’articolo 16 della Costituzione, limitando anche diritti e attività costituzionalmente garantite e tutelate, come la fruizione di servizi sanitari, la frequenza scolastica e universitaria e lo svolgimento di attività lavorative. 

 

Solo per fare alcuni esempi: un abitante non vaccinato di Livorno può andare a trovare un suo familiare a Firenze utilizzando mezzi propri, un abitante non vaccinato di Portoferraio non può far visita a un suo familiare a Piombino; uno studente universitario elbano non vaccinato non può frequentare la facoltà a Pisa, un suo collega anch’egli non vaccinato ma residente ad Arezzo può raggiungere l’ateneo fiorentino; un gigliese non vaccinato che necessita di una prestazione sanitaria dall’11 febbraio non potrà recarsi all’ospedale di Grosseto, mentre un massese non vaccinato può, con mezzi propri, raggiungere l’ospedale di Siena.

 Si dirà, e ne convengo, che la vaccinazione è stata determinante per attutire l’impatto della pandemia e che l’introduzione del green pass ha sortito effetti sulla campagna vaccinale; si dirà, e ne convengo, che ampissima parte della popolazione toscana, compresa quella insulare, è vaccinata e quindi le limitazioni toccano una risicata minoranza della popolazione. Ma sono anch’essi cittadini toscani e ritengo che la Regione debba far sì che le libertà e i diritti riconosciuti agli abitanti sul continente siano i medesimi degli oltre 30mila residenti sulle isole toscane. 

Come certamente saprai il 18 gennaio scorso il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha emesso un’ordinanza che consente l’accesso ai traghetti che attraversano lo Stretto di Messina e a quelli che collegano la Sicilia alle isole minori regionali a tutti coloro che sono in possesso della certificazione verde base, fissando alcune condizioni: che chi viaggia in auto resti all’interno del mezzo e che chi effettua il passaggio ponte utilizzi solo le aree aperte dei traghetti.

Ordinanza che non ha incontrato la contrarietà del Governo, come emerso dalle parole del ministro dei Trasporti audito ieri in Commissione.

Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale è stata approvata all’unanimità una mia mozione, emendata da alcuni colleghi del Pd, che impegna la Giunta ad estendere la deroga prevista fino al 10 febbraio anche a universitari e lavoratori e, soprattutto, a trovare tempestivamente una soluzione alla problematica. 

 

Nella mia duplice veste di consigliere regionale e di residente su una delle sette isole della Toscana, alla luce dell’atto di indirizzo approvato dal Consiglio e del ridotto tempo a disposizione, sono quindi a chiederti di prendere in considerazione l’ipotesi di varare un’ordinanza regionale che consenta l’accesso ai traghetti che prestano servizio di continuità territoriale a tutti i cittadini muniti di certificazione verde base, valutando l’opportunità di temperare questa deroga alle disposizioni nazionali limitando, ad esempio, l’accesso alle aree chiuse dei traghetti ai soli detentori del super green pass.

Confidando in una tua risposta,

ti saluto cordialmente,

Marco Landi

 

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