Il video e le interviste

Navi non partono? Ecco i motivi, lo spiegano i comandanti

Salvaguardare incolumità dei passeggeri in caso di maltempo e problemi a Piombino

Non solo le partenze annullate per il maltempo, ma anche i tempi di percorrenza delle corse e molto altro sui veri o presunti disservizi delle navi che giornalmente effettuano i servizi sul canale di Piombino. A raccontarlo è il comandante Toremar Andrea Cerasa.
“Le decisioni di non effettuare corse in caso di maltempo vengono prese per salvaguardare l’incolumità dei passeggeri e del carico” ha affermato il comandante Cerasa . Invece sui tempi di percorrenza, ha spiegato Paolo Battaglini altro comandante Toremar, “Il porto di Piombino è stato allungato di un miglio e 400 metri. Un’ordinanza conseguente ai fatti della Costa Concordia impone di passare a 500 metri dal fanale del porto , ad una velocità minore di quella della traversata. Ottemperando a tutto questo l’ora di traversata si prolunga di 8-10 minuti- spiega Battaglini”
Ecco le interviste

7 risposte a “Navi non partono? Ecco i motivi, lo spiegano i comandanti

  1. Marco Rispondi

    Quindi i soldi non c’ entrano se le navi non partono finché non si accumulano sulle banchine passeggeri e veicoli sufficienti a riempirle e a garantire guadagno… è solo l incolumità dei passeggeri che conta… prima, anni fa quando le corse soppresse erano tante tante di meno, invece l’ incolumità non interessava, immagino… solo una coincidenza vuole che allora le compagnie di navigazione non fossero in evidenti difficoltà economiche.
    Ora che scopro queste motivazioni mi domando come possa avere potuto pensare che la chiave di volta di tutto fossero i quattrini. Si vede che ero un malpensante.

    11 Aprile 2024 alle 19:23

  2. condotto Rispondi

    Condivido solo quanto ha dichiarato Paolo Battaglini…per l’altro intervistati “No Comment ” Si viaggiava senza mettere mai in pericolo passeggeri, navi e…banchine .

    10 Aprile 2024 alle 12:42

  3. Anonimo Rispondi

    Tutte balle! I mezzi spesso non sono adeguati.

    Per esempio, sull’isola di Capri con il Comitato USTPIC si è certificato che da novembre 2023 a marzo 2024 oltre 860 collegamenti sono stati cancellati NEGANDO LA CONTINUITÀ TERRITORIALE.

    I mezzi non partono perché i comandanti non hanno le navi, natanti ed unità hsc/DSC adeguate al mare.

    “Tirreno centrale” l’inverno è quasi sempre con onde da bollettino Meteomar”conservativo” oltre i 4 metri.

    Tutti i mezzi però sono certificati dal RINA e dalle Guardie Costiere con “Permit to Operate”, per operare in questo tratto di mare che è classificato dal Ministero con onda significativa max di 2.5 metri per il solo 10% dell’anno.

    La storia è questa, come mai ci sono oltre 860 cancellazioni in così pochi mesi???

    9 Aprile 2024 alle 13:34

  4. Massimo Zaccagnini Rispondi

    Sono 30 anni che vado e vengo da piombino a Rio marina e sempre peggio,non andrò più,navi vecchie erano quelle della Navarm,almeno prima tra Moby e Toremar c era un po’ di concorrenza,oggi mille scuse,si fanno una due corse solo da Porto ferraio con navi stracolme e guadagno assicurato ,se fosse per la sicurezza dei passeggeri non dovrebbero partire né da Rio né da Portoferraio….menter

    8 Aprile 2024 alle 22:50

    • Silvia Giovannini Rispondi

      Sono d’accordo

      9 Aprile 2024 alle 8:58

  5. Dante LEONARDI Rispondi

    Mi ha sconcerta l’affermazione con la quale è stato detto che nel porto di Portoferraio non ci sono rimorchiatore che possono aiutare le manovre in caso di forte vento. Premesso.che quello di Portoferraio è uno dei porti più sicuri d’Italia, ma in passato quando le navi avevano le sole eliche pompiere, come facevano a fare manovra in caso di forte.vento? Il problema è che non avete manico, a voi non vi ingaggiata nemmeno Gigi di Palandra.

    8 Aprile 2024 alle 19:47

    • Vito Rispondi

      Visto che sei amante delle eliche pompiere, perché non vai a farle queste manovre con forti venti di traversia, così vedi se hai il manico giusto per essere assunto da gigi palandri “Bellone”.

      11 Aprile 2024 alle 16:56

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