“Giustizia per il nostro Filippo, riconosciuta la verità”.

Il tribunale ha confermato le responsabilità dell'ospedale dove morì nel 2012

La Corte d’Appello di Firenze, nei giorno scorsi, ha confermato la sentenza di primo grado su una grave negligenza che causò la morte, nel dicembre 2012, di Filippo Conti, portoferraiese molto conosciuto all’isola d’Elba. Filippo  aveva 49 anni e a causa di una patologia cardiaca fu operato nell’ospedale di Cisanello, a Pisa, per un intervento chirurgico dal quale non si è mai più risvegliato.

Il Tribunale fiorentino ha confemato la condanna all’Azienda ospedaliera universitaria pisana e ai due cardiochirurghi che seguirono Filippo, assegnando un risarcimento a favore della moglie, della mamma (ora morta), di fratello e sorella che si erano costituiti in giudizio, condannando l’azienda e i medici coinvolti a pagare le spese processuali.

Persona conosciutissima, Filippo era noto soprattutto per le sue grandi qualità  di pescatore, ma in molti lo ricordano per aver lavorato al locale “L’Inferno”,  a Portoferraio

“Dopo tredici anni – scrive  Marcella Merlini, moglie di Filippo – si è conclusa con esito positivo, anche in Secondo grado, la causa civile per la morte del nostro caro Filippo. Nonostante questa vittoria legale non possa restituire l’amore e la sua presenza, rappresenta un passo importante per il riconoscimento della verità sulla sua scomparsa e delle responsabilità in questa tragica perdita.

Con tanta tristezza nel cuore, ma anche con gratitudine per la giustizia ottenuta, ringrazio i nostri legali (Avv. Alessandro Moretti e Avv. Fabio D’Amato) e i medici che si sono impegnati e che ci hanno sostenuti in questo lungo e difficile percorso per ottenere giustizia.

Un grazie di cuore agli amici che hanno mantenuto vivo il ricordo di Filippo e ci sono stati vicini con affetto.

Ciao Filippo, ti porteremo sempre nel nostro cuore”.

 

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