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Il report del nubifragio: 103 mm di pioggia in poche ore

L'amministrazione: "Al lavoro da febbraio per progetti e interventi, qualcosa già si vede"

Un nubifragio di notevole intensità ha colpito ieri, 7 novembre 2025, Portoferraio, concentrandosi in particolare sul versante occidentale della città. L’evento, con picchi di precipitazioni paragonabili all’episodio del 21 agosto scorso e addirittura superiori a quello, ha messo nuovamente a dura prova il sistema idraulico locale, riattivando i noti meccanismi di piena del Fosso della Concia, giunto al limite dell’esondazione.

I dati ufficiali estratti dal Centro Funzionale Regionale parlano chiaro: la stazione di San Martino ha registrato un accumulo totale di 103,8 mm, mentre quella di Portoferraio città si è attestata su 65,0 mm. La gran parte della pioggia si è concentrata in sole sei ore, tra le 14 e le 20, un picco intensissimo che ha riproposto criticità già note. Fenomeni di scorrimento superficiale si sono verificati lungo la ex provinciale, ora Via Teseo Tesei, mentre le idrovore sono entrate in azione per smaltire lentamente l’enorme quantità d’acqua verso il mare, scongiurando allagamenti nella zona del Carburo, insieme agli interventi di tamponamento con sacchi recentemente installati.

Il confronto con gli eventi precedenti e l’azione del Comune

Questo ultimo evento si inserisce in una sequenza di fenomeni intensi che hanno caratterizzato il 2025. Come riportato nel bollettino, le piogge di ieri sono risultate maggiori di quelle di febbraio 2025, superiori a quelle di agosto e vicine all’evento di settembre.

Proprio a partire dal primo, significativo evento di febbraio, l’Amministrazione Comunale ha avviato un percorso volto a potenziare la risposta del territorio al rischio idrogeologico. Un’attività che, nonostante la successione ravvicinata degli eventi, ha già visto la progettazione e l’avvio dei primi interventi.

Gli interventi imminenti e quelli futuri

Sono imminenti i primi interventi di mitigazione che mirano a migliorare l’efficienza delle griglie e delle caditoie stradali. Questo intervento, fondamentale, è finalizzato a evitare le pericolose aperture dei tombini durante le piogge più intense, pratiche che, oltre al rischio per la sicurezza, causano l’intasamento delle idrovore con materiali solidi.

A questo primo step, faranno seguito interventi strutturali più incisivi. È già stata presentata richiesta di finanziamento per opere alla foce del Fosso dell’Infermeria, altro punto critico riconosciuto, e per il potenziamento della rete di idrovore. Nel medio periodo, è previsto un analogo intervento strutturale sul Fosso della Concia, la cui progettazione definitiva sarà completata parallelamente agli studi di pianificazione urbanistica.

La sequenza di eventi estremi sta quindi spingendo verso una strategia integrata e multi-fase: dalla rapida manutenzione e potenziamento della rete minore, fino a interventi ingegneristici più complessi sui corsi d’acqua principali, con l’obiettivo di costruire una difesa idraulica più solida e duratura per la città di Portoferraio.

Fonte: Elaborazione su dati del Centro Funzionale Regionale e documentazione tecnica comunale

 

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