Dopo le polemiche – anche a livello nazionale – sul caso del commissariamento del Museo Ginori di Sesto Fiorentino affidato al sindaco di Rio Marco Corsini, il centrodestra sestese scende compatto in difesa del neo presidente della Fondazione Museo Ginori, al centro in questi giorni di un’ondata di polemiche e attacchi provenienti dalle forze politiche di sinistra. A darne notizia è il quotidiano on line tuttosesto.net .
Una presa di posizione netta – si legge su tuttosesto.net – quella di Lega, Fratelli d’Italia e Popolari Toscani, che leggono in quanto accaduto l’ennesimo episodio di una strategia politica ben precisa. “Da quando Corsini è stato nominato – osservano – è partita una macchina del fango sistematica e costante. Una campagna di delegittimazione costruita ad arte, che non ha nulla a che vedere con la cultura o con la tutela del patrimonio, ma molto a che vedere con il potere e con il fastidio di chi non controlla più tutto”.
A dirlo è Daniele Brunori, capogruppo della Lega in consiglio comunale, che sottolinea: “Quello che dà realmente fastidio alla sinistra sestese è che per la prima volta nella storia della città un ente culturale di importanza nazionale non è in mano a un “compagno”, ma è stato affidato a una figura esterna, indipendente e competente. Questo rompe uno schema che per decenni è stato consolidato: tutto sotto controllo, tutto nelle mani della solita cerchia. È chiaro che la reazione, ora, sia rabbiosa. Ma questo non è un motivo valido per colpire in modo così violento e scomposto una persona come Corsini”.


