“Le compagnie private fanno lecitamente i loro interessi”

di Lorenzo Marchetti

«La situazione che si è venuta a creare nei collegamenti marittimi con l’arcipelago toscano, era prevedibile. Nessuno, quindi, si deve meravigliare. Le compagnie private fanno lecitamente i loro interessi e in inverno tagliano tutto il tagliabile, o addirittura se ne stanno a banchina. Mi riferisco a Moby, Blu Navy ed Elba Ferries. Quello che però fa meraviglia è che quelle associazioni di categoria e singole persone, le quali fino a ieri hanno esaltato il “mercato” sostenendo che le aziende private devono governare il territorio, tant’é che hanno tanto reclamizzata la compagnia elbana (leggi Blu Navy), oggi invitano gli isolani alla protesta. Allora chiedo loro: una protesta contro chi? Per ottenere cosa? Le stesse domande le rivolgo ai sette sindaci dell’Isola, e aggiungo: “Come pensate d’imporre alle società private (Moby e Blu Navy) le corse fatte fino lo scorso 3 novembre?”, Ma tra le cose assurde, lette in questi giorni, c’è la manifestazione proposta dalla Lega che era nel governo Barlusconi quando fu smantellata la flotta pubblica che fu l’origine di tutti i nostri mali». Lorenzo Marchetti

Una risposta a ““Le compagnie private fanno lecitamente i loro interessi”

  1. Elia Spiga Rispondi

    Bisogna rendersi conto che privatizzare ogni cosa, dalla sanità ai trasporti, ha almeno UNA conseguenza nefasta per la collettività: la logica dietro la privatizzazione fa in modo che tutto si faccia, non per la collettività, ma per il guadagno personale. Tutto qui, il problema vero e unico è che viviamo una privatizzazione eccessiva, ovvero che ha passato il limite, tanto da ritenere normale che dei cittadini subiscano dei disagi se io non voglio lavorare perché non guadagno.

    Ok, le aziende sono essenziali nella vita di uno stato, e ok le privatizzazioni di per sé non sarebbero un problema se gli stessi servizi che sono stati privatizzati non fossero stati ( in vari modi diversi nel corso degli anni dal 2000 ad oggi ) completamente abbandonati dallo stato.

    Invece ci vorrebbe un po’ più stato e un poco meno di privati, in modo da garantire i servizi anche se le aziende private non ” ci guadagnano “. Un maggiore equilibrio tra le due cose permetterebbe di attenuare taluni disagi. Permetterebbe la Libera concorrenza delle aziende e allo stesso tempo i cittadini avrebbero uno stato dietro le spalle che garantirebbe, comunque, il servizio. Infine permetterebbe alla politica di tornare finalmente in mezzo alla gente, ad occuparsi dei problemi veri dei cittadini che ormai vanno dall’istruzione, ai trasporti passando per la sanità, invece di stare a chiacchierare in palazzi da dove non vedono le vere condizioni del paese.
    Cordiali saluti.

    10 Novembre 2024 alle 18:30

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