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Rimossa lunga lenza da pesca con centinaia di ami

Operazione della Guardia di Finanza, Sea Shepherd e Parco Nazionale Arcipelago

Si è conclusa da pochi giorni un’importante attività di monitoraggio delle aree marine protette dell’Arcipelago Toscano finalizzata alla salvaguardia dei delicati ecosistemi marini, condotta in stretta sinergia e coordinamento dalle vedette della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Porto Santo Stefano, dai battelli dell’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano e dal catamarano “Conrad” dell’Organizzazione Internazionale “Sea Shepherd Italia”.

L’operazione ha consentito di individuare e rimuovere, tra le altre, un’attrezzatura da pesca composta da una lenza lunga svariati chilometri armata con centinaia di ami, in un tratto di mare dell’Arcipelago interdetto a qualsiasi attività non autorizzata dall’Ente Parco, poiché ricompresa nella zona 1 dell’Isola di Giannutri, dove vigono i divieti di accesso, navigazione, sosta, ancoraggio, pesca e immersione che vincolano detta area tutelata.

Andrea Morello, Presidente di Sea Shepherd Italia, esprime grande soddisfazione per la sinergia che si è creata in passato e continua a portare risultati tra Sea Shepherd Italia, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e la Guardia di Finanza che collaborano per la difesa degli ecosistemi marini. “Questa collaborazione dimostra che istituzioni, le autorità marittime e le associazioni possono lavorare insieme in modo efficace per proteggere i nostri preziosi ecosistemi marini. Il sequestro di questi strumenti illegali che uccidono il nostro Mar Mediterraneo, in special modo le aree marine protette che sono il vero luogo dove noi tutti dobbiamo ridare al mare la possibilità di riprendersi e di prosperare, è parte di quei questi risultati ci spingono a continuare a lavorare tutti insieme, con determinazione, per il futuro. ”

Dello stesso tenore le parole del Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Dr. Giampiero Sammuri, che afferma: “È fondamentale mantenere alta la vigilanza nelle aree marine protette, specialmente in un periodo come questo, dove il rischio di attività illecite aumenta. La sinergia tra le istituzioni e le associazioni è cruciale per garantire la salvaguardia dei nostri ecosistemi. L’operazione condotta in collaborazione con la Guardia di Finanza e Sea Shepherd Italia dimostra l’impegno costante nel tutelare il nostro patrimonio naturale. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa operazione: le forze dell’ordine, i volontari e le associazioni che lavorano instancabilmente per la protezione del nostro mare. Solo lavorando insieme possiamo assicurare un futuro sostenibile per il nostro mare e le sue risorse”.

“L’attività”, riferisce il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, Col. Filippo Bianchi, “si inserisce nel proficuo rapporto di collaborazione avviato, a partire dal 2017, con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e sancito da apposito Protocollo Operativo d’Intesa per la sorveglianza delle aree marine protette a salvaguardia della biodiversità. Il risultato conseguito testimonia ulteriormente il positivo contributo fornito dall’Organizzazione Internazionale Sea Shepherd Italia con la quale già in passato sono state condotte rilevanti attività di tutela ambientale come quella a salvaguardia del novellame di “anguilla anguilla”, specie tutelata dalla normativa europea perché in via di estinzione, e quelle a contrasto della pesca di frodo che hanno portato agl’importanti sequestri nel 2022 e 2023, di oltre 10.000 strumenti di cattura del polpo nell’ambito delle operazioni denominate OCTOPUS e OCTOPUS 2”.

La componente aeronavale della Guardia di Finanza costituisce, in virtù delle funzioni di “polizia del mare” attribuite in via esclusiva, un fondamentale presidio delle acque territoriali e contigue a tutela dell’economia legale e per contrastare le attività illecite, attraverso il mantenimento dell’operatività tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24.

Una risposta a “Rimossa lunga lenza da pesca con centinaia di ami

  1. Leone Montanari Rispondi

    Sarà un’altra povera partita Iva vittima di questa cosa anacronistica chiamata “rispetto delle leggi”. Ma dove andremo a finire se impediremo alle partite Iva di fare il loro comodo?

    30 Ottobre 2024 alle 11:26

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