Ci sono espressioni del corpo, delle mani, della testa che hanno una valenza praticamente universale, comprensibili al di là della lingua o dell’etnia: un bacio, un abbraccio, un sorriso, sono quasi universali, fanno parte della natura umana.
Anche nell’arte è così?
L’ultimo evento della stagione estiva all’Open Air Museum Italo Bolano prenderà in esame proprio “L’espressione del gesto” in arte.
Protagonista della conferenza che si terrà giovedì 31 agosto alle ore 21,30 nella Galleria del Museo Bolano, sarà la dott.sa Erica Romano, direttrice artistica del Museo elbano e dell’Open Studio a Prato.
Pur giovane, Erica ha un curriculum di qualificazioni e di esperienze di grande spessore.
Dalla Laurea in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università di Pisa a quella specialistica in Storia della Critica d’Arte nella stessa Università, a vari Master di specializzazione in centri italiani e stranieri, Erica Romano è curatrice ormai da molti anni di artisti emergenti e affermati, è impegnata nella didattica e in vari progetti culturali.
Ha scritto diversi testi per i cataloghi di Italo Bolano, del quale ammirava e conosceva bene l’estro creativo e la poetica
E’ Direttrice artistica delle due sedi della Fondazione, all’Elba e a Prato, fin dalla sua fondazione.
Lasciamo alle sue parole la presentazione della conferenza di Giovedì 31.
“ Il gesto nelle arti ha una sua esatta centralità, sviluppandosi nei secoli senza soluzione di continuità come qualcosa di connaturale alle arti stesse. In che modo e in quanti modi il gesto si esprime? Chi lo ha studiato e analizzato per primo? Quando è avvenuto il passaggio dal gesto come “linguaggio naturale” verso la consapevolezza del gesto come atto significante e consustanziale al significato profondo dell’opera, non più solo processo ma parte integrante dell’oggetto quale atto finito e definito?
Intorno a queste domande, cercheremo di rendere semplice una storia articolata e complessa, passando dal necessario ausilio della relazione tra arti visive e performative che a partire dall’inizio del Novecento è stata sempre più fitta e nutrita, dando vita a forme ibride di rappresentazione.
Partendo dai primi studiosi tra XVII e XVIII sec. che hanno affrontato l’argomento in modo quasi scientifico nella pittura e scultura del tempo, arriveremo alle sperimentazioni dell’espressionismo astratto degli anni ’50-’60 fino alla lunga scia che ci porta fino a noi oggi con l’arte gestuale di Bolano. Una carrellata ricca di connessioni apparentemente improbabili e che non vuole dimenticare i diversi e più disparati contributi provenienti alle arti visive dalla danza, dal teatro e dai più recenti linguaggi creativi.
Dalla pari importanza delle espressioni artistiche possiamo esplorare e apprendere lo sviluppo del gesto quale traccia profonda e veritiera di un’umanità in cammino”.
Un’occasione ghiotta, da non perdere per chi ama l’arte …perché … come diciamo spesso, “l’Arte è Vita della Vita” – I.B.”
Ma il Museo rimarrà aperto anche per tutto il mese di settembre, con altri eventi di grande interesse, continuate a seguirci.