Parole straniere al bando? Basta un pò di buon senso

di Giovanni Fratini

Qualcuno ha pensato di mettere al bando l’uso di parole straniere!  L’on. Rampelli di Fratelli d’Italia, dall’alto della sua prestigiosa carica di Vice Presidente della Camera, ha coraggiosamente ingaggiato una vera e propria crociata  contro la straripante moda di usare termini forestieri, soprattutto inglesi, nello scrivere, nel parlare, nel comunicare. Ha quindi presentato alla Camera, assieme ad altri “patrioti” suoi camerati, una strepitosa proposta di legge  che prevede multe da 5.000 a 100.000 euro per chi si azzarderà a utilizzare termini non italiani nella Pubblica amministrazione, nelle Aziende pubbliche e private, nella informazione e nella comunicazione, nelle scuole, nelle Università, nella stesura dei contratti di lavoro.

Non è ben chiaro chi dovrà elevare  la sanzione pecuniaria e soprattutto come dovrà essere determinata. Se, ad esempio, sarà di 5.000 euro per ogni parola “foresta” scritta  in una circolare, in un articolo, in una intervista  rilasciata ad un giornale, nella stesura di un contratto  oppure, sbadatamente, pronunciata durante un dibattito radiofonico o televisivo, uno spettacolo teatrale ecc…ecc…. Giorni addietro il Parco nazionale ha pubblicato sui quotidiani locali un comunicato che annunciava una interessante iniziativa al centro culturale De Laugier. Ebbene in quel comunicato per ben 7 volte è stata usata la parola inglese “stakeholder” che corrisponde in italiano a “soggetti interessati”. Se fosse già diventata legge la proposta dell’On.Rampelli la multa sarebbe stata di 5 mila o di 35 mila euro?

Comunque, una volta approvata dal Parlamento la proposta di legge “salva italiano”, si troverà il modo di applicarla.

Chi  è ora al Governo della Nazione non scherza. Le cose le fa e le fa sul serio. Per i grandi raduni non autorizzati su terreni privati è stata introdotta una pena che va dai 3 ai 6 anni di reclusione e per gli scafisti, dopo la tragedia di Cutro,  sono previsti dai 10 ai 30 anni. Ma i migranti continuano ad arrivare numerosi.La maternità surrogata si pensa di punirla come reato, addirittura internazionale. I Sindaci che accettano la trascrizione degli atti di nascita di bambini di coppie del medesimo sesso saranno severamente puniti. Insomma in fatto di pene e di sanzioni l’attuale Governo dimostra di avere le idee chiare e  la schiena dritta. L’On.Urso, per non fare la figuraccia di essere multato, dovrà affrettarsi a tradurre in italiano il nome del Ministero del Made in Italy di cui è a capo.

L’Accademia della Crusca ha già bocciato senza appello  il Vice Presidente della Camera. “Più che multe – ha osservato il Presidente dell’Accademia Prof.Marazzini – servirebbe innanzi tutto usare buon senso. Basterebbe un po’ di autocontrollo da parte degli Enti pubblici ….per evitare le stupidaggini come il “booster” delle vaccinazioni Covid al posto di “richiamo” o l’incredibile selva di anglismi del Piano scuola 4.0 “

Il ricorso a parole straniere oggi giorno è spesso inevitabile. Quello che non va è l’abuso. Ho da tempo manifestato la mia forte antipatia per il ricorso smisurato a parole inglesi. Ma una lingua non la si tutela minacciando sanzioni. Lo fece il fascismo ed è stato un fallimento.

Più che emanare  leggi punitive  sarebbe forse opportuno che la Politica usasse appunto “il buon senso” e, anziché imporre, sanzionare, si limitasse a sollecitare, a promuovere l’uso dell’italiano, a sostenere l’attività di quegli Istituti come l’Accademia della Crusca o la Società Dante Alighieri che da tempo si battono, come ha detto il Prof.Marazzini, per “ difendere l’italiano dagli eccessi della più grossolana esterofilia”. E di eccessi, ogni giorno, se ne leggono e se ne sentono tanti. Penso a quel disgraziato giovane “corridore” ucciso da un orso. I media lo hanno  chiamato “runner”.

Giovanni Fratini

Una risposta a “Parole straniere al bando? Basta un pò di buon senso

  1. Torquato Mandrich Rispondi

    Caro Giovanni, sono perfettamente d’accordo con te: l’uso smisurato di anglicismi va contrastato con il buon senso come ha affermato il Prof. Marazzini e non certo con strampalate sanzioni pecuniarie ma sostenendo le istituzioni menzionate il cui compito istituzionale è la difesa dell’italiano che è, e resta, la più bella lingua del mondo !!!

    10 Aprile 2023 alle 22:52

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