Confesercenti: è tardi per un referendum sull’aeroporto

C’è l’esigenza di fornire risposte in tempi brevi. Infrastruttura vitale per l'isola

Un aeroporto dell’Isola d’Elba funzionante dal punto di vista della qualità dei servizi e dei voli è sempre stato uno degli obiettivi di Confesercenti. “Già un anno fa, preso atto della staticità dei progetti di miglioramento della struttura di Marina di Campo – scrive Confesercenti –   la nostra associazione sollecitò in questo senso Comuni e Istituzioni attraverso una iniziativa che produsse la manifestazione di opinione di un campione dei cittadini locali che nella fattispecie si espressero in maggioranza a favore dell’ipotesi di sviluppo dell’impianto e crediamo che l’allungamento della pista aeroportuale, nodo centrale del dibattito di questi mesi, sia fondamentale per la sostenibilità economica dei voli e di conseguenza per la sua effettiva operatività in campo nazionale e internazionale. Pensiamo infatti che dalla diversificazione dei canali di accesso all’isola ne possano derivare, da una parte lo sviluppo di opportunità turistiche nazionali e soprattutto Europee, dall’altra una minore dipendenza dai trasporti più tradizionali, molto utile non solo al turismo ma anche agli elbani per Studio e Sanità”.

“A seguito dell’incontro pubblico avvenuto Venerdì 10 marzo ospiti Comuni, Associazioni e cittadini – scrive ancora Confesercenti –  consideriamo con soddisfazione che il clima attorno a questo progetto sia oggi sostanzialmente favorevole. Nell’apprezzare l’atteggiamento positivo di tutti gli Enti coinvolti e dei soggetti che fino ad oggi hanno sostenuto l’infrastruttura, invitiamo i soggetti deputati, Comune di Campo nell’Elba, Regione, Sindaci Elbani, Camera di Commercio, Toscana Aeroporti e Alatoscana a muovere i passi concreti per accelerare le decisioni che servono, anche tenendo conto della scadenza della società Alatoscana e di quelle degli Enti pubblici coinvolti (approvazione bilanci e Continuità territoriale), tutto previsto tra pochi mesi. Un’ultima considerazione è sulla possibilità che certe decisioni vengano subordinate agli esiti di una consultazione popolare. Noi temiamo che a prescindere dal livello (comunale o elbano) del Referendum e dal condivisibile intento di tener conto della volontà dei cittadini che vivono il territorio, l’iniziativa sia a questo punto tardiva e che non sarebbe in linea con l’esigenza di dover fornire nei tempi dovuti talune determinazioni, collegate come sono alle decisioni di Regione Toscana e di Alatoscana sulle risorse da impiegare sull’infrastruttura e quelle sulla Continuità territoriale tutte, come già detto, prossime alla scadenza”.

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