Portoferraio - il video e le interviste

Gli studenti in corteo per avere risposte definitive

Edilizia scolastica, amianto e riforma dell'esame di stato i punti centrali

“Siamo gli studenti del Foresi e vogliamo essere ascoltati”. Studenti e studentesse dell’istituto ieri mattina hanno sfidato il freddo e hanno sfilato in segno di protesta da Piazza Cavour a Portoferraio, fino al Viale delle Ghiaie, di fronte al palazzo della Provincia di Livorno, con cartelli, fumogeni e con tanto di “apino rosso” che ospitava a turno, sul cassone, gli oratori che salivano per far sentire slogan e istanze. “Siamo qui per manifestare e rivolgiamo tre grandi richieste alle istituzioni locali e nazionali – ha fatto presente Pietro Gentili, rappresentante della consulta giovanile degli studenti del Foresi – la prima è per una soluzione definitiva alla tragica situazione” del plesso di Salta Napoleone, l’altra è avere risposte sulla rimozione della tettoia di amianto vicino all’istituto del Grigolo, e la terza è l’adesione alla mobilitazione nazionale della comunità studentesca per cambiare la scuola partendo dall’esame di maturità”. Il centinaio di ragazzi in corteo si sono mossi dal centro dove hanno fatto un primo punto sulle motivazioni che hanno portato alla mobilitazione, f con una sosta alla fine di Calata Mazzini, prima di proseguire fino al Viale delle Ghiaie. Chiedono una scuola sicura e salubre, e sull’edilizia scolastica l’analisi è stata molto precisa. “Nel giro di qualche anno dovrebbe essere costruito il nuovo plesso scolastico – ha ricordato Pietro – ma ogni cinque anni si dice che si farà tra cinque anni. I fondi sono stati stanziati e se tutto va bene potrebbe essere pronto tra un decennio, ma nel frattempo circa 200 studenti dovranno continuare a frequentare la scuola di Salita Napoleone e non è accettabile che lo facciano nelle condizioni in cui è oggi”. Tanto per fare un esempio nelle scorse settimane nell’edificio i ragazzi hanno trovato i termosifoni spenti a causa un problema alla caldaia e sono usciti per protesta. “Ora il problema è stato risolto – fa presente Costanza Lupi, anche lei rappresentante nella consulta provinciale degli studenti – ma questo è l’emblema di come è Salita Napoleone, in una situazione fatiscente in cui la scuola non riesce ad ospitare degli studenti dove ci sono infiltrazioni e non c’è un ascensore. Scienze Umane è una scuola fantastica e dispiace che la mia scuola in cui la situazione è così bella a livello umano e che offre molte opportunità, non lo sia altrettanto a livello strutturale”. Promesse mai mantenute anche per quanto riguarda la rimozione della tettoia in amianto che si trova accanto al Grigolo che ospita i licei classico e scientifico.
“In questo caso le risposte dovevano arrivare 4 anni fa – afferma Sofia Canovaro, rappresentante regionale parlamento studenti Foresi – ci era stato promesso che entro un anno la tettoia sarebbe stata rimossa, cosa che ovviamente non è avvenuta. Ma quello che noi respiriamo sono sostanze cancerogene, anche se vogliamo uscire a prendere una boccata d’aria, a fare una passeggiata . E’ una violazione del nostro diritto allo studio”. La manifestazione degli studenti del Foresi oltre alla situazione contingente dell’edilizia scolastica ha voluto far sentire anche la loro voce e contro “ gli ingenti tagli del governo sull’istruzione” e sulla riforma dell’esame di stato. “Non chiediamo una riforma che vada nella direzione di semplificare – ha fatto presente Pietro gentili – quanto piuttosto di razionalizzare, perché è illogico e insensato che tre prove valgano più del percorso quinquennale. Chiediamo che la scuola sia un luogo di ragionamento e comprensione critica e non assimilazione di nozioni. E per costruirla diversa dobbiamo cambiare la prova di maturità. L’esame serve alla scuola e non la scuola all’esame per questo chiediamo di dare proprio alla scuola una autonomia rispetto alla prova e una rinnovata funzione sociale”.

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